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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 42543 del 28 novembre 2001
«È qualificabile come appello ex art. 322 bis c.p.p. e non come ricorso per cassazione avverso provvedimento adottato dal giudice dell'esecuzione il gravame che venga proposto avverso un decreto di archiviazione nella parte in cui lo stesso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41398 del 28 ottobre 2009
«In tema di responsabilità da reato degli enti, è inammissibile l'appello avverso il rigetto dell'istanza di restituzione dei beni sottoposti a sequestro preventivo presentata dal legale rappresentante della persona giuridica, divenuto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1289 del 10 gennaio 2013
«L'appello proposto, ex art. 324 c.p.p., dal difensore del terzo interessato alla restituzione del bene sottoposto a sequestro preventivo, ove sia rilevato il difetto della procura speciale, non può essere dichiarato inammissibile, perché è fatto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3057 del 4 ottobre 1994
«È inammissibile il ricorso avverso l'ordine del tribunale — adottato nel provvedimento di rigetto dell'appello contro l'ordinanza del Gip in materia di sequestro preventivo — di trasmissione degli atti al procuratore della Repubblica, a norma...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43478 del 3 dicembre 2001
«In tema di reati perseguibili a querela, la sussistenza della volontà di punizione da parte della persona offesa, non richiedendo formule particolari, può essere riconosciuta dal giudice anche in atti che non contengono la sua esplicita...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, ordinanza n. 30326 del 11 settembre 2002
«Dall'operazione di qualificazione va distinto il fenomeno della “conversione” in senso tecnico del negozio giuridico processuale: a tale istituto fanno riferimento, per le ipotesi in essi specificamente disciplinate, gli artt. 569, commi 2 e 3, e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3197 del 18 marzo 1993
«Qualora l'appello incidentale e l'appello principale siano stati proposti entrambi entro l'anno dalla pubblicazione della sentenza di primo grado non notificata, la sorte del primo non è legata a quella del secondo, sicché non è applicabile...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2390 del 5 marzo 1992
«La riduzione del terzo della pena inflitta in conseguenza della celebrazione del processo con rito abbreviato, è possibile nel solo giudizio di primo grado. (Nella specie, la Suprema Corte, ha ritenuto che, pur essendosi celebrato il processo di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2301 del 2 marzo 1992
«L'eccezione, formulata per la prima volta in sede di appello, circa la nullità per violazione del diritto di difesa, dell'accertamento presso il servizio di polizia scientifica relativo al prelievo del guanto di paraffina e alla lettura degli...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10688 del 12 dicembre 1996
«Qualora il pubblico ministero proceda ad un accertamento tecnico irripetibile senza dare il previsto avviso alla persona indagata ed al suo difensore, non si realizza un'ipotesi di inutilizzabilità del mezzo, ma di nullità ai sensi dell'art. 178...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10590 del 9 dicembre 1996
«L'imputato che non abbia a suo tempo formulato riserva di promuovere incidente probatorio ex art. 360, comma quarto, c.p.p., non può più sollevare la questione di inutilizzabilità della consulenza disposta dal P.M. ai sensi del menzionato art. 360...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7324 del 27 giugno 1995
«Un atto qualificato come «accertamento tecnico non ripetibile» trova disciplina nell'art. 360 c.p.p. e, in assenza della riserva dell'indagato, di promuovere incidente probatorio, prevista dal quarto comma di detto articolo, deve essere inserito...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2780 del 15 marzo 1996
«Ai fini della legge penale anche la Comunità economica europea (CEE), il cui strumento finanziario di attuazione della politica agricola è il Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia (Feoga), deve essere considerata come un ente pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10445 del 16 marzo 2012
«Il rapporto di connessione probatoria di cui all'art. 371, comma secondo, lett. b) c.p.p., è ravvisabile quando un unico elemento di fatto proietti la sua efficacia probatoria in relazione ad una molteplicità di illeciti penali e non quando...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 33 del 22 novembre 2000
«È illegittimo il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari, investito delle contestuali richieste di convalida dell'arresto (o del fermo) e di applicazione di una misura cautelare, respinga quest'ultima e disponga la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2210 del 15 gennaio 2008
«L'interesse dell'indagato a coltivare il ricorso per cassazione, nonostante la misura cautelare personale impugnata sia stata revocata o abbia perso efficacia, può permanere in concreto, in relazione alla disposizione dell'art. 405, comma primo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 34643 del 4 settembre 2008
«Allo scopo di stabilire se, ai fini dell'applicazione degli artt. 407, comma terzo, e 414 c.p.p., le indagini svolte nell'ambito di un procedimento siano da considerarsi compiute in prosecuzione d'altro procedimento precedentemente iscritto per il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10664 del 27 ottobre 1995
«La sanzione della inutilizzabilità prevista per gli atti compiuti dopo la scadenza del termine per le indagini preliminari stabilito dall'art. 405 c.p.p., non riguarda gli atti compiuti prima, ma depositati successivamente alla sua scadenza. (Nel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 745 del 24 gennaio 2000
«In caso di estromissione da parte del giudice di primo grado dell'obbligato solidale a titolo autonomo, l'attore che non abbia proposto appello nei suoi confronti non può dolersi in sede di giudizio di cassazione della mancata pronuncia sul punto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4023 del 2 maggio 1996
«Poiché l'art. 345 c.p.c. consente, in deroga al divieto del novum in appello, di chiedere il risarcimento dei danni sofferti dopo la sentenza di primo grado, anche l'ulteriore rivalutazione monetaria della somma liquidata a tale titolo dal primo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5689 del 7 giugno 1996
«In tema di giudizio abbreviato, la definibilità del processo «allo stato degli atti», che costituisce la condizione per l'accesso al rito semplificato ai sensi del comma 1 dell'art. 440 c.p.p., è data dalla non suscettibilità di modificazione del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6234 del 13 febbraio 1995
«Allorché si debba applicare una misura di sicurezza perché si è in presenza di un «quasi reato» (indicandosi con tale espressione le ipotesi contemplate negli artt. 49 e 115 c.p., rispettivamente reato impossibile ed istigazione a commettere un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9367 del 4 settembre 1992
«L'omessa notificazione dell'avviso previsto dall'art. 410 c.p.p. al difensore di ufficio, violando il diritto alla difesa dell'imputato ed in particolare l'art. 185 n. 3 stesso codice, che prevede una nullità insanabile e rilevabile in qualsiasi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3839 del 31 gennaio 2002
«In tema di “giudicato cautelare”, l'eccezione di inutilizzabilità degli elementi probatori a carico dell'indagato — con conseguente inefficacia della misura custodiale — per la mancata richiesta di riapertura delle indagini ai sensi dell'art. 414...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10795 del 22 settembre 1999
«Ai fini dell'individuazione dell'ambito di cognizione attribuito al giudice di secondo grado dall'art. 597, primo comma, c.p.p., per punto della decisione deve ritenersi quella statuizione della sentenza che può essere considerata in modo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5364 del 7 giugno 1997
«In materia di prove, l'inutilizzabilità degli atti, non trasmessi al giudice dell'udienza preliminare ai sensi dell'art. 416, comma secondo, c.p.p., è una sanzione di carattere generale che non è limitata ad una sola fase processuale, ma può...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2277 del 8 maggio 1998
«È abnorme, in quanto fuori di ogni schema processuale, il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari, dopo aver fissato l'udienza preliminare ed averla quindi rinviata (nella specie, in attesa della decisione della corte...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 36635 del 11 ottobre 2005
«In tema di impedimento a comparire dell'imputato, il giudice, nel disattendere un certificato medico ai fini della dichiarazione di contumacia, deve attenersi alla natura dell'infermità e valutarne il carattere impeditivo, potendo pervenire ad un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41687 del 21 novembre 2001
«La disciplina in materia di impedimento a comparire dell'imputato o del difensore, dettata per l'udienza preliminare dall'art. 420 ter c.p.p., pur trovando applicazione, per il richiamo contenuto nell'art. 441, comma 1, stesso codice, anche nel...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 29529 del 17 luglio 2009
«È ammissibile il ricorso per cassazione proposto avverso la sentenza con la quale il giudice di appello abbia dichiarato la nullità di quella di primo grado, rinviando gli atti al tribunale per il nuovo giudizio, sempre che il ricorrente abbia un...»