-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27548 del 30 dicembre 2014
«La decifrabilità della sottoscrizione della procura alle liti non è requisito di validità dell'atto ove l'autore sia identificabile, con nome e cognome, dal contesto dell'atto medesimo.»
-
Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 13919 del 6 luglio 2015
«La notificazione del ricorso per cassazione presso il domicilio eletto ad un procuratore che abbia lo stesso cognome di quello indicato in sentenza, ma un nome diverso, tenuto conto della identità dello studio e del cognome dei due avvocati può...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4313 del 4 marzo 2016
«La notifica della sentenza effettuata alla parte nel domicilio del suo procuratore, non indicato per nome e cognome, presso la cancelleria del giudice "a quo" ex art. 82 del r.d. n. 37 del 1934, non costituisce notifica al procuratore costituito...»
-
Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 13298 del 17 luglio 2004
«È rilevante e non manifestamente infondata, in relazione agli artt. 2, 3 e 29, comma 2, della Costituzione, la questione di legittimità costituzionale degli artt. 143-bis, 236, 237, comma 2, 262, 299 comma 3 c.c., 33 e 34 del D.P.R. 3 novembre...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23934 del 22 settembre 2008
«La domanda di rettifica dell'atto di nascita, tesa all'attribuzione del cognome materno per comune volontà dei genitori, implicando la scelta tra l'ammettere o l'escludere la possibilità di deroga alla norma di sistema che l'attuale quadro...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2751 del 5 febbraio 2008
«Qualora la filiazione naturale nei confronti del padre sia stata accertata o riconosciuta in tempi diversi rispetto al riconoscimento da parte della madre, il cognome paterno può essere aggiunto o sostituito a quello della madre se ciò corrisponda...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16989 del 1 agosto 2007
«Per l'attribuzione del cognome paterno in aggiunta a quello materno al figlio naturale, già riconosciuto dalla madre, il giudice deve accertare se l'esigenza che il minore mantenga, con la conservazione del cognome materno, l'identità, acquisita...»
-
Corte costituzionale, sentenza n. 297 del 23 luglio 1996
«È costituzionalmente illegittimo l'art. 262 del c.c. nella parte in cui non prevede che il figlio naturale, nell'assumere il cognome del genitore che lo ha riconosciuto, possa ottenere dal giudice il riconoscimento del diritto a mantenere,...»
-
Corte costituzionale, sentenza n. 268 del 24 giugno 2002
«È infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 55 L. n. 184 del 1983, nella parte in cui, rinviando all'art. 299 c.c. per l'attribuzione del cognome al minore adottato in casi particolari, non consente che il minore, o suoi...»
-
Corte costituzionale, ordinanza n. 350 del 16 luglio 2002
«È manifestamente inammissibile la q.l.c. del combinato disposto degli art. 35, 27 e 28 l. 4 maggio 1983 n. 184 - nel testo modificato dalla l. 28 marzo 2001 n. 149 - censurato, in riferimento agli art. 2, 3, 10 e 11 cost., nella parte in cui, per...»
-
Corte costituzionale, sentenza n. 120 del 11 maggio 2001
«Non è fondata, in riferimento agli art. 2, 3 e 30 cost., la q.l.c. dell'art. 299 comma 1 c.c., nella parte in cui dispone che l'adottato anteponga il cognome dell'adottante al proprio.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8081 del 5 ottobre 1984
«In caso di violazione da parte della moglie divorziata del divieto di uso del cognome del marito, quest'ultimo, può, ai sensi dell'art. 7 c.c., chiedere la cessazione del fatto lesivo ed altresì adire per il risarcimento del danno; tuttavia,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8889 del 30 giugno 2001
«L'inesatto trattamento di dati personali legittima l'interessato ad invocare, presso la competente autorità di garanzia, la tutela di cui agli art. 1 ss. l. n. 675 del 1996 la quale, pur riservando particolare rilievo ai dati personali che...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8081 del 5 ottobre 1994
«In caso di violazione da parte della moglie divorziata del divieto di uso del cognome del marito (art. 5, comma 2, L. 1 dicembre 1970, n. 898, nel testo sostituito dall'art. 9, L. 6 marzo 1987, n. 74) da quest'ultimo può, ai sensi dell'art. 7...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23691 del 13 novembre 2015
«In caso di cessazione degli effetti civili di un matrimonio contratto all'estero da due cittadini stranieri, il diritto della moglie di utilizzare l'esclusivo cognome del marito, acquisito, con il consenso di quest'ultimo, al momento...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2784 del 28 aprile 1980
«Il potere del giudice di vietare alla moglie l'uso del cognome del marito, ai sensi e nei casi di cui all'art. 156-bis c.c., postula una richiesta del marito stesso, la quale, pur non abbisognando di formule sacramentali, deve essere contenuta...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 772 del 16 gennaio 2020
«In tema di minori, è legittimo, in ipotesi di secondo riconoscimento da parte del padre, l'attribuzione del patronimico in aggiunta al cognome della madre, purché non gli arrechi pregiudizio in ragione della cattiva reputazione del padre e purché...»
-
Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 28518 del 6 novembre 2019
«Nell'azione di disconoscimento della paternità, il mantenimento da parte del figlio disconosciuto del cognome paterno è espressione di un diritto potestativo e personalissimo che deve tradursi in una espressa domanda di accertamento da proporsi in...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36075 del 9 luglio 2007
«È inammissibile il ricorso per cassazione privo della sottoscrizione dell'interessato e presentato da soggetto diverso da quest'ultimo e all'uopo incaricato, in quanto la sottoscrizione dell'impugnazione è imprescindibile e deve essere effettuata...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 28834 del 8 settembre 2020
«Non è causa di nullità assoluta, ai sensi dell'art. 179 cod. proc. pen., la ricezione, da parte del difensore fiduciario, della notifica via PEC dell'avviso di fissazione di udienza nel giudizio di appello con il cognome dell'imputato indicato in...»
-
Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 34090 del 12 novembre 2021
«In tema di diritto al nome, la persona fisica ha sempre titolo di rivendicare per sé il cognome con il quale è stata individuata e iscritta dai propri genitori negli atti dello stato civile, senza che quello del coniuge, acquisito in sostituzione...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 654 del 11 gennaio 2022
«In tema di divorzio, la deroga alla perdita del cognome maritale è discrezionale e richiede la ricorrenza del presupposto dell'interesse meritevole di tutela per l'ex coniuge o per la prole, come si desume dalla disciplina dettato dall'art. 5,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 3454 del 12 febbraio 2020
«La valutazione della ricorrenza delle circostanze eccezionali che consentono l'autorizzazione all'utilizzo del cognome del marito è rimessa al Giudice del merito, giacché, di regola, non è ammissibile conservare il cognome del marito dopo la...»
-
Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 4056 del 9 febbraio 2023
«In tema di affidamento dei figli minori, la scelta dell'affidamento ad uno solo dei genitori deve essere compiuta in base all'esclusivo interesse morale e materiale della prole, sicchè il perseguimento di tale obiettivo può comportare anche...»