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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 27412 del 29 ottobre 2018
«Il principio generale dell'accessione posto dall'art. 934 c.c., in base al quale il proprietario del suolo acquista "ipso iure", al momento dell'incorporazione, la proprietà della costruzione su di esso edificata e la cui operatività può essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 29457 del 15 novembre 2018
«Nel caso in cui più soggetti, esclusivi proprietari di aree tra loro confinanti, si accordino per realizzare una costruzione, per il principio dell'accessione, ciascuno di essi, salvo convenzione contraria, acquista la sola proprietà della parte...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 22645 del 25 settembre 2018
«Poiché il "discrimen" tra l'azione di rivendica e quella di regolamento dei confini è la ricorrenza di una situazione di incertezza sul confine tra due fondi, ma non sul diritto di proprietà degli stessi, anche se oggetto di controversia è la...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 24266 del 4 ottobre 2018
«Il solaio che separa due unità abitative, l'una sovrastante all'altra ed appartenenti a diversi proprietari, deve ritenersi, salvo prova contraria, di proprietà comune ai due piani; tale presunzione "iuris tantum" vale per tutte le strutture che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20829 del 21 agosto 2018
«In materia di responsabilità per attività medico-chirurgica, ove si individui in un pregresso stato morboso del paziente/danneggiato (nella specie, leucomalacia periventricolare - danno alla sostanza bianca presente nel cervello-) un antecedente...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 30703 del 27 novembre 2018
«In tema di contratto di appalto avente ad oggetto la costruzione di immobili eseguiti senza rispettare la concessione edilizia, occorre distinguere le ipotesi di difformità totale e parziale. Nel primo caso, che si verifica ove l'edificio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21418 del 30 agosto 2018
«Il contratto di appalto avente ad oggetto la costruzione di un'opera senza la prescritta concessione edilizia è nullo per illiceità dell'oggetto e la nullità impedisce al contratto di produrre i suoi effetti sin dall'origine, senza che rilevi...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 30822 del 28 novembre 2018
«Nei rapporti di conto corrente bancario, il correntista che agisca in giudizio per la ripetizione dell'indebito è tenuto alla prova degli avvenuti pagamenti e della mancanza di una valida "causa debendi" essendo, altresì, onerato della...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 15035 del 8 giugno 2018
«I versamenti in conto capitale effettuati dai soci in favore della società palesano una natura che dipende dalla ricostruzione della comune intenzione delle parti, la cui prova va desunta in via principale dal modo in cui il rapporto ha trovato...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 29240 del 25 giugno 2018
«L'errore materiale e l'errore di fatto, indicati dall'art. 625-bis cod. proc. pen. come motivi di possibile ricorso straordinario avverso provvedimenti della corte di cassazione, consistono, rispettivamente, il primo nella mancata rispondenza tra...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 43871 del 3 ottobre 2018
«Il contrasto di giudicati di cui all'art. 630, comma 1, lett. a), cod. proc. pen., che legittima la revisione, attiene ai fatti storici presi in considerazione per la ricostruzione del fatto-reato e non alla valutazione dei fatti né...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2532 del 8 ottobre 1973
«L'accessione è un modo originario di acquisto a favore di chi è già proprietario e gli effetti di essa non possono essere invocati nell'ambito di rapporti giuridici conseguenti a modi di acquisto derivativi. (Nella specie, i giudici di appello...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3125 del 20 novembre 1973
«A norma dell'art. 934 c.c. la costruzione di un edificio su suolo comune rende i comproprietari del suolo comproprietari in comunione anche dell'edificio, sicché per ottenere il frazionamento dell'edificio essi debbono procedere a un atto di...»
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Cassazione civile, sentenza n. 1598 del 3 giugno 1974
«L'apertura di un balcone non costituisce «costruzione», ai sensi dell'art. 907 c.c. ma è disciplinata dagli artt. 905, 906 c.c.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4414 del 15 ottobre 1977
«La facoltà del condomino di richiedere la vendita all'asta del suolo e dei materiali dell'edificio condominiale, attribuita nel caso di perimento dell'edificio in conseguenza di eventi accidentali estranei alla volontà dei proprietari del bene,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3421 del 25 maggio 1981
«La disposizione dell'art. 905 c.c., secondo cui per l'apertura di vedute dirette verso il fondo del vicino occorre osservare la distanza di un metro e mezzo, va posta in relazione con l'art. 873 dello stesso codice, che prescrive una distanza non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 575 del 26 gennaio 1981
«La ricorrenza di un fatto illecito a carattere permanente, non istantaneo, anche al fine del decorso della prescrizione del credito risarcitorio del danneggiato, anziché dal momento del manifestarsi del danno, da quello dell’esaurirsi della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7426 del 16 dicembre 1983
«Qualora il proprietario di un fondo agisca in via petitoria nei confronti del vicino, denunciando che questi ha realizzato un fabbricato senza rispettare la distanza legale da suoi immobili (già costruiti), e, successivamente, detto convenuto in...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2807 del 21 marzo 1987
«Il vizio di «contraddittorietà» del lodo arbitrale è deducibile con impugnazione per nullità, ai sensi dell'art. 829, n. 4 e n. 5 c.p.c., solo quando si concreti in una inconciliabilità fra parti del dispositivo, o parti della motivazione, di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10942 del 13 novembre 1990
«L'art. 20 della L. 22 ottobre 1971, n. 865, ove stabilisce l'inefficacia del decreto di occupazione delle aree da espropriare se non attuato entro tre mesi dalla sua emanazione, trova applicazione, in difetto di diversa previsione, anche per le...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6086 del 29 maggio 1991
«Il ricorso per cassazione proposto sulla base di una ricostruzione dei fatti diversa da quella stabilita dalla sentenza impugnata — ovvero fondato sull'affermazione che il giudice del merito abbia erroneamente presupposto fatti inesistenti o...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5985 del 28 maggio 1993
«Posto che in virtù del principio dell'accessione (art. 934 c.c.) l'automatico acquisto della proprietà degli edifici costruiti sul suolo da parte del proprietario di questo è impedito, oltre che dalle eccezioni di cui agli artt. 935-938 c.c., solo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3547 del 15 aprile 1994
«Il vizio logico di motivazione come causa di annullamento della sentenza può consistere o nella mancanza di un nesso di coerenza tra le varie ragioni di cui si compone la motivazione, o nell'attribuzione, a taluno degli elementi emersi in corso di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1985 del 22 febbraio 1995
«L'ordinanza emessa in sede di procedimento cautelare (nella specie, instaurato a seguito di domanda di provvedimento ex art. 700 c.p.c. volto ad ottenere, prima dell'inizio del giudizio di merito, l'autorizzazione ad eseguire lavori di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 228 del 10 gennaio 1995
«La violazione o falsa applicazione di norme di diritto, che, ai sensi dell'art. 360 n. 3 c.p.c., ricorre nel caso di errata interpretazione o applicazione di una norma, non può essere denunciata in cassazione come vizio di omessa, insufficiente e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6038 del 29 maggio 1995
«È inammissibile il ricorso per Cassazione quando l'esame del motivo d'impugnazione richiede una ricostruzione dei fatti diversi da quella fissata nella sentenza di merito. In tal caso, prospettandosi un'ipotesi di travisamento dei fatti, l'errore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3723 del 19 aprile 1996
«Nel giudizio di legittimità, qualora il ricorrente lamenti una omessa od insufficiente motivazione da parte del giudice di merito, ha l'onere di indicare: a) o quale circostanza processuale (factum probans) il giudice di merito abbia trascurato;...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5831 del 24 giugno 1996
«In materia di distanze nelle costruzioni, le norme degli strumenti urbanistici locali che impongano un determinato distacco della costruzione dal confine, se hanno per scopo di incidere sui rapporti di vicinato al fine di evitare la formazione di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 914 del 2 febbraio 1996
«Ove venga denunciato un errore di diritto o un vizio di ragionamento nell'interpretazione di un contratto da parte del giudice del merito, la parte non può limitarsi a richiamare genericamente le regole di cui agli artt. 1362 ss. c.c., ma deve...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10567 del 27 ottobre 1997
«In caso di transazione intervenuta nel corso del giudizio di legittimità, va rilevata la cessazione della materia del contendere, la quale non comporta una decisione nel merito della causa e il relativo accertamento di fatto, ma l'inammissibilità...»