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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3211 del 10 marzo 1999
«In tema di ricettazione, la prova del verificarsi del delitto che costituisce antecedente necessario di quello di ricettazione, non presuppone un giudiziale accertamento né l'individuazione del responsabile, bastando che il fatto risulti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11303 del 9 dicembre 1997
«In materia di ricettazione di cui all'art. 648 c.p., per l'affermazione della responsabilità non è necessario l'accertamento giudiziale della commissione del delitto presupposto, né dei suoi autori, né dell'esatta tipologia del reato, potendo il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1312 del 13 febbraio 1997
«Ai fini della determinazione della competenza territoriale in relazione al reato di ricettazione, atteso il carattere istantaneo del delitto de quo, che si consuma all'atto della ricezione, da parte dell'agente, della cosa proveniente da delitto,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1890 del 17 febbraio 1996
«La ricettazione di oggetti provenienti da un delitto che non sia contro il patrimonio, si configura egualmente come reato attinente al patrimonio, in dipendenza dell'illecito incremento patrimoniale, derivante dall'acquisizione di beni di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 857 del 29 marzo 1994
«Atteso il carattere di reato istantaneo che deve riconoscersi alla ricettazione, la quale si consuma all'atto della ricezione della cosa proveniente da delitto, nessun rilievo può essere attribuito, ai fini della determinazione della competenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7986 del 24 agosto 1993
«Il delitto di ricettazione è configurabile anche quando il reato presupposto è punibile a querela e questa non è stata presentata.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2804 del 16 marzo 1992
«Ai fini del reato di ricettazione, la mancata giustificazione del possesso di una cosa proveniente da delitto costituisce prova della conoscenza della sua illecita provenienza.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9410 del 3 luglio 1990
«Per la configurabilità della ricettazione è sufficiente che sia stato accertato il delitto-presupposto e la provenienza delle cose (oggetto di ricettazione) dal medesimo, con la consapevolezza della loro illecita provenienza, anche se non ne siano...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4077 del 21 marzo 1990
«Ai fini della configurazione del delitto di ricettazione non rileva il mancato accertamento giudiziale dei delitti presupposti, ma è sufficiente che, anche in base a prove logiche, il fatto dell'illecita provenienza delle cose acquistate e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12249 del 13 dicembre 1988
«Il reato di ricettazione è configurabile in ogni ipotesi di ricezione di beni che costituiscono il profitto patrimoniale di qualsiasi delitto. Pertanto è ravvisabile il reato di ricettazione in caso di acquisizione del prodotto di attività di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7363 del 28 luglio 1982
«Perché sussista il delitto di ricettazione non è necessario che il denaro o le cose debbano provenire direttamente o immediatamente da un qualsiasi delitto, ma è sufficiente anche una provenienza mediata a condizione che l'agente sia consapevole...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33131 del 30 luglio 2013
«Non è configurabile il dolo necessario ad integrare il delitto di ricettazione nel comportamento di chi riceve beni di provenienza delittuosa nell'ambito di un rapporto familiare o di rapporti obbligazionari (siano essi civili o naturali) da un...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 41423 del 23 novembre 2010
«Ai fini della configurabilità del delitto di ricettazione, la mancata giustificazione del possesso di una cosa proveniente da delitto costituisce prova della conoscenza della sua illecita provenienza.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12433 del 30 marzo 2010
«Ai fini della configurabilità della contravvenzione di acquisto di cose di sospetta provenienza non occorre che sia accertata la provenienza delle cose da reato, perché è richiesta solo la prova dell'acquisto o della ricezione, senza gli opportuni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 45644 del 26 novembre 2009
«Ai fini della configurabilità dell'elemento soggettivo del delitto di ricettazione, anche nella forma dell'intromissione o intermediazione, il fine specifico di procurare ad altri un profitto non può che riguardare una persona diversa dal titolare...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4170 del 2 febbraio 2007
«Per la configurabilità del delitto di ricettazione è necessaria la consapevolezza della provenienza illecita del bene ricevuto, senza che sia indispensabile che tale consapevolezza si estenda alla precisa e completa conoscenza delle circostanze di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8072 del 23 agosto 1996
«In tema di ricettazione, la consapevolezza dell'agente circa l'illecita provenienza della cosa, presupposto soggettivo per la configurabilità del delitto de quo, può trarsi anche da elementi indiretti, ma solo nell'ipotesi in cui la loro...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3869 del 16 aprile 1996
«Il possesso di un'arma clandestina integra di per sè la prova del delitto di ricettazione, essendo l'abrasione chiaramente finalizzata ad impedire l'identificazione dell'arma, la quale è modificata sostanzialmente e privata di numero e dei...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2311 del 2 marzo 1996
«Anche nel delitto di ricettazione è configurabile il dolo eventuale, tutte le volte che l'agente abbia accettato il rischio della provenienza illecita del bene ricevuto.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10951 del 29 novembre 1993
«In materia di ricettazione e di incauto acquisto, il mero rifiuto dell'imputato di rispondere circa la provenienza della res si concreta in un comportamento non esente da incertezze ed ambiguità, essendo insuscettibile — se interpretato per...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3 del 5 gennaio 1993
«Il dolo eventuale non è compatibile con il delitto di ricettazione, poiché la rappresentazione dell'eventualità che la cosa che si acquista o comunque si riceve, provenga da delitto, equivale al dubbio, mentre l'elemento psicologico della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3715 del 16 marzo 1990
«Ai fini della configurabilità del delitto di ricettazione si richiede, essenzialmente, la certezza della provenienza delittuosa del bene ricevuto, acquistato od occultato, ma tale certezza, desumibile dalle emergenze processuali, non è da...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15496 del 11 novembre 1989
«Il presupposto del delitto di ricettazione, cioè l'esistenza di un delitto anteriore, non deve essere necessariamente accertato in ogni suo estremo fattuale, poiché la provenienza delittuosa del bene posseduto può ben desumersi dalla natura e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 590 del 20 gennaio 1989
«Ai fini della configurabilità dell'elemento soggettivo del delitto di ricettazione non è necessario che sia noto l'autore del delitto presupposto, essendo sufficiente la semplice certezza della sua esistenza.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8687 del 5 agosto 1988
«In tema di ricettazione la scienza dell'agente in ordine alla provenienza delittuosa della cosa può desumersi da qualsiasi elemento e sussiste quando i sospetti sulla legittimità della provenienza siano così gravi ed univoci da generare in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9896 del 9 novembre 1984
«Ai fini dell'indagine sul dolo del delitto di ricettazione non è indispensabile l'accertamento del prezzo effettivamente pagato dall'agente, potendo il giudice di merito desumere la prova dell'elemento psicologico del delitto anche da altre...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9042 del 23 ottobre 1984
«Ai fini della configurabilità del delitto di ricettazione, è necessaria la prova che l'agente abbia ricevuto, acquistato od occultato denaro o cose provenienti da reato con la consapevolezza di tale illecita provenienza, che deve tradursi nella...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 46899 del 20 dicembre 2011
«Il delitto di ricettazione si consuma, nella ipotesi di acquisto, al momento dell'accordo fra cedente ed acquirente sulla cosa proveniente da delitto e sul prezzo, considerato che la "traditio" della "res" - nella quale può ravvisarsi null'altro...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8714 del 4 marzo 2011
«Il delitto di ricettazione, nella fattispecie della cosiddetto "intromissione", si perfeziona per il solo fatto che l'agente si intrometta nel far acquistare, ricevere od occultare un bene di provenienza delittuosa, non occorrendo, perché possa...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7831 del 19 giugno 1980
«Anche il reato di ricettazione consente la configurabilità del tentativo, ma quando l'elemento materiale sia costituito da un negozio di trasferimento, il suo mancato perfezionamento concreta l'ipotesi del delitto tentato nel solo caso in cui non...»