-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3101 del 22 marzo 1991
«Il diritto del creditore di una somma di denaro al risarcimento del maggior danno subito durante la mora debendi , a norma dell'art. 1224, comma secondo, c.c., non può essere escluso o limitato, ai sensi dell'art. 1227, comma secondo, c.c., in...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9428 del 18 dicembre 1987
«Ne consegue che nel caso di cessione di un credito pecuniario, l'obbligazione di garanzia, consistendo nel dovere corrispondere al cessionario, indipendentemente da colpa o dolo, l'ammontare di cui non ha acquistato il credito mediante il...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 250 del 15 gennaio 1982
«Le obbligazioni pecuniarie, le quali danno luogo al cosiddetto debito di valuta, sono soggette al principio nominalistico espresso dall'art. 1277 c.c. e continuano ad esserlo anche dopo la scadenza, per cui la prestazione si estingue, pur dopo che...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4587 del 22 febbraio 2008
«Gli interessi compensativi sulla somma portata da una cambiale, ai sensi del primo comma dell'art. 1282 c.c., sono dovuti dalla data della sua scadenza, anche se la cambiale stessa non sia stata presentata per il pagamento né protestata, per il...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10428 del 18 luglio 2002
«Gli interessi corrispettivi su di una somma di denaro decorrono dalla data in cui il relativo credito abbia acquistato carattere di liquidità ed esigibilità, a nulla rilevando ogni eventuale indagine sulla colpevolezza dei ritardo nell'adempimento...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11786 del 11 dicembre 1990
«La condanna al pagamento di somma anche a titolo di (rimborso di) spese processuali, contenuta in una sentenza esecutiva, ancorché non passata in giudicato, presupponendo un credito liquido ed esigibile, autorizza il creditore a pretendere gli...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 4830 del 10 marzo 2004
«Dal principio stabilito nell'art. 1283 c.c., secondo cui gli interessi scaduti possono produrre interessi solo dal giorno della domanda giudiziale o per effetto di convenzione posteriore alla loro scadenza, e sempre che si tratti di interessi...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1338 del 10 aprile 1975
«A norma dell'art. 1310 primo comma c.c., gli atti con i quali il creditore interrompe la prescrizione contro uno dei debitori in solido hanno effetto riguardo agli altri condebitori. Tale principio non viene limitato dall'art. 1308 primo comma...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12013 del 3 dicembre 1993
«La clausola penale, configurando atta liquidazione preventiva e omnicomprensiva del danno da inadempimento, concordata al fine di esonerare il creditore dalla prova della sussistenza e dell'ammontare del danno stesso, è sempre suscettibile di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3789 del 11 giugno 1981
«Poiché la penale, prevista all'art. 1382 c.c., avendo lo scopo — ove non sia stata convenuta la risarcibilità del danno ulteriore — di limitare il risarcimento alla prestazione pattuita, si identifica con l'obbligazione di pagare una...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8290 del 24 luglio 1993
«In tale ipotesi la minaccia non ha altro scopo che quello di far conseguire al suo autore la prestazione dovuta senza il ricorso alla esecuzione forzata con la conseguenza che l'eventuale cessione al creditore del bene ipotecato realizza una...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7052 del 5 luglio 1990
«A seguito della risoluzione del contratto le somme spettanti a titolo di restituzione del prezzo pagato dalla parte inadempiente producono soltanto gli interessi compensativi, ma non possono essere rivalutate in caso di sopravvenuta svalutazione...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14926 del 21 giugno 2010
«La parte che si avvale legittimamente del suo diritto di sospendere l'adempimento della propria obbligazione pecuniaria a causa dell'inadempimento dell'altra non può essere considerata in mora e non è, perciò, tenuta al pagamento degli interessi...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12401 del 28 maggio 2007
«...funzione equitativa, allo scopo, cioè, di ristabilire l'equilibrio economico tra i contraenti, mirando a compensare il creditore del mancato godimento dei frutti della cosa da lui consegnata all'altra parte prima di ricevere la controprestazione.»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 274 del 13 gennaio 1984
«Gli interessi compensativi, come espressamente denominati nel titolo dell'art. 1499 c.c., sono dovuti nei contratti di scambio per una funzione equitativa, allo scopo, cioè, di ristabilire l'equilibrio economico tra i contraenti, mirando a...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11594 del 22 giugno 2004
«In tema di appalto, mentre la somma liquidata a favore del committente per la eliminazione dei vizi e difformità dell'opera — a titolo di risarcimento del danno o anche di riduzione del prezzo di cui all'art. 1668 c.c. — ha ad oggetto un debito di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24 del 5 gennaio 1981
«L'invio di un titolo di credito improprio, quale un vaglia postale, per effettuare il pagamento del canone di locazione non ha efficacia liberatoria se non venga accettato dal creditore-locatore, sia perché, a norma dell'art. 1277 c.c., i debiti...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9294 del 26 giugno 2002
«Il vettore, che consegna la merce senza attenersi alle istruzioni ricevute quanto alla riscossione degli assegni di cui essa è gravata, tiene un comportamento che impedisce o ritarda l'attuazione di un credito pecuniario del mittente e risponde...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3103 del 4 marzo 2002
«Ne consegue che, nel caso di tempestiva notifica dell'impugnazione del creditore nei confronti di alcuno soltanto dei coobbligati, la sentenza passa in giudicato nei confronti degli altri debitori, onde l'eventuale tardiva notifica in relazione ad...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7498 del 30 marzo 2006
«In tema di condominio negli edifici, poiché il credito per il recupero delle somme anticipate nell'interesse del condominio si fonda, ex art. 1720 c.c., sul contratto di mandato con rappresentanza che intercorre con i condomini, l'amministratore...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 103 del 16 gennaio 1985
«Pertanto la mora del fideiussore non può ridare vigore alla garanzia così esaurita ma può dar luogo soltanto — salva diversa diretta pattuizione tra fideiussore e creditore — ai normali effetti di cui all'art. 1224 c.c. e, quindi, all'obbligo, per...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1222 del 30 gennaio 2002
«Il credito dell'utile gestore ex art. 2031 c.c. è un credito di valuta; pertanto, poiché il fenomeno inflattivo non consente un automatico adeguamento dell'ammontare di un debito pecuniario né costituisce di per sé un danno risarcibile, in caso di...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5624 del 9 marzo 2009
«Pertanto, la somma percepita dall'espropriando a seguito di «accordo amichevole» relativo alla misura dell'indennità di espropriazione diventa priva di causa, al pari dell'occupazione del bene da parte dell'espropriante e ciascuno dei due diventa...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13860 del 19 ottobre 2000
«Dal mancato godimento delle ferie deriva — una volta divenuto impossibile per l'imprenditore, anche senza sua colpa, adempiere l'obbligazione di consentire la loro fruizione — il diritto del lavoratore al pagamento dell'indennità sostitutiva, che...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6224 del 29 aprile 2002
«Il credito del professionista per il compenso spettantegli in ragione dell'attività svolta nell'esecuzione di un contratto d'opera ex artt. 2230 e ss. c.c. è di valuta, e non si trasforma in credito di valore neppure per effetto...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1787 del 12 febbraio 1993
«Il divieto del patto commissorio, di cui agli artt. 1963 e 2744 c.c., mira a salvaguardare da un lato l'interesse del debitore, sottraendolo alla coazione morale del proprio creditore, dall'altro l'interesse degli altri creditori, i quali...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7025 del 27 luglio 1994
«La norma dell'art. 2839, n. 5, c.c., secondo cui la nota per l'iscrizione dell'ipoteca deve contenere l'indicazione degli interessi e le annualità che il credito produce si riferisce agli interessi cosiddetti moratori o corrispettivi (artt. 1282,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 690 del 16 gennaio 2006
«Nell'ipotesi in cui la sentenza emessa ai sensi dell'art. 2932 c.c. imponga all'acquirente di versare il prezzo della compravendita, l'obbligo diviene attuale al momento del passaggio in giudicato della sentenza che trasferisce il bene o allo...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12617 del 28 agosto 2003
«L'atto di costituzione in mora può avere efficacia interruttiva della prescrizione, ai sensi dell'art. 2943, quarto comma, c.c., anche qualora sia indirizzato al rappresentante del debitore, ovvero ad un soggetto che abbia agito in tale qualità,...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8711 del 16 agosto 1993
«In tema di atti interruttivi della prescrizione, la circostanza che la costituzione in mora provenga non dal creditore personalmente, ma da soggetto che abbia agito nella dichiarata qualità di rappresentante o mandatario del titolare del diritto,...»