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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2518 del 9 marzo 1991
«Per il principio di ultrattività del rito, ove una controversia sia stata trattata in primo grado con rito ordinario, anziché con rito di lavoro, cui è assoggettata, devono essere seguite le forme ordinarie anche per proporre gravame contro la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2543 del 28 marzo 1990
«Per il principio della cosiddetta ultrattività del rito, qualora una controversia sia stata trattata con il rito ordinario, anziché secondo le norme del processo del lavoro, l'impugnazione - quale che sia il suo oggetto - deve essere proposta con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2171 del 12 maggio 1989
«La sola intimazione del precetto, sulla base del dispositivo di sentenza di condanna esecutiva, pronunciata in primo grado in una controversia di lavoro, non costituisce, secondo i principi ordinari, inizio dell'esecuzione forzata e non consente,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12101 del 18 maggio 2010
«Nelle controversie soggette al rito del lavoro, qualora l'appello abbia contenuto esclusivamente rescindente, in quanto il riscontro del motivo di invalidità esaurisce l'oggetto della cognizione riservata al giudice di secondo grado, la parte...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21856 del 18 novembre 2004
«Anche nel rito del lavoro, il giudizio di appello — in relazione al principio di corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato cui fa riscontro quello del tantum devolutum quantum appellatum — ha per oggetto la controversia decisa dalla sentenza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1353 del 16 febbraio 1985
«Nel nuovo rito del lavoro, la costituzione dell'appellante richiede soltanto il deposito del ricorso e pertanto il mancato deposito del fascicolo di parte e della copia della sentenza impugnata non comporta l'improcedibilità del gravame, ma...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6841 del 29 luglio 1996
«Nelle controversie soggette al rito del lavoro, la proposizione dell'appello si perfeziona, ai sensi dell'art. 435 c.p.c., con il deposito, nei termini previsti dalla legge, del ricorso nella cancelleria del giudice ad quem, che impedisce ogni...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14678 del 29 dicembre 1999
«Nel rito del lavoro, il principio secondo cui, in caso di morte della parte successivamente al deposito della sentenza di primo grado, l'atto di impugnazione deve essere diretto e notificato nei confronti dei soggetti che siano reali parti di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18901 del 7 settembre 2007
«Nel rito del lavoro, ove il giudice di primo grado abbia implicitamente disatteso l'eccezione di prescrizione rigettando la domanda per motivi di merito, l'eccezione stessa — che ha natura di eccezione in senso stretto, rilevabile soltanto ad...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6161 del 27 novembre 1984
«Il principio dell'ultrattività del rito, in forza del quale, ove una controversia sia stata trattata in primo grado con rito ordinario anziché con quello del lavoro, vanno seguite le forme ordinarie anche per la proposizione del relativo gravame,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1100 del 5 febbraio 1991
«Il valore della controversia di lavoro, ai fini dell'applicabilità della regola dell'art. 440 c.p.c. (sull'inappellabilità — e la conseguente ricorribilità per cassazione — delle sentenze che hanno deciso una controversia di valore non superiore a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 680 del 1 febbraio 1985
«Nel rito del lavoro, la determinazione del valore di una controversia, ai fini dell'appellabilità o meno della sentenza ai sensi dell'art. 440 c.p.c., va effettuata alla stregua del valore del bene preteso dall'attore, al quale vanno sommati, ai...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3875 del 11 giugno 1986
«In una controversia concernente il riconoscimento della pensione di invalidità, il giudice di rinvio, cui la Suprema Corte, cassando per vizi di motivazione la sentenza d'appello, abbia demandato di motivare adeguatamente le ragioni...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5971 del 15 giugno 1998
«L'art. 442 c.p.c. sottopone al rito del lavoro ed alla relativa competenza per materia le controversie derivanti dall'applicazione delle norme relative alle assicurazioni e ad ogni altra forma di previdenza e assistenza obbligatoria ed inoltre...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3310 del 8 aprile 1994
«Le controversie in materia di previdenza e assistenza obbligatorie, cui fa riferimento l'art. 442, primo comma, c.p.c., sono quelle relative alle prestazioni che debbono essere erogate dagli enti previdenziali ed ai rapporti obbligatori fra gli...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 18810 del 20 agosto 2010
«La controversia, avente ad oggetto la ripetizione dei contributi che il sanitario assume illegittimamente versati dall'INADEL sui cosiddetti compensi fissi erogati dagli enti mutualistici, è devoluta alla giurisdizione del giudice ordinario,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 499 del 13 gennaio 2009
«In tema di contribuzione previdenziale, gli sgravi contributivi e la fiscalizzazione degli oneri sociali, pur costituendo misure distinte di riduzione dell'obbligo contributivo (la prima, legata ad un criterio di territorialità ed incidente sulla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13060 del 5 giugno 2007
«La domanda proposta dall'Inpdap di rimborso degli interessi legali versati ad ex dipendenti per il ritardo nella corresponsione della indennità di fine rapporto, ha causa petendi nel rapporto contributivo fra il medesimo ente previdenziale e...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3195 del 14 febbraio 2007
«La domanda proposta da ex dipendenti pubblici (nella specie del Ministero della Pubblica Istruzione) nei confronti dell'Inpdap, diretta alla dichiarazione del diritto al beneficio pensionistico di cui all'art. 13, comma ottavo, della legge n. 257...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 762 del 12 novembre 1999
«La domanda, proposta nei confronti dell'INPS da un suo ex dipendente, di risarcimento del danno (corrispondente alla svalutazione monetaria) conseguente al ritardato pagamento delle quote effettive dovute della pensione erogatagli a carico...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3206 del 26 marzo 1998
«La controversia promossa da lavoratore nei confronti dell'Inps quale gestore del fondo di garanzia di cui alla legge 29 maggio 1982, n. 297, e all'art. 1 del D.L.vo 27 gennaio 1992, n. 80 (di attuazione della direttiva CEE 80/1987 in materia di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9387 del 7 settembre 1993
«L'azione del coniuge divorziato volta ad ottenere dall'Inadel la corresponsione in forma indiretta — ai sensi dell'art. 3 della L. 8 marzo 1968, n. 152, in relazione all'art. 9 della L. 1 dicembre 1970, n. 898, sostituito dall'art. 2 della L. 1...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6700 del 16 giugno 1993
«I dipendenti del disciolto E.N.A.L. passati alle dipendenze di enti locali hanno diritto alla liquidazione di un unico trattamento di fine servizio relativo all'intera durata del rapporto (compreso il servizio prestato in favore dell'ente...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5842 del 25 maggio 1993
«La domanda relativa al trattamento di fine rapporto corrisposto da un ente pubblico non economico attraverso un fondo di previdenza disciplinato da apposito regolamento introduce una controversia non inquadrabile fra quelle...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 167 del 10 gennaio 1991
«In materia di prestazioni accessorie erogate da enti pubblici non economici a favore dei dipendenti che cessano dal servizio, la giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, cui, a norma dell'art. 7, comma secondo, della L. 6 dicembre 1971,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 278 del 17 gennaio 1986
«La controversia promossa dal dipendente di un'unità sanitaria locale, collocato a riposo, per ottenere una riliquidazione della pensione e della «indennità premio di servizio», spetta alla giurisdizione della Corte dei conti, per quanto riguarda...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4040 del 4 luglio 1985
«La controversia promossa nei confronti dell'Inps, per denunciare l'illegittimità del provvedimento di revoca della pensione di invalidità, e per sentir condannare l'istituto medesimo al ripristino del trattamento assicurativo, rientra nell'ambito...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3213 del 18 febbraio 2004
«La domanda proposta dal lavoratore contro il datore di lavoro volta a conseguire il risarcimento del danno sofferto per la mancata adozione, da parte dello stesso datore, delle misure previste dall'art. 2087 c.c., non ha natura previdenziale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1006 del 8 febbraio 1996
«Nel caso in cui il lavoratore infortunato domandi l'accertamento dell'obbligo del datore di lavoro di stipulare la polizza assicurativa prevista dal contratto collettivo e, subordinatamente al riscontro del puntuale adempimento dell'obbligo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8545 del 4 agosto 1995
«Nell'ipotesi della domanda formulata, nei confronti dell'Inail, da un dipendente dello stesso Istituto — gestore dell'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro — avente per oggetto il riconoscimento di una rendita per inabilità...»