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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1936 del 16 luglio 1963
«In tema di procedimenti in camera di consiglio, l'art. 742 c.p.c., disponendo che i decreti possono essere in ogni tempo modificati o revocati, restando salvi i diritti acquistati in buona fede dai terzi, in forza di convenzioni anteriori alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2460 del 29 settembre 1964
«Quando la legge fa decorrere da un determinato atto un termine perentorio, entro il quale si deve esercitare un diritto o adempiere ad un onere a pena di decadenza, non si può ritenere che il termine sia inutilmente decorso se non risulti in modo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4039 del 20 dicembre 1968
«L'annotazione dalla quale risulta che la comparsa conclusionale sia stata tardivamente depositata non vale a dimostrare che anche il fascicolo ritirato dalla parte all'atto della rimessione della causa al collegio sia stato tardivamente restituito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1814 del 23 maggio 1969
«Il giudizio civile di falso (principale o incidentale) ed il procedimento penale di falso, pur conducendo entrambi in pratica alla eliminazione dell'efficacia rappresentativa del documento risultato falso, sono in realtà sostanzialmente differenti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 399 del 6 febbraio 1969
«Il terzo possessore di buona fede di un assegno bancario, pervenutogli a seguito di una serie continua di girate, che giungano sino a lui, è abilitato ad esercitare il diritto incorporato nel titolo ed ad ottenere il pagamento della valuta sino al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 735 del 6 marzo 1969
«È legittima la collocazione contemporanea dello stesso credito in distinti riparti o ricavati da singole esecuzioni rivolte contro più debitori solidali sotto la condizione esplicita o implicita che non si ottenga (o non si possa ottenere)...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2 del 3 gennaio 1970
«In tema di società in nome collettivo, fra i «terzi» ai quali – a norma dell'art. 2300 c.c. – non è opponibile la modificazione dell'atto costitutivo non iscritta nel registro delle imprese, sono da ricomprendersi, oltre ai creditori sociali,...»
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Cassazione civile, sentenza n. 305 del 9 febbraio 1970
«Nell'ipotesi che il processo non sia stato riassunto nei confronti di tutti gli eredi di una parte defunta, il rinvio della causa al primo giudice deve intendersi all'intero procedimento e non soltanto alla domanda proposta dalla parte defunta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1163 del 22 aprile 1971
«Non possono validamente essere comminati termini perentori non previsti espressamente dalla legge od alla cui fissazione il giudice non sia espressamente autorizzato dalla legge, tuttavia la previsione di un termine perentorio può risultare da una...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2863 del 12 ottobre 1971
«A norma della L. 2 luglio 1952, n. 703 è riconosciuto ai comuni un potere di natura pubblica alla percezione delle quote di partecipazione sui proventi Ige, che si esercita esigendo dallo Stato la relativa contribuzione ed il cui esercizio non...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3147 del 8 novembre 1971
«...in leggi speciali, ha come presupposto per la sua applicabilità il fatto che l'ente, per il quale vengono invocati i diritti civili italiani, sia soggetto di diritto secondo l'ordinamento giuridico dello Stato estero in cui esso ente è sorto.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 708 del 12 marzo 1971
«In tema di accertamento dei difetti della cosa mobile venduta, il rigore previsto dall'art. 1513, comma secondo c.c., il quale dispone che la parte che non ha chiesto la verifica della cosa deve, in caso di contestazione, provarne rigorosamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1588 del 23 maggio 1972
«La prova richiesta dalla legge per l'emissione del decreto ingiuntivo è quella che può trarsi, in ordine ai fatti giuridici costitutivi di un diritto di credito, da qualsiasi documento meritevole di fede quanto all'autenticità; non occorre,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2044 del 22 giugno 1972
«Dovendosi decidere sulla decorrenza degli interessi legali sulla somma liquidata a titolo di risarcimento dei danni non si deve più aver riguardo all'originaria obbligazione, il cui inadempimento ha causato i danni risarcibili, bensì semplicemente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2546 del 25 luglio 1972
«Il potere di revoca o di modifica dei provvedimenti di volontaria giurisdizione, al quale si riferisce l'art. 742 c.p.c., spetta unicamente al giudice che ha emesso il provvedimento e non può essere esercitato dal giudice del contenzioso, al quale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3470 del 27 novembre 1972
«La disposizione dell'art. 1513, secondo comma, c.c. – in virtù del quale, in caso di divergenza sulla qualità della cosa venduta, l'identità e lo stato di essa devono essere provati rigorosamente qualora la parte interessata non abbia richiesto la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1187 del 24 aprile 1974
«Le spese di custodia delle cose oggetto di sequestro giudiziario ed il compenso al custode rientrano fra quelle concernenti gli atti necessari del processo – che, a norma dell'art. 90 c.p.c., devono essere anticipate dalla parte a carico della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2137 del 17 luglio 1974
«Nel caso in cui si debba stare in giudizio col ministero di un procuratore legalmente esercente, se l'atto sia stato sottoscritto, invece, personalmente soltanto dalla parte, l'atto medesimo non può essere considerato come «introduttivo del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 371 del 8 febbraio 1974
«Il creditore sequestrante, al quale non sia stato dato avviso del pignoramento ai sensi dell'art. 498 c.p.c., è legittimato a proporre opposizione di terzo all'esecuzione, al fine di lamentare le specifiche violazioni che concernono la tutela dei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4122 del 9 dicembre 1974
«Ai fini del risarcimento del danno in materia di responsabilità civile, quando il soggetto danneggiato è portatore di una invalidità preesistente, va considerato lo stato fisico del soggetto stesso, nella sua unitarietà organico-funzionale, con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2597 del 4 luglio 1975
«Le aperture lucifere di un immobile, contiguo al fondo del vicino, quando non abbiano carattere di vedute o di prospetti, sono considerate luci, secondo la previsione normativa dell'art. 902 c.c., anche se non sono state osservate le prescrizioni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2773 del 11 luglio 1975
«Non vi sono regole particolari dell'esecuzione degli obblighi di fare che stabiliscano quando il deposito del titolo esecutivo debba avvenire; neppure esiste una sanzione che comporti la improcedibilità dell'azione esecutiva. Quel che rileva,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3281 del 13 ottobre 1975
«L'atto con cui si promuove un procedimento di accertamento tecnico preventivo del danno ha effetto interruttivo continuativo della prescrizione dell'azione di risarcimento, fino al momento del deposito della relazione, quando il danno, conseguenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3532 del 24 ottobre 1975
«Il terzo che in pendenza dell'esecuzione e dopo la trascrizione del pignoramento, abbia acquistato, a titolo particolare, l'immobile pignorato non è legittimato a proporre opposizione agli atti esecutivi in qualità di preteso intervento nel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 70 del 10 gennaio 1975
«La nullità del decreto ingiuntivo (nella specie, per essere stato notificato all'estero contro il divieto di cui all'art. 633, ultimo comma, c.p.c.) deve essere eccepita nell'atto di opposizione, mentre ove l'opponente svolga solo le difese di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1650 del 11 maggio 1976
«A norma dell'art. 15 disp. prel. c.c. non sono ammissibili, qualora non sia espressamente previsto dalla legge, usi che abbiano la forza di togliere efficacia alla norma scritta: non può, perciò, essere invocato, per escludere l'inadempimento, un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1750 del 18 maggio 1976
«Lo stato di insolvenza che, a norma dell'art. 1186 c.c., faculta il creditore ad esigere immediatamente la prestazione, è costituito da una situazione di dissesto economico, sia pure temporaneo, in cui il debitore venga a trovarsi, e la quale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3880 del 26 ottobre 1976
«Il conflitto tra l'acquirente di un bene che, dopo aver trascritto il proprio titolo di acquisto, abbia risolto consensualmente il contratto di trasferimento e restituito il bene all'alienante, senza che sia stato provveduto alla trascrizione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3112 del 11 luglio 1977
«Ai fini della liquidazione dei danni, subiti da uno dei coniugi per la morte dell'altro coniuge causata da fatto illecito altrui, la situazione, determinatasi a seguito delle nuove nozze contratte dal coniuge superstite in corso di causa, se è...»
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Cassazione civile, sentenza n. 333 del 22 gennaio 1977
«Il vizio dal quale sia affetta la costituzione di una delle parti non integra una nullità rilevabile di ufficio in ogni stato e grado del giudizio: sicché è preclusa in sede di giudizio di cassazione la questione dell'irregolarità della...»