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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4042 del 4 dicembre 1991
«Il principio della equipollenza degli atti processuali, di reazione giurisprudenziale, in base al quale si è affermato che la notifica prevista dall'art. 500 c.p.p. del 1930 può essere sostituita, qualora venga omessa o sia irritualmente eseguita,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2862 del 6 marzo 1998
«Deve considerarsi abnorme, perché si colloca al di fuori degli schemi processuali, e come tale irricevibile da parte della Corte di cassazione, il provvedimento con il quale, sul presupposto dell'omessa notifica all'imputato dell'avviso di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 41500 del 8 ottobre 2013
«La rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale nel giudizio d'appello, per consentire l'esame dell'imputato e far risultare il suo "status" di collaboratore di giustizia, deve essere disposta solo nel caso in cui sia valutata assolutamente...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6426 del 31 maggio 2000
«In tema di rinnovazione del dibattimento nel giudizio di appello, deve escludersi che i presupposti di cui al secondo comma dell'art. 603 c.p.p. per l'esercizio, da parte del giudice, del potere-dovere di disporre la rinnovazione dell'istruzione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1075 del 1 febbraio 2000
«Nel primo caso, il giudice di appello deve disporre la rinnovazione della istruzione dibattimentale solo se ritiene di non essere in grado di decidere allo stato degli atti; nel secondo, deve rinnovare l'istruzione, osservando i soli limiti del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11082 del 28 settembre 1999
«Il giudice d'appello ha l'obbligo di disporre la rinnovazione del dibattimento solo quando la richiesta della parte sia riconducibile alla violazione del diritto alla prova, non esercitato non per inerzia colpevole, ma per forza maggiore o per la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7746 del 7 agosto 1996
«...c.p.p. Nel primo caso è previsto che il giudice dispone la rinnovazione del dibattimento ove ritenga di non essere in grado di decidere allo stato degli atti. Il comma 2 del citato articolo attribuisce al giudice il potere di disporre il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7047 del 15 luglio 1996
«La rinnovazione del dibattimento in fase di appello, che deve vincere la presunzione di completezza dell'indagine probatoria dibattimentale in primo grado, è provvedimento di carattere eccezionale giustificato dall'assoluta necessità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1726 del 10 febbraio 1994
«La rinnovazione dell'istruzione dibattimentale in grado di appello è istituto di carattere eccezionale al quale può farsi ricorso esclusivamente quando il giudice ritenga, nella sua discrezionalità, di non poter decidere allo stato degli atti....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8852 del 5 agosto 1992
«Perché il giudice di appello possa esercitare il potere di disporre la rinnovazione dell'istruzione dibattimentale su richiesta di parte, se ritiene di non essere in grado di decidere allo stato degli atti, basta che venga prospettata una nuova...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 34900 del 13 agosto 2013
«Nel giudizio di appello la rinnovazione di una perizia può essere disposta solo se il giudice ritiene di non essere in grado di decidere allo stato degli atti, ed il rigetto della relativa richiesta, se logicamente e congruamente motivato, è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20095 del 9 maggio 2013
«Alla rinnovazione dell'istruzione nel giudizio di appello, di cui all'art. 603, comma primo, c.p.p., può ricorrersi solo quando il giudice ritenga "di non poter decidere allo stato degli atti", sussistendo tale impossibilità unicamente quando i...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8891 del 8 agosto 2000
«In tema di rinnovazione, in appello, della istruzione dibattimentale, il giudice, pur investito - con i motivi di impugnazione - di specifica richiesta, è tenuto a motivare solo nel caso in cui a detta rinnovazione acceda; invero, in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4646 del 14 aprile 1999
«L'art. 603, comma 1, c.p.p., stabilendo che il giudice di appello, allorché una parte lo richieda, dispone la rinnovazione dell'istruzione dibattimentale solo se ritiene di non essere in grado di decidere allo stato degli atti, intende fare...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9333 del 5 settembre 1995
«In sede di appello il giudice ha il potere-dovere di ammettere le prove richieste da una parte solamente qualora egli ritenga di non essere in grado di decidere allo stato degli atti: tale impossibilità sussiste quando i dati probatori già...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1900 del 27 gennaio 2011
«...in applicazione analogica dell'art. 291 cod. proc. civ. entro un termine perentorio, il cui mancato rispetto determina l'estinzione del giudizio ai sensi del combinato disposto degli artt. 291, ultimo comma, e 307, terzo comma, cod. proc. civ.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5225 del 10 marzo 2006
«...causa debba essere rimessa al giudice di secondo grado, il quale deve decidere nel merito previa rinnovazione degli atti nulli, cioè ammettendo le parti a svolgere tutte quelle attività che, in conseguenza della nullità, sono state loro precluse.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4557 del 25 febbraio 2009
«Nel rito del lavoro la nullità del ricorso introduttivo, per mancata determinazione dell'oggetto della domanda ed insufficiente esposizione dei fatti e degli elementi di diritto addotti a sostegno della stessa (art. 414, nn. 3 e 4 cod. proc....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23929 del 23 dicembre 2004
«Nel rito del lavoro, la nullità del ricorso introduttivo per mancata indicazione degli elementi di fatto e di diritto posti alla base della domanda è sanabile alla stregua dell'art. 164, quinto comma, c.p.c., ed in caso di mancata fissazione, da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10686 del 14 dicembre 1994
«Nel rito del lavoro — che si applica anche alle controversie in materia di locazione urbana, ai sensi degli artt. 30, 45 e ss. L. 27 luglio 1978, n. 392 — l'introduzione del giudizio di appello con citazione, quando questa è stata depositata nei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2872 del 26 aprile 1983
«...ed a quelli intervenuti nel processo medesimo, mentre, per ciò che attiene alle notificazioni delle opposizioni proposte dal debitore e dal terzo quando la esecuzione sia iniziata, si applicano le norme generali degli artt. 138 e ss. c.p.c.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12429 del 16 maggio 2008
«In tema di espropriazione immobiliare, il rigetto da parte del giudice dell'esecuzione, dell'istanza di vendita proposta ai sensi dell'art. 567 c.p.c., a causa dell'erroneità dei dati contenuti nella trascrizione del pignoramento relativamente al...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11830 del 16 maggio 2013
«In tema di locazione di immobili urbani adibiti ad uso non abitativo, la rinnovazione tacita del contratto alla prima scadenza, per il mancato esercizio, da parte del locatore, della facoltà di diniego di rinnovazione, ai sensi degli artt. 28 e 29...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16591 del 23 agosto 2004
«I messi comunali, ai quali la legge consente che siano affidate le funzioni di notificazione di atti amministrativi (art. 201 cod. str., art. 10 legge n. 265 del 1999, nonché, per i ricorsi agli organi della giurisdizione amministrativa, art. 8...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7782 del 20 luglio 1999
«Con riguardo alla notifica di atti relativi ai procedimenti di competenza del giudice di pace, attività alla quale provvedono, ai sensi dell'art. 11 bis del decreto legge n. 571 del 1994, convertito in legge n. 673 del 1994, (anche) i messi di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 53674 del 23 dicembre 2014
«In tema di riesame di misure cautelari reali, il termine di dieci giorni per la decisione, che decorre dal momento di ricezione degli atti processuali, è perentorio e non prorogabile, con conseguente inefficacia della misura in caso di inosservanza.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 27069 del 16 giugno 2004
«Deve ritenersi abnorme il provvedimento con il quale il giudice di pace, sulla base di una ritenuta nullità dell'atto di querela per la mancanza di taluno dei requisiti formali previsti dall'art. 337 c.p.p., disponga la restituzione degli atti al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32030 del 21 luglio 2014
«Non è affetta da nullità la richiesta di rinvio a giudizio che non sia stata preceduta dall'invito a rendere interrogatorio a conclusione delle indagini, allorquando l'imputato abbia già ricevuto, con atto equipollente (nella fattispecie, con...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3738 del 27 gennaio 2015
«È illegittimo ma non abnorme il provvedimento con cui il giudice del dibattimento per la omessa rinnovazione dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari ex art. 415-bis, cod. proc. pen., all'esito degli accertamenti espletati su...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25810 del 16 giugno 2014
«Non è abnorme il provvedimento con cui il giudice del dibattimento - rilevata l'invalidità della notifica al difensore dell'avviso di conclusione delle indagini di cui all'art. 415 bis cod. proc. pen., in realtà ritualmente eseguita - dichiari...»