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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15065 del 22 novembre 2000
«A seguito della separazione o del divorzio, la prole ha diritto ad un mantenimento tale da garantirle un tenore di vita corrispondente alle risorse economiche della famiglia ed analogo, per quanto possibile, a quello goduto in precedenza; il solo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13184 del 16 giugno 2011
«Il raggiungimento della maggiore età del figlio minore non può determinare, nel coniuge separato o divorziato, tenuto a contribuire al suo mantenimento, il diritto a procedere unilateralmente alla riduzione od eliminazione del contributo o a far...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 496 del 23 gennaio 1996
«In regime di separazione, determina autosufficienza economica del figlio maggiorenne, la quale comporta la cessazione dell'obbligo di mantenimento dello stesso da parte del coniuge non affidatario, la percezione, da parte di detto figlio, di un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23591 del 22 novembre 2010
«In tema di separazione, l'assegnazione della casa familiare postula l'affidamento dei figli minori o la convivenza con i figli maggiorenni non ancora autosufficienti; in assenza di tale condizione non può essere disposta a favore del coniuge...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1198 del 20 gennaio 2006
«Al fine dell'assegnazione ad uno dei coniugi separati o divorziati della casa familiare, nella quale questi abiti con un figlio maggiorenne, occorre che si tratti della stessa abitazione in cui si svolgeva la vita della famiglia allorché essa era...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11224 del 18 luglio 2003
«In tema di separazione personale, la precedente vivenza a carico dei genitori di uno dei coniugi in costanza di matrimonio non comporta, per il coniuge in grado di procurarsi i mezzi di sussistenza, l'esonero dall'obbligo di prestare assistenza al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7437 del 18 agosto 1994
«Agli effetti della separazione sui rapporti patrimoniali tra i coniugi, se prima della separazione i coniugi hanno concordato, o, quanto meno, accettato (sia pure soltanto per facta concludentia) che uno di essi non lavorasse, l'efficacia di tale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4761 del 22 aprile 1993
«La relazione more uxorio allacciata dalla moglie dopo l'inizio della causa di separazione personale non fa venir meno per il marito l'obbligo di corrisponderle l'assegno di mantenimento fissato in via provvisoria dal presidente del tribunale o...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5970 del 11 novembre 1981
«Il coniuge, cui non sia addebitabile la separazione personale, nel richiedere l'assegno di mantenimento, pur onerato della prova di impossidenza di alcuna sostanza od alcun reddito, non è tenuto a darne dimostrazione documentale essendo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5749 del 20 maggio 1993
«In tema di separazione personale dei coniugi, il principio secondo cui l'assegno di mantenimento deve decorrere dalla data della domanda trova applicazione quando a quella data sussistevano in concreto i correlativi presupposti. Ove, invece, le...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4323 del 28 aprile 1998
«In presenza di una disposizione quale quella contenuta nell'art. 156, sesto comma c.c., secondo cui, in caso d'inadempienza, su richiesta dell'avente diritto, il giudice può disporre il sequestro di parte dei beni dell'obbligato, legittimamente il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19527 del 19 dicembre 2003
«In tema di assegno di mantenimento a seguito di separazione personale tra coniugi, la richiesta di emissione dell'ordine a terzi, ai sensi dell'art. 156, sesto comma, c.c., di versamento diretto a proprio favore di parte delle somme di denaro da...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 22755 del 28 ottobre 2009
«L'azione prevista dall'art. 184 c.c. per l'annullamento degli atti compiuti dal coniuge in comunione legale senza il necessario consenso dell'altro coniuge, in quanto avente ad oggetto l'invalidazione dell'atto di acquisto del terzo per un vizio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11031 del 8 novembre 1997
«La sentenza del giudice di merito che, in relazione ad una domanda di scioglimento di una comunione coniugale (e di conseguente divisione), ne sancisca l'inammissibilità per mancato passaggio in giudicato della sentenza sulla separazione personale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4175 del 22 febbraio 2007
«A seguito della sentenza della Corte costituzionale 6 luglio 2006, n. 266, che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 235, secondo comma c.c. nella parte in cui subordinava l'esame delle prove ematologiche alla previa dimostrazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5248 del 21 aprile 2000
«La disciplina del termine di cui all'art. 244 c.c. conseguente alla sentenza della Corte costituzionale n. 134 del 1985 — che ha dichiarato costituzionalmente illegittimo il secondo comma dell'art. 244 c.c. nella parte in cui non dispone, per il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4887 del 7 settembre 1982
«Il divieto per il minore infrasedicenne di riconoscere il figlio, ai sensi dell'art. 250 quinto comma c.c., non priva il minore stesso della condizione di genitore, con la conseguenza che, quando, divenuto sedicenne, provveda al riconoscimento del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1345 del 10 febbraio 1998
«È affetto da nullità radicale l'obbligazione convenzionale, assunta verso terzi dal rappresentante dell'incapace, alla proposizione della necessaria istanza al giudice (competente per la relativa autorizzazione) in relazione ad atti negoziali da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4866 del 1 marzo 2010
«In materia di misure di protezione delle persone prive in tutto o in parte di autonomia, la legge 9 gennaio 2004, n. 6 ha configurato l'interdizione come istituto di carattere residuale, perseguendo l'obbiettivo della minor limitazione possibile...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13584 del 12 giugno 2006
«L'amministrazione di sostegno introdotta nell'ordinamento dall'art. 3 della legge 9 gennaio 2004, n. 6 ha la finalità di offrire a chi si trovi nella impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi uno strumento di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2531 del 19 marzo 1999
«L'acquisto a titolo originario di un bene collegato funzionalmente ad un altro - nella specie cantina di un appartamento - può esser riconosciuto per effetto dell'art. 818 c.c., ancorché non menzionato nel titolo di acquisto invalido, per il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6201 del 20 giugno 1990
«Con riguardo a servitù di passaggio su un fondo a favore di altro fondo e dei fabbricati da realizzare sullo stesso, i proprietari di detti immobili non possono trasferire al comune il diritto di transito sull'altrui fondo, perché venga esercitato...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1864 del 1 febbraio 2005
«L'autotutela della P.A. è espressione della sua supremazia, e conseguentemente può essere esercitata solo nei confronti di soggetti privati, non anche nei confronti di soggetti che fanno parte anch'essi della P.A., e che, in quanto tali, sono...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8743 del 9 settembre 1997
«L'appartenenza di un bene al patrimonio indisponibile dello Stato, dei Comuni e delle Province, a meno che non si tratti di beni riservati, per loro natura, a tale patrimonio, dipende soprattutto dalle caratteristiche oggettive e funzionali del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2166 del 31 gennaio 2006
«In tema di immissioni (nella specie rumori provocati da attività sportive praticate all'aperto), il contemperamento delle esigenze della proprietà con quelle ricreative e sportive, che ai sensi dell'art. 844 c.c. deve essere compiuto anche tenendo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8271 del 14 agosto 1990
«L'utilizzazione di un fondo per il decollo e l'atterraggio di elicotteri, in relazione ad esigenze individuali del proprietario (comodità e rapidità di spostamenti), integra attività privatistica, ancorché soggetta ad autorizzazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7752 del 15 luglio 1995
«Negli edifici condominiali l'utilizzazione delle parti comuni con impianto a servizio esclusivo di un appartamento esige non solo il rispetto delle regole dettate dall'art. 1102 c.c., comportanti il divieto di alterare la destinazione della cosa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 449 del 23 gennaio 1982
«L'interpello ex art. 875, secondo comma, c.c., costituendo condizione dell'azione esperita per ottenere la comunione del muro del vicino, è validamente proposto anche dopo la realizzazione delle nuove fabbriche in appoggio o in aderenza a tale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8671 del 25 giugno 2001
«L'art. 904 c.c. prevede due distinte ipotesi diversamente regolate, nelle quali la facoltà del proprietario del muro al mantenimento delle luci aperte su di esso è considerata recessiva rispetto al diritto potestativo del vicino di chiuderle: la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9156 del 27 agosto 1991
«In tema di fondi a dislivello, il proprietario del fondo superiore è tenuto a costruire a proprie spese il muro di sostegno sul confine, quando tale costruzione si renda necessaria per contenere il franamento del terreno che arrechi pregiudizio al...»