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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12272 del 20 agosto 2002
«Poiché l'eccezione di estinzione del giudizio — nella specie, per mancata indicazione nel ricorso in riassunzione di una delle parti del processo — può essere sollevata, ai sensi dell'ultimo comma dell'art. 307 c.p.c., soltanto dalla parte...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6286 del 3 giugno 1995
«Per la proposizione dell'eccezione di estinzione del processo non sono richieste formule sacramentali, in quanto la qualificazione giuridica dell'eccezione proposta dalla parte rientra nel potere-dovere del giudice competente a conoscere la causa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7323 del 8 agosto 1994
«L'estinzione del processo per tardiva riassunzione ai sensi dell'art. 307 c.p.c., per poter essere dichiarata dal giudice, deve essere eccepita dalla parte interessata prima di ogni altra sua istanza e difesa, volta ad ottenere una pronuncia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11531 del 22 ottobre 1992
«Il provvedimento collegiale, dichiarativo, nel giudizio di appello, dell'estinzione del processo, ancorchè emesso nella forma dell'ordinanza e non della sentenza, non è soggetto al reclamo al collegio, ma la parte che non ha interesse a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5163 del 9 maggio 1991
«Il provvedimento con cui il collegio — nel giudizio di appello — dichiari l'estinzione del processo, ancorché emesso nella forma dell'ordinanza e non di sentenza, non è soggetto a reclamo al collegio stesso, ma la parte che ha interesse a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14592 del 22 giugno 2007
«...nella parte in cui stabilisce che l'estinzione del processo è dichiarata con ordinanza, giacchè la disposizione si riferisce alla dichiarazione positiva dell'estinzione del processo resa dal giudice istruttore non in funzione di giudice unico.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15253 del 20 luglio 2005
«L'art. 354, secondo comma, c.p.c. — a norma del quale il giudice di appello deve rimettere la causa al primo giudice in caso di riforma della sentenza che ha pronunciato l'estinzione del processo a norma e nelle forme di cui all'art. 308, stesso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5763 del 3 ottobre 1983
«La disposizione dell'art. 309 c.p.c., secondo la quale, se nel corso del processo nessuna delle parti si presenta alla udienza il giudice provvede a norma dell'art. 181, primo comma, c.p.c., nel senso che deve fissare un'udienza successiva di cui...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11845 del 29 novembre 1993
«Tuttavia, intervenuta l'estinzione del processo per mancata costituzione di entrambe le parti nel termine loro rispettivamente assegnato nella causa riassunta davanti al giudice dichiarato competente e divenuta, pertanto, inefficace la sentenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 801 del 25 gennaio 2000
«Nel procedimento dinanzi al giudice di pace, il rinvio d'ufficio dell'udienza di comparizione per non esservi udienza nel giorno fissato nell'atto introduttivo della lite, deve intendersi disposto, senza alcun obbligo per il cancelliere di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 67 del 7 gennaio 2009
«Non è estraneo al processo di merito il soggetto che, pur non essendo stato citato né essendo, comunque, intervenuto in causa, sia stato, tuttavia, coinvolto nella decisione della lite, mediante una statuizione di accertamento o di condanna a suo...»
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Cassazione civile, Sez. VI-5, ordinanza n. 13276 del 28 maggio 2013
«Quando successivamente alla pubblicazione di una sentenza di merito (e quindi nel periodo intercorrente tra la fase processuale del relativo giudizio e quella dell'eventuale giudizio di impugnazione), si verifica la morte (o la perdita della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8194 del 4 aprile 2013
«Qualora uno degli eventi idonei a determinare l'interruzione del processo (nella specie, il raggiungimento della maggiore età da parte di minore costituitosi in giudizio a mezzo dei suoi legali rappresentanti) si verifichi nel corso del giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5768 del 8 novembre 1979
«Più cause, tra loro distinte per oggetto e per titolo e riunite nello stesso processo, non perdono la loro autonomia, e, pertanto, autonome, ancorché contestuali, restano le relative decisioni, onde una parte non è legittimata ad impugnare la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10130 del 14 maggio 2005
«L'allegazione da parte dell'interventore in appello della qualità di litisconsorte necessario pretermesso, con la richiesta di dichiarazione di nullità della sentenza pronunciata in primo grado senza la sua partecipazione al processo, basta a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18128 del 26 luglio 2013
«Qualora uno degli eventi idonei a determinare l'interruzione del processo si verifichi nel corso del giudizio di primo grado, anteriormente alla scadenza dei termini per il deposito delle comparse conclusionali e delle memorie di replica ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 134 del 9 gennaio 2003
«In caso di morte della parte, intervenuta dopo la pubblicazione della sentenza di primo grado e prima della notifica della stessa, ai fini della decorrenza del termine breve per l'impugnazione, quest'ultima deve proporsi nei confronti dei soggetti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5367 del 13 aprile 2002
«...dei principi d'ultrattività del mandato al procuratore costituito, bensì in base alle disposizioni contenute nell'art. 328 c.p.c., secondo cui l'evento interruttivo incide non più sul processo, ma sul termine per la proposizione dell'impugnazione.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11394 del 19 dicembre 1996
«...e prima della notifica della stessa ai fini della decorrenza del termine breve per l'impugnazione, questa va instaurata e deve svolgersi da e contro i soggetti che siano parti sostanziali attualmente interessate alla controversia ed al processo.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2208 del 16 febbraio 2012
«In un giudizio svoltosi con pluralità di parti in cause scindibili ai sensi dell'art. 332 c.p.c., cioè cause cumulate nello stesso processo per un mero rapporto di connessione, la notificazione dell'impugnazione (nella specie, l'appello) e la sua...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1066 del 6 febbraio 1999
«Infatti, mentre nel caso dell'appello incidentale tardivo l'unitarietà del processo non è comunque compromessa, essa può rimanere invece pregiudicata da una impugnazione autonoma che dà luogo ad un diverso procedimento il quale, nella possibile...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24372 del 16 novembre 2006
«Nelle cause inscindibili o dipendenti — ipotesi ricorrente sia nel caso di litisconsorzio necessario originario, di diritto sostanziale o processuale, sia nel caso di cause tra loro dipendenti, le quali, essendo state decise in un unico processo,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8923 del 24 luglio 1992
«La disposizione di cui al secondo comma dell'art. 334 c.p.c. secondo la quale, se l'impugnazione principale è dichiarata inammissibile, l'impugnazione incidentale tardiva perde ogni efficacia, opera anche nel caso in cui questa ultima attenga a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6442 del 1 luglio 1998
«...del processo, presuppone necessariamente l'acquisizione da parte del convenuto della qualità di parte nel processo, sicché perde efficacia, ai sensi dell'art. 334, comma 2, c.p.c., l'impugnativa incidentale tardiva successiva alla rinuncia.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18611 del 5 agosto 2013
«Quando l'adempimento, volontario o coattivo, della condanna al pagamento pronunciata in primo grado sia avvenuto in parte prima della proposizione dell'appello e in parte nel corso del giudizio di appello, la domanda di restituzione dell'intero,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 724 del 6 febbraio 1986
«Peraltro, qualora il mandato non risulti da atto scritto, l'atto processuale compiuto dal sostituto non è inesistente, ma affetto da nullità, la quale resta sanata, a norma dell'art. 157 c.p.c., se non venga eccepita nella prima difesa od istanza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 595 del 18 gennaio 1992
«...di riforma resa dallo stesso giudice si inserisce immediatamente, con il suo contenuto decisorio parziale, nel processo rimasto pendente in primo grado ed eventualmente sospeso ai sensi dell'ultima parte del penultimo comma dell'art. 279 c.p.c.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2217 del 1 febbraio 2007
«Il procedimento che si apre con la presentazione del ricorso e si chiude con la notifica del decreto di ingiunzione non costituisce un processo autonomo rispetto a quello aperto dall'opposizione, ma dà luogo a una fase di un unico giudizio, in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16422 del 20 agosto 2004
«L'indicazione dei motivi di appello richiesta dall'art. 342 c.p.c. e, nel rito del lavoro, dall'art. 434 c.p.c., non esige una parte espositiva formalmente autonoma ed unitaria, ma, in quanto funzionale all'individuazione delle censure mosse...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 7344 del 11 maggio 2012
«In conformità ai principi costituzionali del giusto processo, diretti a rimuovere gli ostacoli alla compiuta realizzazione del diritto di difesa, e quindi a ridurre le ipotesi di inammissibilità, escludendola ogniqualvolta non sia comminata...»