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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 810 del 29 gennaio 1999
«In tema di condominio degli edifici, ai fini della validità delle deliberazioni assembleari devono essere individuati, e riprodotti nel relativo verbale, i nomi dei condomini assenzienti e di quelli dissenzienti, ed i valori delle rispettive quote...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4206 del 6 maggio 1987
«Anche al fine dell'usucapione, il possesso si deve esteriorizzare in un comportamento univocamente corrispondente all'esercizio della proprietà od altro diritto reale, e, pertanto, specie a fronte di atti del proprietario, che, pur se privi di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1374 del 14 febbraio 1997
«Quando l'alienante dichiari nell'atto di trasferimento di un immobile che a favore del bene ceduto esiste una servitù attiva (nella specie, una servitù di passaggio) a carico del fondo di un terzo, la quale non risulti effettivamente costituita,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2103 del 6 aprile 1982
«Ai fini dell'usucapione abbreviata decennale di cui all'art. 1161 primo comma. c.c., con riguardo a titoli di credito nominativi, ove l'intestazione formale del titolo sia richiesta dall'acquirente al proprio nome, lo stato di buona fede del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 654 del 22 gennaio 1994
«La deliberazione con cui l'assemblea di una società cooperativa a responsabilità limitata anziché disporre un aumento di capitale in senso proprio, con conseguente sottoscrizione facoltativa dei soci, elevi la quota sociale imponendone in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4511 del 28 marzo 2001
«Il foro facoltativo del luogo ove deve eseguirsi un'obbligazione (art. 20 c.p.c.) deve essere individuato nel domicilio del debitore, a quel medesimo tempo, ai sensi del quarto comma dell'art. 1182 c.c., se oggetto della medesima è una somma di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22370 del 25 ottobre 2007
«In tema di gara ad evidenza pubblica, l'aggiudicazione in favore di chi abbia presentato un'offerta anomala per eccesso di ribasso, non è preclusa dall'art. 21, comma 1 bis , legge 11 febbraio 1994 n. 109 (e neppure dall'art. 82 D.L.vo 12 aprile...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17940 del 25 novembre 2003
«Il danno lamentato da un soggetto per la mancata partecipazione ad alcune pubbliche gare per il conferimento del servizio di accertamento e riscossione dell'imposta comunale sulle pubblicità e dei diritti sulle pubbliche affissioni, a causa della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2469 del 19 febbraio 2003
«In caso di obbligazione solidale dal lato passivo, l'accertamento del debito nei riguardi di uno solo dei condebitori non richiede la necessaria partecipazione al giudizio anche dell'altro e non fa stato nei suoi confronti. Ciò non impedisce...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20808 del 7 ottobre 2010
«In tema di responsabilità contrattuale, il debitore che si avvale nell'adempimento dell'obbligazione dell'opera di terzi risponde dei fatti dolosi e colposi di questi, sicché, ove si tratti di fatto doloso dell'ausiliario, il debitore è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16383 del 18 luglio 2006
«Per effetto del negozio di cessione del credito, notificato al debitore ceduto, il diritto di credito trasmigra al cessionario con tutte le azioni dirette ad ottenerne la realizzazione, e nell'ipotesi di esercizio di tali azioni da parte del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3179 del 23 marzo 1991
«Per il perfezionamento della delegazione di pagamento è richiesta la sola partecipazione del delegante (debitore) e del delegato (terzo), esaurendosi tale negozio nella indicazione al creditore della persona alla quale il debitore ordina di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 724 del 15 marzo 1971
«La delegazione di pagamento (art. 1269 c.c.) si concreta in un rapporto con pluralità di soggetti (cosiddetto «trilatero», cioè con partecipazione, fin dall'origine, del delegante (debitore), del delegato (nuovo debitore) e del delegatario...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 305 del 3 febbraio 1969
«La delegazione di pagamento è un rapporto con pluralità di soggetti (c.d. trilatero, cioè con partecipazione fin dall'origine del debitore delegante, del nuovo debitore delegato, e del creditore delegatario) nel quale il delegante impartisce ad un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24269 del 14 novembre 2006
«In caso di obbligazione solidale dal lato passivo, l'accertamento del debito nei riguardi di uno solo dei condebitori non richiede la necessaria partecipazione al giudizio anche dell'altro e non fa stato nei suoi confronti (principio applicato in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 827 del 27 gennaio 1997
«Perché possa configurarsi un collegamento di negozi in senso tecnico, tale da imporre la considerazione unitaria della fattispecie, è necessario che ricorra sia il requisito oggettivo, costituito dal nesso teleologico fra i negozi, sia il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11314 del 10 maggio 2010
«L'acquisto della quota di una società di persone da parte di un fiduciario si configura come combinazione di due fattispecie negoziali collegate, l'una costituita da un negozio reale traslativo, a carattere esterno, realmente voluto ed avente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8098 del 6 aprile 2006
«Il negozio indiretto si distingue dalla simulazione relativa perché mentre in quest'ultima le parti vogliono porre in essere un atto reale, nascondendolo sotto le avverse e fittizie apparenze di un atto diverso, palese ma meramente illusorio, e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9402 del 6 maggio 2005
«Tenuto conto che il negozio fiduciario si realizza mediante il collegamento di due negozi, l'uno di carattere esterno, realmente voluto e con efficacia verso i terzi, e l'altro di carattere interno — pure effettivamente voluto — ed obbligatorio,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21692 del 9 novembre 2005
«In tema di concorso del totocalcio, mentre la partecipazione al concorso pronostici effettuata direttamente presso un ufficio del C.O.N.I. comporta l'immediata conclusione del contratto nel momento in cui la scheda viene accettata dall'ufficio,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5295 del 8 marzo 2007
«Costituendo il bando di concorso per l'assunzione di personale una vera e propria offerta al pubblico, all'esito della selezione, per poter reclamare la illegittimità del provvedimento di non assunzione ed invocare la conclusione del contratto di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 118 del 4 gennaio 1995
«L'illiceità ha dei connotati più gravi della semplice violazione di legge, comportando, come si ricava dagli artt. 1343 ss. c.c., la contrarietà a norme imperative, all'ordine pubblico od al buon costume, o la frode alla legge intesa come mezzo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6352 del 16 marzo 2010
«L'istituto della multiproprietà immobiliare, che si caratterizza per il diritto di godimento turnario di un medesimo bene da parte di una pluralità di soggetti, richiede che sia in concreto individuata la quota di ciascun comproprietario come...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2 del 2 gennaio 1997
«Ai sensi degli arti. 1350 e 2725 c.c., la forma scritta, imposta ad substantiam per il trasferimento di beni immobili, costituisce un elemento essenziale del contratto, nel senso che ha natura costitutiva, cosicché la prova dell'esistenza e del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3225 del 20 marzo 1995
«È ammissibile la negotiorum gestio anche nell'ambito degli atti in cui la forma solenne costituisca elemento concorrente della formazione della fattispecie negoziale, posto che l'immediata imputazione degli effetti dell'attività gestoria nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8124 del 2 aprile 2010
«In tema di appalti pubblici, qualora un consorzio di cooperative di produzione e lavoro (costituito ai sensi del r.d. 25 giugno 1909, n. 422), aggiudicatario di un appalto, abbia assegnato ad una cooperativa consorziata l'esecuzione dei lavori...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4473 del 15 aprile 1993
«Nel contratto di associazione in partecipazione agli utili dell'impresa o di uno o più affari, il diritto di recesso deve riconoscersi a ciascuno dei contraenti ove manchi la previsione del termine di durata del rapporto, con la conseguenza che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12615 del 15 novembre 1999
«Nelle società di capitali, che sono titolari di distinta personalità giuridica e di un proprio patrimonio, l'interesse del socio al potenziamento ed alla conservazione della consistenza economica dell'ente è tutelabile esclusivamente con strumenti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16031 del 19 luglio 2007
«In caso di compravendita delle azioni di una società, che si assume stipulata ad un prezzo non corrispondente al loro effettivo valore, senza che il venditore abbia prestato alcuna garanzia in ordine alla situazione patrimoniale della società...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5371 del 18 giugno 1987
«La riferibilità al minore del contratto stipulato dal genitore, quale rappresentante legale, pur non restando esclusa dalla mancanza di un'espressa spendita del nome del rappresentato (essendo in proposito sufficiente una volontà anche tacita,...»