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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4144 del 17 dicembre 1996
«Soltanto con una precisa delimitazione del quadro indiziario è possibile, infatti, instaurare, nel procedimento incidentale, un effettivo e trasparente contraddittorio tra le parti, assicurare concretamente all'indagato il diritto di difesa e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1205 del 31 maggio 1993
«...assunti dal giudice incompetente, può legittimamente trarre dall'interrogatorio reso dall'indagato nel rispetto dei diritti della difesa ed entro i limiti previsti dall'art. 294 c.p.p., gli elementi per la conferma o meno della misura cautelare.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5624 del 2 dicembre 1999
«Il ritardo nella trasmissione dei verbali di interrogatorio della persona sottoposta alle indagini non determina l'inefficacia del provvedimento coercitivo, in quanto l'atto in questione, non portando elementi a supporto della difesa, non può...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 885 del 27 settembre 1999
«...assunti dal giudice incompetente, può legittimamente trarre dall'interrogatorio, reso dall'indagato nel rispetto dei diritti della difesa ed entro i termini previsti dall'art. 294 c.p.p., gli elementi per la conferma o meno della misura cautelare.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3643 del 14 febbraio 2013
«In forza dell'art. 2909 c.c., l'accertamento contenuto nella sentenza passata in giudicato fa stato anche nei confronti dei successivi aventi causa delle parti, senza che tale principio trovi deroga, in relazione al regime della trascrizione, per...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1990 del 17 luglio 1997
«...309 comma ottavo c.p.p.: tale termine, infatti, è stabilito essenzialmente a garanzia dell'esercizio dei diritti della difesa, ed in particolar modo della facoltà del difensore di esaminare gli atti depositati in cancelleria e di estrarne copia.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2490 del 21 agosto 1995
«...termini di custodia cautelare previsto dall'art. 305, c. 2, c.p.p. che, prevedendo non un rito camerale con l'intervento della parte, ma l'obbligo di «sentire il P.M. e il difensore», appresta un mezzo per l'intervento della sola difesa tecnica.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20300 del 27 maggio 2010
«In tema di riesame, l'illegittima compressione del diritto di difesa, derivante dal rifiuto o dall'ingiustificato ritardo del pubblico ministero nel consentire al difensore, prima del loro deposito ai sensi del quarto comma dell'art. 268 c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2924 del 19 novembre 1996
«...legittimanti l'applicazione della misura cautelare, non sussiste la necessità, in relazione alla garanzia dei diritti di libertà e difesa costituzionalmente protetti, di ritenere la perentorietà del termine entro il quale la decisione va emessa.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 46470 del 4 dicembre 2003
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, il comportamento mendace dell'imputato, seppure rientra nel diritto di difesa e può essere adottato quale legittima strategia difensiva, non giustifica tuttavia il diritto alla riparazione per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3968 del 9 novembre 1992
«L'interpretazione degli artt. 318, 324 e 127 c.p.p., alla luce del principio costituzionale della tutela del contraddittorio e dei diritti della difesa, impone di ritenere, pure in difetto di espressa previsione, che compete la notifica...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5021 del 9 febbraio 2004
«...d'altra parte, l'esclusione della legittimazione della parte civile in ordine all'impugnazione di un provvedimento cautelare diretto a garantire le obbligazioni civili derivanti da reato, sarebbe lesivo del diritto di difesa ad essa assicurato.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10688 del 12 dicembre 1996
«...stupefacenti; al contempo ha rilevato che la verificatasi violazione dei diritti della difesa nell'esperimento di tale incombente aveva concretato una nullità che doveva ritenersi sanata in quanto tardivamente eccepita solo nei motivi di appello).»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2780 del 15 marzo 1996
«La circostanza che secondo la normativa CEE-Aima il diritto al premio spettante agli utilizzatori acquirenti di tabacco direttamente dai produttori, per l'attività di trasformazione del prodotto greggio destinata all'esportazione, maturi quando il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 40714 del 15 novembre 2001
«Nell'ipotesi di nuova contestazione in udienza, ex art. 517 c.p.p., di reato concorrente (art. 12, comma 1, lett. b, c.p.p.) non è configurabile la violazione dell'art. 555 (ora 552), comma 2 c.p.p. e del diritto di difesa per impossibilità di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2317 del 23 agosto 1994
«...previsti dalla normativa, è l'espletamento di attività di indagine su richiesta o indicazione della difesa, non già i contributi, anche documentali, che l'arrestato o il difensore sono in grado di esibire nella stessa udienza di convalida.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7623 del 1 luglio 1998
«Tale metodo risponde ad una esigenza della difesa, atteso che l'incolpato da un lato è messo in condizione di conoscere esattamente le linee direttrici sulle quali si svilupperà il dibattimento, e dall'altro non si vede costretto a rispondere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30286 del 9 settembre 2002
«...di esame dell'imputato sollecitata dai difensori, dopo che lo stesso si era rifiutato di sottoporsi all'incombente istruttorio, a seguito del rigetto della richiesta della difesa di espletamento dell'esame prima di quello del pubblico ministero.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6777 del 23 febbraio 2006
«È illegittima la decisione del giudice di appello che dichiari inutilizzabili i documenti (nella specie consulenza, bilanci, relazioni ecc) — prodotti dalla difesa dell'imputato, in sede di udienza preliminare, prima della richiesta del giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9616 del 11 novembre 1996
«... Ciò, però, non toglie che il Gup, come del resto qualsiasi giudice di merito, possa dare al fatto contestato una diversa qualificazione giuridica più favorevole all'imputato, senza ledere i diritti della difesa, entro i limiti della sua...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4945 del 31 gennaio 2000
«In tema di patteggiamento in appello, poiché la legittima difesa non rientra tra le cause generali di non punibilità, essa è da considerarsi oggetto di rinuncia nel momento in cui viene concordata la pena. La sua sussistenza, pertanto, non può...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8442 del 4 marzo 2005
«In tema di spese di costituzione e difesa di parte civile, deve ritenersi legittima, in caso di condanna dell'imputato, la liquidazione, in favore della parte civile, anche dell'onorario per l'atto di costituzione e per la procura, nonché per le...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18 del 25 ottobre 1995
«Purtuttavia il difensore dell'imputato latitante o evaso, è sempre legittimato, a norma dell'art. 165, comma terzo, c.p.p., a proporre la dichiarazione di ricusazione in nome e per conto del suo assistito, che è da lui rappresentato “ad ogni...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35372 del 24 settembre 2007
«La decadenza dalla prova di una delle parti non può essere surrogata dal recupero di una prova alla quale un'altra parte abbia rinunciato; ne consegue che, allorchè il pubblico ministero abbia rinunciato all'esame dei propri testimoni, la difesa...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2853 del 8 settembre 1995
«...e di quelle che possono comportare l'applicazione di misure di sicurezza, qualora si abbia l'individuazione dei tratti essenziali del fatto di reato attribuito dotata di adeguata specificità sicché l'imputato possa apprestare la sua difesa.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2414 del 26 febbraio 1998
«In tema di istruzione dibattimentale, nel caso di rinnovata assunzione delle prove per mutamento della composizione del collegio giudicante, può legittimamente darsi lettura, ai sensi del primo comma dell'art. 511 c.p.p., senza procedere a nuove...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6251 del 29 maggio 2000
«La lettera della norma non appare suscettibile di interpretazione estensiva e, per contro, una contestazione suppletiva di fatti già noti all'accusa viola il principio di difesa, sia sotto il profilo che si tratta di una imputazione “a sorpresa”...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3606 del 15 novembre 1995
«...ex art. 516 c.p.p., la posizione dell'imputato non sarebbe cambiata. Egli avrebbe dovuto difendersi dalla più ampia imputazione così come nel dibattimento conseguente al nuovo decreto di rinvio a giudizio, senza lesione dei diritti di difesa.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10590 del 7 ottobre 1998
«Nel caso di cambiamento della composizione del collegio giudicante nel corso dell'istruzione dibattimentale, si può legittimamente procedere a rinnovare l'assunzione delle prove — anche senza il consenso della difesa e senza effettuare nuove...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 44848 del 2 dicembre 2008
«È illegittima, nel giudizio di rinvio, la declaratoria d'estinzione del reato per prescrizione, emessa in sede predibattimentale e senza la rituale comunicazione alla difesa dell'avviso di fissazione dell'udienza, allorché sussistano prove...»