-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6061 del 9 febbraio 2017
«Ai fini della configurabilità del reato di addestramento ad attività con finalità di terrorismo (art.270 quinquies cod. pen.) anche internazionale, commesso dalla persona che abbia acquisito autonomamente informazioni strumentali al compimento di...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27392 del 4 luglio 2016
«In tema di reati contro la P.A., la disposizione di cui all'art. 360 cod. pen., che prevede la configurabilità del reato anche nelle ipotesi in cui il soggetto investito del pubblico ufficio abbia perduto la qualifica soggettiva pubblicistica,...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13425 del 4 aprile 2016
«Il reato di cui all'art. 374 bis cod. pen., se aggravato dal fatto di essere stato commesso da un pubblico ufficiale, si pone in rapporto di specialità rispetto al delitto di falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atti pubblici, in...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28303 del 7 luglio 2016
«In tema di falso materiale commesso dal privato in atto pubblico, l'alterazione di elementi accessori dell'atto, diversi da quelli che attengono al contenuto tipico dell'attestazione, non configura un falso innocuo o irrilevante, in quanto tutte...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 53044 del 14 dicembre 2016
«Integra il reato di falso materiale commesso dal privato in atto pubblico, previsto dall'art. 482 cod. pen., la condotta di colui che apponga una firma falsa ad una dichiarazione sostitutiva di atto notorio che l'art.76, comma terzo, d.P.R. 28...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1641 del 23 gennaio 2017
«In tema di prescrizione del diritto al risarcimento del danno derivante da fatto illecito costituente reato, la previsione dell'art. 2947, comma 3, c.c. (secondo il quale, se per il reato stesso è prevista una prescrizione più lunga, questa si...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4133 del 1 febbraio 2016
«In tema di omicidio, l'aggravante di cui all'art. 576, comma primo, n. 5.1) cod. pen. - e cioè l'aver commesso il fatto da parte di chi sia l'autore del delitto di cui all'art. 612-bis cod. pen. nei confronti della stessa persona offesa - è...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 33287 del 29 luglio 2016
«Il reato di diffamazione, non consistente nell'attribuzione di un fatto determinato, commesso a mezzo di trasmissione televisiva diffusa in diretta su tutto il territorio nazionale si consuma al momento della percezione del contenuto offensivo...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2726 del 20 gennaio 2017
«Risponde del delitto di furto consumato e non tentato colui che, pur non essendosi allontanato dal luogo di commissione del reato, abbia ivi occultato la refurtiva, così sottraendola al controllo della persona offesa e acquisendone il possesso....»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 31345 del 22 giugno 2017
«Ai fini della configurabilità del reato previsto dall'art. 624 bis c. p., rientrano nella nozione di privata dimora esclusivamente i luoghi nei quali si svolgono non occasionalmente atti della vita privata, e che non siano aperti al pubblico né...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19447 del 10 maggio 2016
«Il delitto di danneggiamento aggravato dall'essere il fatto commesso con violenza alla persona è assorbito in quello di lesioni personali aggravate quando il danneggiamento costituisce parte della progressione degli atti finalizzati a provocare le...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1674 del 13 gennaio 2017
«Nell'ipotesi di estorsione commessa in danno del proprio coniuge, non opera la causa di non punibilità di cui all'art. 649, primo comma, c.p. sia che il reato sia stato commesso con violenza o con minaccia. (Nella fattispecie si trattava di una...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18621 del 14 aprile 2017
«In sede di risoluzione del conflitto di giurisdizione, la Corte di cassazione, accertata la sussistenza della "medesimezza" del fatto sulla base della piena conoscenza degli atti e delle vicende processuali pendenti innanzi ai giudici in...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9149 del 4 marzo 2016
«Ai fini dell'adozione della misura cautelare del sequestro preventivo delle cose "pertinenti al reato" finalizzato ad evitare la protrazione del reato, non è necessario accertare, a differenza di quanto richiesto per il sequestro ai fini di...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5845 del 8 febbraio 2017
«In tema di sequestro preventivo, è necessaria la sussistenza del requisito della pertinenzialità del bene sequestrato, nel senso che il bene oggetto di sequestro preventivo deve caratterizzarsi da una intrinseca, specifica e strutturale...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7076 del 20 giugno 1995
«Ai fini della configurabilità dell'attenuante della provocazione, lo stato d'ira non è incompatibile con la preordinazione del reato; ma occorre, appunto, che si sia agito in uno stato d'ira, ovvero che il reato sia stato commesso quando l'agente...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6507 del 14 luglio 1984
«L'autoreintegrazione nel possesso di una cosa, della quale taluno sia stato spogliato (clandestinamente o violentemente), opera come causa speciale di giustificazione allorché risulti che l'agente si sia trovato, senza poter ricorrere al giudice,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1340 del 4 febbraio 1994
«In relazione al fatto criminoso della detenzione di munizioni per armi comuni da sparo — che, se commesso da persona fornita di licenza di collezionista, è punito più gravemente, ai sensi dell'art. 10 nono comma della L. 18 aprile 1975, n. 110,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2128 del 8 giugno 1994
«Il giudice dell'incidente de libertate non può rivalutare autonomamente una questione pregiudiziale e strettamente connessa alla definizione del merito già esaminata dal giudice della cognizione e da costui risolta con la relativa sentenza. Invero...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3706 del 6 maggio 1994
«In tema di sequestro probatorio, «necessario per l'accertamento dei fatti», sono solo le cose pertinenti al reato, e, solo se ed in quanto necessarie a fini probatori, certe cose potranno essere qualificate come «pertinenti al reato» e, dunque,...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8470 del 26 luglio 1995
«Non è punibile il tentativo di estorsione (artt. 56, 629 c.p.) commesso con minaccia in danno del coniuge; nella specie deve trovare applicazione, infatti, la causa di non punibilità prevista dall'art. 649 c.p., in quanto le ipotesi criminose che...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10268 del 30 novembre 1996
«L'aggravante di cui all'art. 61 n. 5 c.p. — minorata difesa pubblica o privata — ha carattere obiettivo e ricorre persino quando la situazione che ostacola la difesa sia insorta occasionalmente e comunque indipendentemente dalla volontà...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 512 del 25 gennaio 1997
«Il reato di molestie telefoniche commesso assillando la parte lesa con ossessivi riferimenti alle abitudini sessuali di questa non è escluso dal fatto che l'interlocutore (nel caso di specie una donna) assuma con il molestatore, al fine di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1411 del 15 febbraio 1997
«È configurabile la circostanza aggravante del motivo futile nel caso di un omicidio commesso come reazione immediata anche ad espressioni minacciose provenienti dalla vittima quando tali espressioni, per il contesto nel quale vengono formulate e...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2163 del 20 febbraio 1998
«Il delitto di falso ideologico in atto pubblico commesso dal privato è ravvisabile quando la attestazione non veritiera del privato sia destinata ad essere riportata nell'atto pubblico e cioè a costituirne l'oggetto, e non già quando la formazione...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2680 del 6 giugno 1998
«Ai fini dell'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, l'irrogazione di una pena detentiva di notevole entità non è, di per sé sola, sufficiente a integrare il concreto pericolo di fuga della persona che ne è destinataria, dal...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11774 del 13 novembre 1998
«Il delitto di tentata frode comunitaria e quello di falso ideologico commesso da soggetto privato in atto pubblico concorrono per la diversità del bene giuridico offeso. Il primo mira a tutelare il patrimonio del Fondo europeo dalle depauperazioni...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1739 del 18 maggio 1999
«In tema di esecuzione, posto che l'art. 657 comma 4 c.p.p. consente la fungibilità della custodia cautelare sofferta sine titulo con la pena da espiare per altro reato separatamente giudicato, solo a condizione che quest'ultimo sia stato commesso...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2526 del 21 luglio 1999
«In tema di termini di durata delle misure cautelari, l'articolo 297, comma terzo, c.p.p., ai fini della retrodatazione della seconda misura custodiale, ne limita la rilevanza all'ipotesi in cui un reato sia stato commesso per eseguirne un altro....»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5340 del 29 novembre 1999
«Il gip distrettuale, competente, a norma dell'art. 328, comma 1 bis, c.p.p., in quanto procede per taluno dei reati indicati nell'art. 51, comma 3 bis, stesso codice, ed altri reati attratti per connessione nella sua competenza specifica,...»