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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5098 del 9 febbraio 2006
«È qualificabile come appello e non come ricorso per cassazione l'impugnazione proposta dall'imputato avverso la sentenza del giudice di pace, con la quale sia inflitta condanna alla sola pena pecuniaria e siano disposte anche statuizioni civili,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45296 del 7 luglio 2005
«...la pronuncia di condanna penale o di assoluzione estende i suoi effetti alla pronuncia di condanna alle restituzioni, al risarcimento dei danni e alla rifusione delle spese processuali, se questa pronuncia dipende dal capo o dal punto impugnato.»
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Cassazione penale, Sez. V, ordinanza n. 2270 del 25 gennaio 2005
«...la pronuncia di condanna penale o di assoluzione estende i suoi effetti alla pronuncia di condanna alle restituzioni, al risarcimento dei danni e alla rifusione delle spese processuali, se questa pronuncia dipende dal capo o dal punto impugnato».»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 58 del 9 gennaio 2001
«Nel processo penale, l'azione civile per le restituzioni ed il risarcimento del danno può essere esercitata solo a condizione che il giudizio si svolga anche nei confronti dell'imputato. Deve quindi escludersi ogni dubbio di legittimità...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10308 del 31 agosto 1999
«Poiché l'impugnazione dell'imputato contro la pronuncia di condanna penale, giusta la precisazione delimitativa dell'art. 574, comma 4, c.p.p., estende oggettivamente i suoi effetti devolutivi alla pronuncia di condanna al risarcimento dei danni,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 897 del 16 gennaio 2004
«L'impugnazione proposta dalla parte civile, ai soli effetti della responsabilità civile, avverso la sentenza di proscioglimento dell'imputato, come previsto dall'art. 576, comma 1, seconda ipotesi, c.p.p., è ammissibile pur quando con essa si...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12359 del 28 marzo 2001
«L'impugnazione consentita alla parte civile dall'art. 576 c.p.p., siccome idonea a dar luogo ad una pronuncia di condanna dell'imputato alle restituzioni ed al risarcimento del danno e non soltanto ad una pronuncia funzionale all'esclusione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3187 del 9 marzo 1999
«... D'altra parte, neppure sussisterebbe interesse a proporre impugnazione, giacché, a norma degli artt. 652 e 654 c.p.p., produce effetti nel giudizio civile solo la sentenza penale irrevocabile “di assoluzione pronunciata a seguito di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4482 del 15 maggio 1997
«...che rimuova quello preclusivo del successivo esercizio dell'azione civile o, comunque, pregiudizievole per i suoi interessi civili, ma non quello di ottenere direttamente dal giudice penale una pronunzia di condanna al risarcimento dei danni.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10305 del 3 dicembre 1996
«...giudicata. Le norme civili, che disciplinano (art. 329 c.p.p.) la materia, trovano, infatti, applicazione nel procedimento penale, poiché non v'è una specifica previsione contraria e la disposizione è perfettamente compatibile con il diverso rito.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 33093 del 4 ottobre 2006
«L'abrogazione dell'art. 577 c.p.p. disposta dall'art. 9 della L. n. 46 del 2006 non produce effetti sulla ammissibilità dell'appello avverso la sentenza relativa ai reati di ingiuria e diffamazione che, al momento della entrata in vigore della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7942 del 23 agosto 1993
«...nella direttiva n. 85 della legge delega 16 ottobre 1987, n. 81 (di cui l'art. 577 c.p.p. costituisce fedele attuazione), e non incidente in alcun modo sulla persistenza dell'obbligo di esercizio dell'azione penale da parte del pubblico ministero.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5764 del 5 febbraio 2013
«...previsto dall'art. 129, comma secondo, cod. proc. pen.; qualora, pertanto, tale motivazione manchi, l'annullamento della sentenza di appello, limitatamente alla conferma delle statuizioni civili, deve essere disposto con rinvio al giudice penale.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 31314 del 19 agosto 2005
«Il giudice dell'impugnazione penale (nella specie, la Corte di cassazione) non può decidere ai soli effetti civili ex art. 578 c.p.p. nel caso di morte dell'imputato, atteso che la possibilità di deliberare sulla pretesa civilistica fatta valere...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22038 del 20 maggio 2003
«In tema di opere d'arte contraffatte, la confisca prevista dall'art. 127, ultimo comma del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490 permane anche nel caso di proscioglimento per improcedibilità dell'azione penale per morte dell'imputato,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12762 del 4 aprile 2002
«Il giudice d'appello, qualora, su impugnazione del pubblico ministero e della parte civile, ritenga configurabile la penale responsabilità dell'imputato, negata dal giudice di primo grado, dichiarando nel contempo l'estinzione del reato per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6017 del 20 maggio 1992
«L'imputato prosciolto a seguito di estinzione del reato per prescrizione con decisione sulla domanda civile, a norma dell'art. 578 c.p.p., applicabile anche ai processi in corso alla data di entrata in vigore del nuovo codice di procedura penale e...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 11178 del 4 agosto 1990
«...concernenti gli interessi civili, ma deve rinviare gli atti al giudice civile competente per valore in grado d'appello anche se l'annullamento ha per oggetto una sentenza inappellabile, ai sensi dell'art. 541 dell'abrogato codice di rito penale.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7930 del 13 agosto 1996
«In forza del disposto di cui all'art. 579 comma secondo c.p.p., quando non sono impugnati capi di sentenza sulla responsabilità penale, il giudizio sull'impugnazione avverso sentenze che dispongono misure di sicurezza compete al tribunale di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1762 del 23 febbraio 1993
«È ammissibile l'opposizione a decreto penale di condanna, qualora la relativa dichiarazione sia fatta pervenire alla cancelleria dell'ufficio competente a mezzo del servizio postale.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 429 del 20 maggio 1993
«L'opposizione a decreto penale di condanna è una forma di impugnazione, sia pure speciale, e può, quindi, essere proposta a norma dell'art. 583 c.p.p., trovando applicazione la disciplina generale sulle impugnazioni e riguardando la disposizione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2542 del 3 luglio 1992
«Poiché l'opposizione a decreto penale di condanna è inquadrabile nella categoria dei mezzi di impugnazione e ad essa devono ritenersi applicabili le norme generali sulle impugnazioni, è legittima la sua proposizione con le forme di cui all'art....»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 387 del 20 aprile 1993
«...d'appello, seppure autonoma rispetto al profilo penale, è da un lato strutturalmente collegata al merito della vicenda (ancora sub iudice) e dall'altro ha natura meramente interlocutoria, potendo essere modificata nel corso dell'appello.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6316 del 25 maggio 1992
«...di impugnazione veniva esercitato in due distinti momenti (dichiarazione e presentazione dei motivi), mentre avendo il nuovo codice di procedura penale concentrato il gravame in un unico atto, si spiega l'eliminazione della suddetta disposizione.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11650 del 4 dicembre 1992
«A tale conclusione inducono tanto il tenore dell'art. 28 del D.P.R. 22 settembre 1988, n. 448, quanto la ratio dell'istituto, che è quella di limitare al massimo il contatto tra il minorenne ed il sistema processuale penale, riducendo allo stretto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 356 del 14 gennaio 2000
«In caso di abolitio criminis, poiché tale evento fa venire meno, ancor più che la validità e la efficacia della norma penale incriminatrice, la sua stessa esistenza nell'ordinamento, ogni giudice che sia formalmente investito della cognizione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5854 del 7 novembre 1997
«Attesa la presenza, nel sistema processuale penale, del principio di carattere generale fissato dall'art. 588, comma 1, c.p.p., secondo cui, salva diversa disposizione di legge, la proposizione di impugnazione sospende l'esecuzione del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8831 del 14 marzo 2006
«Il principio di specialità previsto dall'art. 14 della convenzione europea di estradizione non opera quando non sussistano, al momento dell'esercizio dell'azione penale per il fatto diverso, i presupposti affinché si configuri la condizione di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6533 del 3 giugno 1998
«L'erroneo svolgimento del giudizio d'appello con l'applicazione delle norme del nuovo codice di procedura penale anziché di quello abrogato, di per sè, comporta una mera irregolarità e non anche la nullità della sentenza, qualora non venga dedotta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1381 del 17 maggio 1995
«...che diventa certezza (rilevante per l'affermazione della responsabilità penale) se i rapporti o i comportamenti sono plurimi e convergenti, inequivoci nella loro direzione finalistica e conducenti ad univoca interpretazione da parte del giudice.»