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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17492 del 9 agosto 2007
«Il potere di emettere la decisione secondo equità, che a norma dell'art. 114 c.p.c. attiene alla decisione nel merito della controversia e presuppone sempre una concorde richiesta delle parti, si distingue dal potere di liquidare in via equitativa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7896 del 30 maggio 2002
«La liquidazione equitatativa del danno può ritenersi legittima nel solo caso in cui il danno stesso sia non meramente potenziale, bensì certo nella sua esistenza ontologica, pur non essendo suscettibile di prova del quantum , e richiede altresì,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1885 del 11 febbraio 2002
«...l'assicurato da tutto quanto quest'ultimo sarà tenuto a corrispondere, a titolo di risarcimento, per effetto della liquidazione finale all'esito del giudizio (nella specie, interessi e rivalutazione monetaria sull'originaria misura del danno).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6285 del 30 marzo 2004
«L'esercizio in concreto del potere discrezionale conferito al giudice di procedere alla liquidazione del danno in via equitativa è suscettibile di sindacato in sede di legittimità soltanto se la motivazione non dà adeguatamente conto dell'uso di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6082 del 3 luglio 1996
«Nella liquidazione equitativa del danno per evitare che la relativa decisione — ancorché fondata su valutazioni discrezionali — sia arbitraria e sottratta a qualsiasi controllo, è necessario che il giudice indichi, almeno sommariamente e sia pure...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3977 del 3 luglio 1982
«Ai fini della liquidazione equitativa del danno — ammissibile solo quando questo sia certo nella sua esistenza ontologica, pur non potendo essere provato nel suo preciso ammontare — il giudice è tenuto a dare chiara ed esauriente motivazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13358 del 1 dicembre 1999
«Dinanzi a lesioni personali di devastante entità, che abbiano costretto il leso ed i suoi familiari a numerosi e ripetuti ricoveri, purché questi ultimi siano documentati, il giudice può liquidare il danno consistito nelle erogazioni per viaggi di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13546 del 12 giugno 2006
«Il danno c.d. esistenziale da uccisione del congiunto, quale tipico danno-conseguenza che si proietta nel futuro, privo (come il danno morale ed il danno biologico) del carattere della patrimonialità, ben può, in ragione di tale sua natura e della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9515 del 20 aprile 2007
«In tema di risarcimento del danno, ove la somma dovuta venga con valutazione equitativa determinata in moneta attuale al momento della sentenza, non ne va concessa altresì la rivalutazione, risultando in tal caso utilizzato un criterio di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2910 del 13 marzo 1995
«...in un'unica somma, insieme con la prestazione principale, interessi e rivalutazione monetaria, ove anche per tali voci ricorrano le condizioni di cui all'art. 1226 c.c., senza necessità di specificare i singoli elementi della liquidazione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10493 del 7 dicembre 1994
«L'obbligazione di risarcimento dei danni da inadempimento contrattuale costituisce — al pari dell'obbligazione risarcitoria per responsabilità extracontrattuale ed aquiliana — un debito non di valuta ma di valore, sicché, anche in sede di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2704 del 10 febbraio 2005
«Il principio di cui all'art. 1227 c.c. (riferibile anche alla materia del danno extracontrattuale per l'espresso richiamo contenuto nell'art. 2056 del codice) della riduzione proporzionale del danno in ragione dell'entità percentuale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1114 del 1 febbraio 1995
«Ne consegue che la sua estinzione per compensazione, in ragione di coesistenza con credito pecuniario del danneggiante verso il danneggiato, può verificarsi, ai sensi dell'art. 1243 c.c., esclusivamente alla data di detta liquidazione giudiziale e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 972 del 14 marzo 1975
«...del medesimo, sino a concorrenza del contrapposto credito accertato a favore dell'altra parte, senza potere incidere sulla decorrenza degli interessi che devono essere liquidati sulla residua parte del credito, non estinta dalla compensazione.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2775 del 26 ottobre 1973
«Il credito di una somma di denaro liquida o comunque agevolmente determinabile, in base ad elementi o criteri prestabiliti dal contratto o dalla legge, non perde tale carattere per le eventuali contestazioni da parte del debitore. La pronuncia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8298 del 12 aprile 2011
«In tema di esecuzione, quando sia autorizzata l'occupazione dell'immobile pignorato da parte di uno solo dei comproprietari senza il consenso degli altri, il regolamento dei rapporti tra i comproprietari resta estraneo alla procedura esecutiva; ne...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 83 del 9 gennaio 1996
«La liquidazione del maggior danno che il creditore di una somma di danaro provi di aver subito per effetto del ritardo nel pagamento (art. 1224, comma 2, c.c.) va compiuta dal giudice di merito con riferimento alla data della decisione che chiude...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24821 del 8 ottobre 2008
«...nuovo assetto degli interessi — segna il momento della nascita del relativo credito in favore della parte vittoriosa, ed è da quel momento (e non dalla data della pronuncia di primo grado) che decorrono gli interessi legali sulla somma liquidata.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2030 del 26 giugno 1971
«Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo gli interessi della somma liquidata dalla sentenza, definitiva del giudizio, decorrono dalla data di notificazione del decreto alla parte cui è ingiunto il pagamento e non dalla data del ricorso.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24756 del 24 novembre 2005
«Gli interessi spettanti all'avente diritto, anche in difetto di sua specifica richiesta, con decorrenza dalla data della domanda di equa riparazione del danno derivante dalla non ragionevole durata del processo, ai sensi della legge n. 89 del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3672 del 16 febbraio 2010
«In tema di responsabilità solidale relativa ad obbligazione risarcitoria che si fondi sul medesimo titolo ed abbia il medesimo oggetto, il pagamento, da parte di uno dei coobbligati, determina l'estinzione "ipso iure" dell'obbligazione, entro i...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1101 del 4 febbraio 1988
«...impiegata per la sua intera entità per assolvere la duplice funzione, alternativa, della caparra confirmatoria di preventiva liquidazione del danno per il caso di inadempimento, ovvero di anticipato parziale pagamento per l'ipotesi di adempimento.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2941 del 27 marzo 1999
«... La somma dovuta a tale titolo, nella sua funzione di liquidazione preventiva, convenzionale e forfettaria dei danni derivanti dall'inadempimento, costituisce debito di valuta, ed è, pertanto, insuscettibile di rivalutazione. Del pari...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17923 del 23 agosto 2007
«La caparra confirmatoria di cui all'art. 1385 c.c. assume la funzione di liquidazione convenzionale del danno da inadempimento qualora la parte non inadempiente abbia esercitato il potere di recesso conferitole dalla legge e in tal caso, essa è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11356 del 16 maggio 2006
«...in via di autotutela, di recedere dal contratto senza la necessità di adire il giudice; indica la preventiva e forfettaria liquidazione del danno derivante dal recesso cui la parte è stata costretta a causa dell'inadempimento della controparte.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 553 del 14 gennaio 2009
«In tema di contratti cui acceda la consegna di una somma di denaro a titolo di caparra confirmatoria, qualora il contraente non inadempiente abbia agito per la risoluzione (giudiziale o di diritto) ed il risarcimento del danno, costituisce domanda...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3963 del 9 giugno 1983
«Consegue che il giudice non può liquidare tale differenza di prezzo e rinviare a separato giudizio la liquidazione del maggior danno, non essendo consentito scindere il giudizio sul quantum , di modo che la determinazione della quantità della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11594 del 22 giugno 2004
«In tema di appalto, mentre la somma liquidata a favore del committente per la eliminazione dei vizi e difformità dell'opera — a titolo di risarcimento del danno o anche di riduzione del prezzo di cui all'art. 1668 c.c. — ha ad oggetto un debito di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23721 del 16 settembre 2008
«...eseguiti dal locatore includevano opere diverse e maggiori rispetto a quelle rese indispensabili dall'eliminazione dei danni arrecati dal conduttore, aveva liquidato a titolo di danni l'intera somma spesa per la ristrutturazione dell'immobile).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7546 del 23 maggio 2002
«Deve ritenersi nuova la domanda introdotta nel corso del giudizio di primo grado diretta ad ottenere la condanna di parte convenuta ai sensi dell'art. 1591 c.c. al risarcimento dei maggiori danni, rispetto ai canoni dovuti, per la mancata...»