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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2050 del 22 gennaio 2004
«Il procedimento per la riparazione dell'errore giudiziario, pur avendo connotazioni di natura civilistica, attiene comunque ad un rapporto obbligatorio di diritto pubblico, cui consegue un rafforzamento dei poteri officiosi del giudice, il quale,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 32254 del 8 agosto 2007
«In tema di perizia, qualora all'atto del conferimento dell'incarico non venga indicata la data di inizio delle operazioni, il perito deve tempestivamente procedere alla relativa comunicazione al difensore anche se questi non abbia nominato un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32494 del 26 luglio 2004
«In tema di operazioni peritali, qualora all'atto del conferimento dell'incarico non venga indicata la data e l'ora dell'inizio delle operazioni, la comunicazione fatta successivamente dal perito al difensore della parte è idonea a garantire il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2885 del 3 marzo 1999
«In tema di correlazione tra accusa contestata e sentenza, posto che le norme che disciplinano le contestazioni aggiuntive hanno lo scopo di assicurare il contraddittorio sul contenuto dell'accusa — contraddittorio che costituisce garanzia del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11867 del 4 dicembre 1995
«L'art. 230 c.p.p. stabilisce, nei primi due commi, l'ambito di operatività del consulente tecnico nel senso che la sua attività può esplicarsi sia nel momento del conferimento dell'incarico al perito, presentando al giudice richieste, osservazioni...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3352 del 28 marzo 1995
«In tema di perizia, la discrezionale presenza dei consulenti delle parti, consentita in virtù del disposto di cui al comma 2 dell'art. 226 c.p.p., pone le parti stesse in condizione di un immediato dialogo tecnico col perito, sicché è del tutto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5263 del 13 novembre 1997
«In forza del principio di tassatività dei mezzi di impugnazione, contro l'ordinanza emessa dal tribunale a seguito del procedimento di impugnazione del decreto di liquidazione del compenso al perito, promosso ai sensi dell'art. 11, comma quinto,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4845 del 10 settembre 1997
«Non è ricorribile per cassazione, in sede penale, il provvedimento con il quale il tribunale, in sede civile, ai sensi del combinato disposto dell'art. 11, commi quarto e quinto, della legge 8 luglio 1980 n. 319 e dell'art. 29 della legge 13...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 177 del 10 gennaio 1992
«Nell'ipotesi di trasformazione del giudizio direttissimo in abbreviato, il secondo comma dell'art. 452 c.p.p. prevede, nel particolare caso dell'impossibilità della decisione allo stato degli atti, la possibilità di assumere nuovi elementi probatori.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1012 del 27 gennaio 1993
«In tema di contenzioso elettorale amministrativo, le controversie nelle quali si deduce l'irregolare ammissione a votare, con l'ausilio di un accompagnatore, di elettori non fisicamente impediti, riguardano posizioni di interesse legittimo e sono...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3 del 10 marzo 1999
«In tema di misure coercitive, ove il giudice non ritenga di accogliere, sulla base degli atti, la richiesta di revoca o di sostituzione della custodia cautelare in carcere basata sulla prospettazione di condizioni di salute incompatibili con lo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 431 del 14 marzo 1995
«La facoltà del giudice di provvedere anche di ufficio alla revoca o alla sostituzione delle misure cautelari, di cui all'art. 299 c.p.p., riguarda solo il Gip ovvero il giudice competente per il giudizio, ma non compete al tribunale in sede di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12271 del 17 marzo 2003
«In tema di revoca o sostituzione della misura della custodia cautelare in carcere, la previsione di cui all'art. 299, comma 4 ter, c.p.p. — disponendo che se la richiesta è basata sulle condizioni di salute di cui all'art. 275, comma 4, c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 996 del 10 aprile 2000
«L'art. 508 c.p.p., che prevede la citazione del perito a comparire per esporre il suo parere in dibattimento, non è applicabile nel procedimento incidentale de libertate in cui sia impugnata con l'appello l'ordinanza di diniego, di revoca o...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10420 del 6 maggio 2013
«Costituisce prestazione d'opera intellettuale ed è soggetta alle norme che il codice civile prevede per il relativo contratto quella espletata da un perito assicurativo, atteso che l'esercizio di tale attività è subordinata - come richiesto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9522 del 12 giugno 2012
«In tema di prove documentali e di scritture contabili delle imprese, perchè il giudice eserciti legittimamente i suoi poteri istruttori officiosi (tra i quali quello di esibizione previsto dall'art. 2711 c.c. ) occorre che la parte onerata dalla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2016 del 7 luglio 1995
«È ammissibile il rimedio del riesame avverso il provvedimento con il quale il giudice competente dispone in tema di misure cautelari, ai sensi dell'art. 27 c.p.p., dopo che analogo rimedio è stato esperito, con esito negativo, avverso l'ordinanza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3677 del 16 luglio 1998
«Il ricorso immediato per cassazione, cosiddetto per saltum, avverso i provvedimenti concernenti la revoca, la modificazione o l'estinzione delle misure cautelari non è consentito nel vigente ordinamento processuale, dovendo, nelle predette...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3197 del 4 febbraio 1994
«È legittimo il provvedimento con il quale il giudice autorizza il custode di azioni sottoposte a sequestro conservativo penale ad aderire ad un patto di sindacato di voto. (A sostegno del principio di cui in massima la Cassazione ha osservato, da...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 484 del 24 febbraio 2000
«In tema di sequestro preventivo, avverso il provvedimento del giudice delle indagini preliminari nella parte non concernente la imposizione del vincolo cautelare in quanto tale, ma unicamente le modalità di attuazione dello stesso, non può essere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 852 del 26 gennaio 1994
«In tema di avviso al difensore di fiducia per l'udienza di convalida ai sensi dell'art. 391 c.p.p., l'espressione «non è stato reperito», con riferimento al difensore medesimo e di cui agli artt. 391, comma secondo, e 97, comma quarto, stesso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10646 del 24 ottobre 1991
«Non è prevista alcuna nullità per l'ipotesi di inosservanza della disposizione di cui al secondo comma dell'art. 386 c.p.p., la quale stabilisce che dell'avvenuto arresto o fermo gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria informano...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 39274 del 20 ottobre 2008
«In tema di udienza di convalida dell'arresto in flagranza e del fermo, deve ritenersi "non reperito", ai fini della nomina del difensore d'ufficio, il difensore che non sia stato possibile rintracciare sulla base delle informazioni disponibili ed...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2515 del 23 agosto 1994
«Il procedimento di convalida dell'arresto è caratterizzato dalla necessità di espletare gli adempimenti in tempi brevi, tanto che è riconosciuta al giudice la facoltà di nominare un difensore di ufficio ai sensi dell'art. 97, comma 4, c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3326 del 3 novembre 1992
«In tema di convalida dell'arresto, la mancata partecipazione del difensore all'udienza è causa di nullità solo se conseguente all'omesso avviso. Infatti, l'art. 391, secondo comma, c.p.p., richiamando il disposto di cui all'art. 97, quarto comma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 44847 del 2 dicembre 2008
«L'assunzione della perizia in incidente probatorio implica l'esposizione orale del perito e il conseguente esame dello stesso ad opera delle parti.ella perizia in incidente probatorio implica l'esposizione orale del perito e il conseguente esame...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6808 del 8 marzo 1999
«In tema di perizia assunta con incidente probatorio, non è prevista alcuna nullità per il caso di diniego di fissazione di una nuova udienza da parte del Gip per l'esame orale del perito. Ed invero, l'assunzione anticipata dalla perizia in sede...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8497 del 22 aprile 1999
«In caso di conferimento di incarico peritale, ove il perito abbia chiesto di poter rispondere con relazione scritta, e la relazione sia stata depositata, ma il perito non sia stato citato per essere esaminato a dibattimento, sussiste violazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3183 del 18 marzo 1992
«In tema di istruzione dibattimentale, nei processi che proseguono con le norme anteriormente vigenti, qualora il perito abbia risposto ai quesiti con relazione scritta, il suo esame alla successiva udienza è facoltativo, in quanto l'art. 245 comma...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12940 del 12 aprile 2006
«A seguito delle modifiche introdotte con l'art. 43 della legge n. 479 del 1999 all'art. 512 bis c.p.p. è necessario che il P.M., a sostegno della richiesta di lettura in dibattimento delle dichiarazioni rese da persona residente all'estero,...»