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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13512 del 25 novembre 1999
«Non ricorrono gli estremi del reato di peculato nel comportamento di un funzionario pubblico (soprintendente per i beni culturali e architettonici), autorizzato dall'ente proprietario (Ministero dei beni culturali) di un immobile monumentale a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9529 del 21 agosto 1998
«Integra il reato di malversazione a danno dello Stato o di altro ente pubblico, di cui all'art. 316 bis c.p. la condotta consistente nell'ottenimento di un contributo da un ente pubblico (nella specie, la Regione Puglia) a favore di una...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3964 del 29 gennaio 2010
«In tema di calunnia, perché possa escludersi la consapevolezza dell'innocenza del denunciato, occorre accertare che il denunciante abbia agito basandosi su circostanze di fatto non solo veritiere, ma la cui forza rappresentativa sia tale da...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4819 del 16 aprile 1999
«Il motivo è futile quando la spinta al reato manca di quel minimo di consistenza che la coscienza collettiva esige per operare un collegamento accettabile sul piano logico con l'azione commessa. La futilità, così intesa, appartiene, dunque, alla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43451 del 3 dicembre 2001
«In tema di diffamazione col mezzo della stampa, sussiste la scriminante del diritto di cronaca nell'ipotesi in cui il curatore di un libro antologico, allo scopo di rendere e descrivere fedelmente il contesto socio-culturale cui gli autori dei...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 39023 del 16 ottobre 2008
«In tema di minorata difesa, l'età non può di per sè costituire condizione autosufficiente ai fini della configurabilità dell'aggravante di cui all'art. 61, n. 5, c.p., dovendo essere accompagnata da fenomeni di decadimento o di indebolimento delle...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10531 del 10 ottobre 1994
«Ai fini della configurabilità dell'aggravante di cui all'art. 61, n. 5, c.p., l'età, specie se non accompagnata da fenomeni patologici di decadimento delle facoltà mentali, ed il basso livello culturale del soggetto passivo, non rientrano, di per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2511 del 22 febbraio 1990
«Gli scopi del terrorismo internazionale sono del tutto estranei ed antitetici con i fini dell'attenuante dei motivi di particolare valore morale o sociale, trattandosi, tra l'altro, di aberrazione culturale non favorevolmente apprezzata dalla...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12301 del 29 novembre 2000
«Qualora il provvedimento di arresti domiciliari faccia generico riferimento, quale luogo in cui deve essere osservato, ad un campo nomadi, può sorgere da parte del destinatario la possibilità di equivoco circa l'ambito applicativo con la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6486 del 3 giugno 1995
«In tema di sicurezza antinfortunistica, il compito del datore di lavoro, o del dirigente cui spetta la «sicurezza del lavoro», è molteplice e articolato, e va dalla istruzione dei lavoratori sui rischi di determinati lavori e dalla necessità di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8599 del 21 settembre 1993
«È ravvisabile colpa nel comportamento del sanitario il quale non si astiene da un intervento che la comune cultura nel settore ritiene oltremodo rischioso e giudica utile solo in caso di certezza di una determinata diagnosi, che non era in...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10210 del 17 novembre 1984
«In tema di colpa professionale, è principio generale che la diligenza deve valutarsi con riguardo alla natura dell'attività svolta (art. 1176 comma secondo c.c.). Tuttavia, anche in rapporto a tale criterio restrittivo, la condotta del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 44295 del 5 dicembre 2005
«Ai fini della configurabilità della circostanza aggravante della «finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso» quale prevista dall'art. 3, comma primo, del D.L. 26 aprile 1993 n. 122, conv. con modif. in L. 25...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9381 del 17 marzo 2006
«Integra gli estremi dell'aggravante della finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso (art.3 D.L. n. 122 del 1993, conv. in legge n. 205 del 1993), l'espressione ingiuriosa «va via di qua, sporca negra» rivolta a...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 20413 del 12 ottobre 2015
«Non incorre in eccesso di potere giurisdizionale, sotto il duplice profilo del radicale stravolgimento delle norme di rito e del diniego di giustizia, la sentenza del Consiglio di Stato che, in una controversia relativa alla tutela di un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2177 del 4 febbraio 2016
«In tema di attività medico-chirurgica, il consenso informato deve basarsi su informazioni dettagliate, idonee a fornire la piena conoscenza della natura, portata ed estensione dell'intervento medico-chirurgico, dei suoi rischi, dei risultati...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 755 del 25 gennaio 1982
«L'errore determinato da colpa non può qualificarsi errore di fatto e la punibilità non è esclusa quando il fatto è preveduto dalla legge come delitto colposo. (Fattispecie in tema di grave infortunio in fabbrica verificatosi per la deflagrazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19562 del 28 aprile 2004
«Ai fini della configurabilità del reato di violenza sessuale, di cui all'art. 609 bis c.p., a seguito del suo inquadramento tra i delitti contro la libertà personale e non più tra quelli contro la moralità pubblica, l'illiceità dei comportamenti...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 29239 del 13 giugno 2017
«Per effetto della depenalizzazione dell'ipotesi base del delitto di atti osceni in luogo pubblico di cui al primo comma dell'art. 527 cod. pen., disposta dall'art. 2, comma primo, lett. a) del D.Lgs. 15 gennaio 2016, n. 8, l'originaria ipotesi...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 5530 del 6 marzo 2017
«Il ricorso alle nozioni di comune esperienza (fatto notorio), ex art. 115, comma 2, c.p.c., deve essere riferito ad eventi di carattere generale ed obiettivo che, proprio perché tali (come, ad esempio, la svalutazione monetaria, oppure un evento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 352 del 20 gennaio 1982
«L'art. 82 comma terzo c.p.c. nella parte in cui nel richiedere l'assistenza tecnica della parte nei procedimenti davanti al tribunale ed alle corti d'appello — e quindi anche nei procedimenti camerali contenziosi — fa salvi i casi in cui la legge...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2012 del 21 marzo 1986
«In caso di fatto illecito lesivo dell'integrità psico-fisica della persona, il danno patrimoniale risarcibile non è costituito soltanto dalle conseguenze pregiudizievoli correlate all'efficienza lavorativa ed alla capacità di produzione di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 267 del 11 gennaio 1995
«Per la sussistenza del fatto notorio occorre innanzitutto che esso abbia una distinta identità storica che si imponga alla osservazione o alla percezione della collettività, in modo che questa ne compia, per suo conto, la valutazione critica,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3984 del 7 maggio 1997
«È inammissibile in appello — in quanto costituente domanda nuova — il mutamento della causa petendi, ancorché determinato dal sopravvenire di un decreto ministeriale, posto che lo ius superveniens suscettibile di incidere sui rapporti giuridici in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16009 del 24 ottobre 2003
«L'art. 1759, comma primo, codice civile che impone al mediatore l'obbligo di comunicare alle parti le circostanze a lui note circa la valutazione e sicurezza dell'affare che possano influire sulla sua conclusione deve essere letto in coordinazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18446 del 17 settembre 2005
«Mentre l'affermazione del giudice di merito circa l'esistenza di un fatto notorio può essere censurata in sede di legittimità con il ricorso per cassazione allorquando sia stata posta a base della decisione in forza di una inesatta nozione del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12252 del 27 maggio 2009
«Il ricorso per regolamento preventivo di giurisdizione può essere notificato sia presso l'Avvocatura generale dello Stato sia presso la sede dell'Avvocatura distrettuale dello Stato nel cui distretto ha sede l'autorità giudiziaria presso cui pende...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19220 del 20 agosto 2013
«È onere del medico provare, a fronte dell'allegazione di inadempimento da parte del paziente, l'adempimento dell'obbligazione di fornirgli un'informazione completa ed effettiva sul trattamento sanitario e sulle sue conseguenze, senza che sia dato...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14446 del 6 novembre 1990
«In materia di colpa professionale, l'esclusione della colpa del sanitario trova un limite nella condotta del professionista incompatibile con quel minimo di cultura e di esperienza che deve legittimamente pretendersi in chi è abilitato alla...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11219 del 15 novembre 1995
«In tema di violazione di sigilli, di cui all'art. 349 c.p., dalla mancata specificazione del divieto di non proseguire le opere non può derivare di per sé la configurabilità della buona fede, poiché è dato di comune esperienza anche per i...»