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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 809 del 21 gennaio 1999
«In tema di questioni preliminari, le espressioni “subito dopo compiuto per la prima volta l'accertamento della costituzione delle parti” e “sono decise immediatamente” di cui all'art. 491 c.p.p. hanno il significato di imporre alle parti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 31627 del 20 luglio 2004
«L'art. 558 c.p.p., nel disciplinare la convalida dell'arresto ed il contestuale giudizio direttissimo, presuppone l'attualità dello stato di arresto, per cui deve ritenersi che, ove questa sia venuta meno, avendo il pubblico ministero disposto la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31043 del 15 luglio 2004
«Qualora il pubblico ministero intenda chiedere, ai sensi dell'art. 558 c.p.p., la convalida dell'arresto ed il contestuale giudizio direttissimo, la facoltà, riconosciutagli dal comma 4, seconda parte, di detto articolo di chiedere al giudice la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23197 del 17 maggio 2004
«È illegittimo il provvedimento con cui il giudice del dibattimento, investito del giudizio direttissimo e della contestuale convalida dell'arresto, dichiari la propria incompetenza per funzione e per territorio senza pronunciarsi in merito alla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2833 del 25 giugno 1992
«Ai fini del rispetto del termine di quarantotto ore prescritto dal comma quarto dell'art. 566 c.p.p. per la presentazione da parte P.M. dell'arrestato all'udienza per la convalida ed il contestuale giudizio direttissimo, è sufficiente la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2287 del 24 luglio 1997
«Quando la legge prevede la possibilità di arresto anche fuori flagranza (come nel caso dell'evasione, ai sensi dell'art. 3 del D.L. 13 maggio 1991 n. 152, conv. con modif. in L. 12 luglio 1991 n. 203), detto arresto deve essere ritenuto a tutti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32356 del 23 luglio 2004
«In tema di estradizione, il principio di specialità, contenuto nel primo comma dell'art. 14 della convenzione europea di estradizione, resa esecutiva con legge 30 gennaio 1963, n. 300, pone precisi limiti alla giurisdizione del giudice procedente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4089 del 2 marzo 1994
«In materia di estradizione dall'estero, il termine di cinque giorni per procedere all'interrogatorio dell'arrestato va calcolato dal momento della consegna dell'estradato alle autorità italiane e non da quello dell'arresto in territorio estero.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5176 del 10 marzo 1998
«In materia di estradizione dall'estero, il termine di cinque giorni per procedere all'interrogatorio dell'arrestato, finalizzato alla verifica da parte del giudice italiano della permanenza delle condizioni di applicabilità della misura e delle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4750 del 9 dicembre 1998
«La consegna di un soggetto allo Stato che ne ha fatto richiesta e che contro di lui intende procedere penalmente, allo stesso modo dell'espulsione, costituisce atto di portata più ampia rispetto a quello dell'estradizione perché tronca ogni...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10306 del 4 agosto 2000
«L'articolo 95 c.p.c., nel porre a carico del debitore esecutato le spese sostenute dal creditore procedente e da quelli intervenuti che partecipano utilmente alla distribuzione presuppone che il processo esecutivo si sia concluso e non che si sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 700 del 10 gennaio 2014
«In tema di convalida dell'arresto, è legittimo che il giudice effettui sulle attestazioni della polizia giudiziaria un sindacato di attendibilità, che, però, va condotto con l'oggetto e gli standard propri della sede, senza, cioè, che vengano...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40614 del 12 dicembre 2006
«In tema di mandato di arresto europeo, il decorso del termine di quarantotto ore dalla ricezione del verbale di arresto eseguito dalla polizia giudiziaria, senza che sia intervenuta la decisione sulla convalida, comporta l'inefficacia del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1544 del 22 febbraio 1993
«È sufficiente, perché il reato si consideri commesso nel territorio dello Stato, che ivi si sia verificato anche solo un frammento dell'iter criminoso e costituiscono parte dell'azione tutti i movimenti che, attuando una modificazione del mondo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2322 del 10 marzo 1994
«L'estinzione del processo per inattività delle parti (e quindi anche per mancata riassunzione nel termine di sei mesi dopo la cessazione della causa di sospensione), ove non dedotta dall'interessato in via di eccezione, a norma dell'art. 307...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2584 del 4 settembre 1993
«Spetta al giudice per le indagini preliminari verificare, in sede di convalida dell'arresto, sulla base della documentazione sanitaria in atti e del contenuto dell'interrogatorio svolto, se l'arrestato fosse capace di intendere e di volere al...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1786 del 16 gennaio 2009
«Ai fini della determinazione della pena il giudice, nel valutare la gravità del danno cagionato dal reato, deve fare riferimento non soltanto a quello derivato, con relazione di diretta immediatezza, dalla lesione del bene protetto, ma anche alle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14612 del 27 aprile 2006
«Risponde del reato di cui all'art. 386 c.p. anche colui che abbia agevolato l'evasione di una persona in stato di arresto presso la propria abitazione. (In applicazione di tale principio la Corte ha annullato con rinvio la sentenza con la quale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1274 del 28 maggio 1996
«A norma dell'art. 179 c.p. la riabilitazione può essere concessa quando, in presenza degli altri presupposti di legge, il condannato abbia dato prove effettive e costanti di buona condotta. La condotta da considerarsi è quella successiva alla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7014 del 14 giugno 2000
«Perché l'atto del pubblico ufficiale possa dirsi arbitrario ai fini del riconoscimento della scriminante di cui all'art. 4 D.L.vo Lgt. 14 settembre 1944, n. 288, non basta che esso sia posto in essere contra legem, ma è necessaria la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8769 del 2 agosto 2000
«L'assunzione da parte del colpevole di un reato delle generalità di altra persona effettivamente esistente, dopo che egli sia stato arrestato, non integra il delitto di calunnia, di cui all'art. 369 c.p., perché in tal caso non si verifica alcun...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8036 del 7 luglio 1998
«In tema di cronaca giudiziaria, la verità della notizia mutuata da un provvedimento giudiziario sussiste, ai fini della scriminante di cui all'art. 51 c.p., ogni qualvolta essa sia fedele al contenuto del provvedimento stesso, senza alterazioni o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7659 del 23 febbraio 2004
«Configura il delitto di evasione la condotta di colui che si allontani dal luogo ove si trovi in stato di coercizione personale e vigilato dagli organi di polizia che hanno operato l'arresto, anche se non sia stato ancora redatto il relativo...»
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Cassazione penale, Sez. VII, sentenza n. 8604 del 3 marzo 2011
«L'allontanamento dal luogo degli arresti domiciliari integra il delitto di evasione e non può equipararsi alla violazione di una "prescrizione inerente agli obblighi imposti" con la misura cautelare (art. 276 c.p.p.), in quanto la permanenza nel...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10313 del 24 ottobre 1988
«Ai fini della sussistenza dell'aggravante di cui all'art. 61, n. 6, c.p., non si giustifica la contrapposizione fra la posizione dell'evaso e quella del latitante, e pertanto, essa è applicabile anche al primo giacché non è dubbio che anche chi è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16460 del 11 febbraio 2015
«Ai fini della configurabilità del delitto di procurata evasione, è sufficiente che il soggetto in cui favore la condotta venga compiuta sia "legalmente" arrestato in relazione alle circostanze obiettivamente sussistenti al momento dei fatti, anche...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17206 del 27 agosto 2015
«La procura speciale apposta a margine del ricorso per cassazione, sottoscritta dai due soggetti menzionati nell'epigrafe come rappresentanti della società ricorrente, non è inficiata dalla mancata espressa menzione di uno di essi nel testo a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38791 del 23 settembre 2014
«È legittima la convalida dell'arresto dello straniero alloglotta presentato per il giudizio direttissimo, anche senza che si sia previamente proceduto al suo interrogatorio per l'impossibilità di reperire tempestivamente un interprete, ricorrendo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 44065 del 23 ottobre 2014
«La notifica nei confronti dell'imputato latitante o evaso, successivamente arrestato all'estero, deve essere effettuata, ai sensi dell'art. 165 cod. proc. pen., mediante la consegna dell'atto al difensore, non potendo trovare applicazione la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 27352 del 21 giugno 2013
«In tema di misure cautelari, il disposto di cui all'art. 291, comma secondo, c.p.p. - per il quale il giudice che riconosca la propria incompetenza può comunque disporre provvisoriamente, su richiesta del P.M., la cautela, ove ne sussistano i...»