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Cassazione penale, Sez. V, ordinanza n. 6828 del 24 gennaio 1999
«La sentenza di proscioglimento predibattimentale di cui all'art. 469 c.p.p. è inappellabile, non per la fase in cui viene pronunciata, ma perché essa presuppone il consenso del pubblico ministero e dell'imputato. Ove tale consenso non risulti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5779 del 17 giugno 1997
«Ai fini del proscioglimento prima del dibattimento l'art. 469 c.p.p. prescrive che il pubblico ministero e l'imputato vengano previamente sentiti e non si oppongano: perché l'audizione sia effettiva occorre perciò che essi vengano avvisati della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2255 del 11 settembre 1991
«Ne consegue che, se nel corso di uno di tali processi, venga commesso in udienza un reato diverso dalla falsa testimonianza, competente a disporre l'arresto è il pubblico ministero a norma dell'art. 476, primo comma, c.p.p. e competente per la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11077 del 2 dicembre 1993
«Tale nullità è suscettibile di sanatoria per accettazione degli effetti dell'atto ex art. 183, lett. a) c.p.p. (Fattispecie in cui la S.C. ha censurato l'operato del giudice di merito, poiché la suddetta nullità, dedotta dal pubblico ministero in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4420 del 30 aprile 1996
«...il suddetto procedimento è disciplinato, per espresso richiamo, dall'art. 127 c.p.p. il quale prevede, al comma 3, che il pubblico ministero ed i difensori «sono sentiti se compaiono», escludendo che la presenza del difensore sia obbligatoria.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7061 del 11 febbraio 2010
«Il consenso all'acquisizione al fascicolo del dibattimento di atti contenuti in quello del pubblico ministero può essere validamente prestato anche dal difensore dell'imputato, sia esso di fiducia o d'ufficio, in quanto estrinsecazione del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 17048 del 27 aprile 2001
«...qualificato. (Fattispecie in cui la sentenza di secondo grado ha accolto l'appello del pubblico ministero il quale, a fronte di assoluzione per il reato di riciclaggio, aveva lamentato la mancata qualificazione del fatto come ricettazione).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11264 del 29 settembre 1999
«...il ricorso con il quale si deduceva la violazione del diritto alla prova per avere il giudice di merito omesso — senza il consenso della difesa — di assumere la prova testimoniale alla quale il pubblico ministero aveva rinunciato in dibattimento).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9901 del 17 settembre 1998
«In tema di ordine di assunzione delle prove, non essendo espressamente contemplata dalla legge la ipotesi della richiesta concorrente delle parti (nella specie, pubblico ministero e imputato) di esaminare un testimone sulle stesse circostanze,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6727 del 8 giugno 1995
«Ai sensi dell'art. 503 c.p.p., può essere acquisita al fascicolo del dibattimento, se contenuta in quello del pubblico ministero ed utilizzata per le contestazioni, la denuncia presentata dalla parte offesa.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1177 del 1 febbraio 2000
«...corso del quale difensore e pubblico ministero possono porre le domande in riferimento alla intera materia dedotta in giudizio. (Fattispecie in cui l'imputato si doleva di non essere stato sottoposto ad esame su uno specifico capo di imputazione).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 23436 del 8 giugno 2001
«Il potere del giudice di disporre anche d'ufficio l'assunzione di nuovi mezzi di prova, previsto dall'art. 507 c.p.p., deve essere esercitato, a pena di nullità della sentenza, anche con riferimento ai testimoni del pubblico ministero,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5747 del 17 giugno 1997
«...potere di integrazione per verificare, ai fini della valutazione dell'utilizzabilità della prova, se erano stati rispettati i diritti di difesa, avendo il pubblico ministero omesso di produrre di propria iniziativa la prova dell'avvenuto avviso).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3428 del 29 marzo 1995
«La norma di cui all'art. 507 c.p.p. costituisce lo strumento di controllo da parte del giudice rispetto all'inerzia, agli errori o alla rinuncia del pubblico ministero. In proposito la legge delega 16 febbraio 1987, n. 81, al punto 73, ultima...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4616 del 21 aprile 1994
«La disposizione di cui all'art. 197, primo comma, lett. d), c.p.p. che sancisce, tra l'altro l'incompatibilità a testimoniare per coloro che nel medesimo procedimento svolgono o hanno svolto la funzione di ausiliario del giudice o del pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10819 del 25 novembre 1993
«...un testimone e l'acquisizione degli atti relativi al procedimento per l'applicazione di una misura di prevenzione, è stata disposta quando si era conclusa l'acquisizione delle prove richieste dal pubblico ministero e dalla difesa dell'imputato).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5495 del 31 maggio 1996
«La sopravvenuta impossibilità di rintracciare il testimone la quale, ove ricollegabile a fatti o circostanze imprevedibili, consente di dare lettura nel dibattimento delle dichiarazioni da questi rese alla polizia giudiziaria, al pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10955 del 29 novembre 1993
«Ne consegue che la lettura degli atti assunti nel corso delle indagini preliminari dalla polizia giudiziaria, dal pubblico ministero o dal giudice per le indagini preliminari è consentita solo quando sussista una vera e propria impossibilità di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8244 del 9 settembre 1997
«...dell'imputato, richiedendo nell'uno e nell'altro caso che le dichiarazioni siano state rese “nel corso delle indagini preliminari o nell'udienza preliminare”, con esclusione della fase delle indagini integrative del Pubblico Ministero.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6585 del 2 giugno 2000
«Nel giudizio di appello, la richiesta di rinnovazione del dibattimento ai sensi dell'art. 6, comma terzo, della L. 7 agosto 1997, n. 267, per l'esame delle persone indicate nell'art. 513 c.p.p. che abbiano reso dichiarazioni al pubblico ministero,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 16632 del 2 maggio 2007
«...in maniera irreparabile il diritto di difesa, non può che annullare con sentenza quella di primo grado e, nel contempo, disporre la trasmissione degli atti al pubblico ministero competente perché si proceda a un nuovo giudizio. (Mass. redaz.).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 44709 del 18 novembre 2004
«La contestazione suppletiva prevista dall'art. 517 c.p.p., effettuabile tanto prima quanto nel corso della istruzione dibattimentale, può avere ad oggetto anche fatti già acquisiti dal pubblico ministero nel corso delle indagini preliminari, fermo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5180 del 15 novembre 1999
«Il provvedimento con cui il giudice del dibattimento dichiara inammissibile la contestazione suppletiva effettuata dal pubblico ministero ai sensi dell'art. 517 c.p.p., per quanto erroneo (essendo il pubblico ministero dominus dell'azione penale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11576 del 31 marzo 2006
«L'efficacia preclusiva dell'emissione di un decreto di archiviazione non opera in presenza di fatto qualificato come oggettivamente diverso da quello cui si riferiva il provvedimento di archiviazione, conseguente ad acquisizioni effettuate in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8351 del 9 marzo 2006
«L'efficacia preclusiva del decreto di archiviazione non opera in presenza di fatto qualificato come oggettivamente diverso da quello cui si riferiva il provvedimento di archiviazione, all'esito di elementi acquisiti anche nella fase di giudizio e...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 40449 del 29 novembre 2002
«...relativo a tale reato in conseguenza della medesima condotta già addebitata all'imputato. Verificandosi tale ipotesi correttamente il pubblico ministero procede, quindi, alla semplice modifica dell'imputazione ai sensi dell'art. 516 c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8011 del 18 febbraio 2003
«Qualora emerga in dibattimento un “fatto nuovo” nella locuzione di cui all'art. 518 c.p.p., accadimento assolutamente difforme da quello contestato, e non ricorra alcuna delle ipotesi previste dall'art. 517 c.p.p., il giudice deve trasmettere gli...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38795 del 30 ottobre 2001
«La mancata contestazione, da parte del pubblico ministero, di una circostanza aggravante ritenuta invece sussistente dal giudice d'appello non può legittimare quest'ultimo a ritenere che il fatto sia diverso da quello contestato ed ad annullare,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 11021 del 22 ottobre 1998
«Poiché la contestazione del reato permanente, per l'intrinseca natura del fatto che enuncia, contiene già l'elemento del perdurare della condotta antigiuridica, qualora il pubblico ministero si sia limitato ad indicare esclusivamente la data...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4132 del 15 gennaio 1997
«...della reformatio in pejus, che investe soltanto il dispositivo della sentenza, nella parte relativa alla qualità e quantità della pena inflitta ed ai benefici concessi, e vige soltanto se l'impugnazione non venga proposta dal pubblico ministero.»