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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5711 del 20 giugno 1996
«Non sussiste nullità dell'atto introduttivo del giudizio quando la sottoscrizione del procuratore risulta apposta soltanto sotto la certificazione dell'autenticità della firma della parte conferente la procura redatta in calce o a margine...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7318 del 9 agosto 1996
«Il rigetto della istanza di esibizione di un documento della pubblica amministrazione, proposta ai sensi dell'art. 210 c.p.c., non viola l'art. 22 della legge 7 agosto 1990, n. 241 (recante norme in materia di accesso ai documenti amministrativi)....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12179 del 1 dicembre 1997
«L'attestazione ex art. 12 della legge 12 novembre 1976, n. 751, relativa al versamento dell'Iva per il tramite di mandato ad azienda di credito, quale scrittura privata formalmente ascrivibile ad una determinata banca (o dipendenza di essa), è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12867 del 19 dicembre 1997
«La data del recupero del documento in base al quale viene chiesta la revocazione di una sentenza costituisce un preciso thema probandum che deve risultare ab initio fin dall'istanza di revocazione, affinché la controparte sia messa subito in grado...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2773 del 28 marzo 1997
«La procura speciale, necessaria (art. 221 c.p.c.) per proporre la querela di falso da persona diversa dalla parte, se conferita al difensore a margine o in calce all'atto di citazione per la proposizione della stessa querela in via principale, non...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5292 del 12 giugno 1997
«La possibilità di compromettere in arbitri le controversie insorte in materia di concessioni di lavori pubblici trova fondamento nella disposizione di cui all'art. 31 bis, comma quarto, della legge 11 febbraio 1994, n. 109 (introdotto dal D.L. 3...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10147 del 14 ottobre 1998
«L'art. 210 c.p.c. richiede non solo che venga indicato il documento che deve essere esibito, ma che venga anche indicato il soggetto nei cui confronti l'ordine deve essere rivolto. Pertanto, rettamente il giudice ritiene che non possa configurarsi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12290 del 4 dicembre 1998
«Il disconoscimento della conformità all'originale della copia fotostatica di un documento acquisito agli atti del processo è soggetto alla modalità ed ai termini di cui agli artt. 214 e 215 del codice di rito, e deve, pertanto, avvenire nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2952 del 20 marzo 1998
«In tema di violazioni di norme sui limiti di velocità accertate a mezzo di strumento elettronico omologato (cosiddetto autovelox), il momento decisivo dell'accertamento è costituito dal rilievo fotografico, cui deve, necessariamente, presenziare...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5977 del 15 giugno 1998
«Il procedimento per la correzione degli errori materiali disciplinato dagli artt. 287 e seguenti c.p.c. è esperibile per ovviare non ad errori che intervengano nella formazione del giudizio, bensì ad errori che intervengano nel momento della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11687 del 16 ottobre 1999
«La regola per cui tutti i contratti della Pubblica Amministrazione e in genere degli enti pubblici devono essere stipulati per iscritto rinviene la sua ratio nell'esigenza di identificare esattamente il contenuto negoziale e rendere possibile i...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2819 del 25 marzo 1999
«L'omesso esame di documenti non può configurare un error in procedendo del giudice, ma un vizio di motivazione censurabile se esso concerne un punto decisivo della controversia, ossia se l'esame del documento avrebbe determinato una decisione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5229 del 29 maggio 1999
«Per l'ammissibilità della revocazione prevista dall'art. 395 n. 3 c.p.c. la forza maggiore, impeditiva della produzione in giudizio del documento decisivo, deve aver determinato non l'indisponibilità di esso, bensì l'ignoranza dell'esistenza o del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 614 del 1 settembre 1999
«In caso di discordanza fra i dati emergenti dall'atto restituito a colui che ha chiesto la notificazione e quelli emergenti dalla copia dell'atto consegnato al destinatario, per stabilire se si sia verificata una decadenza a carico del primo deve...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10343 del 5 agosto 2000
«In base al disposto dell'art. 416, terzo comma, c.p.c., a soddisfare l'onere della prova non è sufficiente la produzione di un documento ritenuto idoneo dal convenuto, ma è altresì necessario che questi indichi specificamente l'uso che intende...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6319 del 16 maggio 2000
«L'affermata inesistenza agli atti del processo di un documento per contro esistente dà luogo a vizio revocatorio della sentenza che abbia rigettato la domanda fondata su questo documento ed è denunciabile con il mezzo della revocazione ex art....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8362 del 20 giugno 2000
«La querela di falso, sia essa proposta in via principale ovvero incidentale, ha il fine di privare un atto pubblico (od una scrittura privata riconosciuta) della sua intrinseca idoneità a «far fede», a servire, cioè, come prova di atti o di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9804 del 26 luglio 2000
«La sentenza, considerata quale provvedimento del giudice tipicamente decisorio nell'ambito del procedimento nel quale è stata pronunciata (e non quale documento probatoriamente rilevante ab extrinseco in altro giudizio) non rientra nel novero...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12471 del 12 ottobre 2001
«Con riguardo ad una scrittura privata (nella specie, assegno bancario), che non sia stata riconosciuta e che non debba ritenersi legalmente riconosciuta — e per la quale, pertanto, non sia necessario esperire la querela di falso, al fine di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7511 del 4 giugno 2001
«Nell'udienza collegiale in appello non è ammissibile la produzione di documenti, anche ove si tratti di documenti non costituenti nuovi mezzi di prova e pertanto non vietati dall'art. 345 c.p.c., giacché l'udienza collegiale, essendo destinata...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8920 del 2 luglio 2001
«Il convenuto che si costituisce in cancelleria anteriormente alla prima udienza di trattazione ha l'onere di disconoscere la scrittura privata che sia stata prodotta dall'attore, con la comparsa di risposta; se si costituisce, invece alla prima...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8925 del 2 luglio 2001
«La querela di falso non può essere proposta se non allo scopo di togliere ad un documento (atto pubblico o scrittura privata) la idoneità a far fede e servire come prova di determinati rapporti, sicché, ove siffatte finalità non debbano essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11709 del 5 agosto 2002
«In materia di procedimento civile, l'ordine di esibizione ex art. 210 c.p.c., che è rimesso al potere discrezionale del giudice di merito, richiede, quale requisito di ammissibilità, oltre all'interesse della parte che domanda l'acquisizione del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12949 del 5 settembre 2002
«Il ricorso per regolamento di cui agli artt. 42 ss. c.p.c. non è ammissibile ove manchi una pronuncia affermativa o negativa della competenza, non ravvisabile per implicito, pur in presenza della relativa eccezione di parte, nei provvedimenti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5189 del 11 aprile 2002
«Il disconoscimento ai sensi degli artt. 214 e 215, secondo comma, c.p.c., dell'autenticità della sottoscrizione di una scrittura privata, ammissibile anche relativamente a scrittura prodotta in copia fotostatica, non esime, ove sia comunque...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11141 del 16 luglio 2003
«I limiti legali di ammissibilità della prova testimoniale fissati dall'art. 2722 c.c. (che non consente la prova di patti aggiunti o contrari, anteriori o contemporanei al documento) non operano allorché detta prova sia intesa non già a contestare...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12611 del 28 agosto 2003
«L'ordine di esibizione di un documento (art. 210, c.p.c.) costituisce oggetto di un potere discrezionale del giudice del merito; tuttavia il mancato esercizio di detto potere è censurabile in sede di legittimità, qualora il giudice ometta del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13006 del 5 settembre 2003
«Il procedimento di correzione di errori materiali disciplinato dagli artt. 287 ss. c.p.c. è funzionale alla eliminazione di errori di redazione del documento cartaceo qualora palesemente emerga l'incongruenza della materiale esteriorizzazione del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13366 del 11 settembre 2003
«Qualora una parte assuma che la sentenza impugnata con ricorso ordinario per cassazione, è viziata a causa della erronea interpretazione di un fatto da parte del giudice di merito, che ha fondato la sua decisione sulla esistenza di un fatto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1929 del 10 febbraio 2003
«La querela di falso relativa ad un documento già prodotto nel corso del primo grado di giudizio può essere proposta in via incidentale anche se la causa principale pende già davanti alla corte d'appello, mediante dichiarazione da unirsi a verbale...»