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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2392 del 4 marzo 1998
«Il dovere di mantenimento del figlio maggiorenne, gravante sul genitore (tanto separato quanto divorziato) non convivente sotto forma di obbligo di corresponsione di un assegno ex art. 156 c.c., ( recte : 155 c.c. - N.d.R.) cessa all'atto del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10780 del 3 dicembre 1996
«La statuizione relativa alla fissazione di un assegno mensile per il mantenimento dei figli maggiorenni, non autonomi economicamente e conviventi, a carico del coniuge, col quale non convivono, è viziata da extrapetizione qualora la richiesta di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 496 del 23 gennaio 1996
«In regime di separazione, determina autosufficienza economica del figlio maggiorenne, la quale comporta la cessazione dell'obbligo di mantenimento dello stesso da parte del coniuge non affidatario, la percezione, da parte di detto figlio, di un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10813 del 4 dicembre 1996
«In tema di separazione personale dei coniugi, l'ordine al terzo di versare direttamente agli aventi diritto parte delle somme di denaro periodicamente dovute all'obbligato può estendersi anche all'assegno in favore di figli minori, nonostante...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1491 del 21 gennaio 2011
«In tema di separazione personale dei coniugi, la disposizione di cui all'art. 155, quarto comma, c.c. (nella formulazione previgente), che attribuisce al giudice il potere di assegnare la casa familiare al coniuge affidatario che non vanti alcun...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23591 del 22 novembre 2010
«In tema di separazione, l'assegnazione della casa familiare postula l'affidamento dei figli minori o la convivenza con i figli maggiorenni non ancora autosufficienti; in assenza di tale condizione non può essere disposta a favore del coniuge...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26586 del 17 dicembre 2009
«In tema di separazione personale dei coniugi, l'art. 155, quarto comma, c.c. (nel testo, applicabile "ratione temporis", anteriore alle modifiche introdotte dall'art. 1 della L. 8 febbraio 2006, n. 54), il quale dispone che l'abitazione nella casa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24104 del 13 novembre 2009
«Ai fini della sussistenza del vincolo pertinenziale tra bene principale e bene accessorio è necessaria la presenza del requisito soggettivo dell'appartenenza di entrambi al medesimo soggetto, nonché del requisito oggettivo della contiguità, anche...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9995 del 16 aprile 2008
«In tema di separazione, e con riferimento al regime vigente in epoca anteriore all'entrata in vigore della legge 8 febbraio 2006, n. 54, l'instaurazione di una relazione more uxorio da parte del coniuge affidatario dei figli minorenni non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1545 del 26 gennaio 2006
«In materia di separazione o divorzio, l'assegnazione della casa familiare, pur avendo riflessi anche economici, particolarmente valorizzati dall'art. 6, sesto comma, della legge 1° dicembre 1970, n. 898 (come sostituito dall'art. 11 della legge 6...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1198 del 20 gennaio 2006
«Al fine dell'assegnazione ad uno dei coniugi separati o divorziati della casa familiare, nella quale questi abiti con un figlio maggiorenne, occorre che si tratti della stessa abitazione in cui si svolgeva la vita della famiglia allorché essa era...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9071 del 21 giugno 2002
«La disposizione dell'art. 6 della legge n. 898 del 1970, come sostituito dall'art. 11 della legge n. 74 del 1987 (dettata in materia di divorzio, ma applicabile anche alla separazione personale dei coniugi), ferma restando la tutela dell'interesse...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5857 del 22 aprile 2002
«In tema di separazione personale tra coniugi, l'art. 155, comma 4, c.c. consente al giudice di assegnare l'abitazione al coniuge non titolare di un diritto di godimento (reale o personale) sull'immobile, solo se a lui risultino affidati i figli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6706 del 23 maggio 2000
«L'assegnazione della casa familiare al coniuge affidatario risponde all'esigenza di tutela degli interessi dei figli, con particolare riferimento alla conservazione del loro habitat domestico inteso come centro della vita e degli affetti dei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 822 del 28 gennaio 1998
«Nell'ipotesi in cui la casa coniugale appartenga in comproprietà ad entrambi i coniugi, manchino figli minori o figli maggiorenni conviventi con uno dei genitori, ed entrambi i coniugi rivendichino il godimento esclusivo della casa coniugale,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8317 del 1 settembre 1997
«In tema di provvedimenti temporanei ed urgenti, l'ordinanza del presidente del tribunale o del giudice istruttore in un processo di separazione personale tra coniugi attributiva, ad uno di essi, del diritto di abitare la casa familiare deve...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9909 del 12 novembre 1996
«L'art. 155, quarto comma, c.c., nel disporre che l'abitazione della casa familiare spetta di preferenza, e ove possibile, al coniuge cui vengono affidati i figli, non vieta l'assegnazione della casa al coniuge che sia affidatario di uno solo dei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8058 del 3 settembre 1996
«La norma di cui all'art. 155, quarto comma, c.c. – secondo cui in caso di separazione l'abitazione nella casa familiare spetta di preferenza e ove sia possibile al coniuge cui vengono affidati i figli – non è applicabile, neppure in via estensiva,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12083 del 22 novembre 1995
«In tema di separazione personale dei coniugi, la norma di cui all'art. 155, comma 4, c.c. prevede che l'assegnazione della casa familiare sia disposta «ove possibile» di preferenza al coniuge affidatario dei figli e quindi, lungi dal porre una...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7865 del 26 settembre 1994
«A seguito della disposizione innovativa introdotta dall'art. 11 della L. 6 marzo 1987, n. 74 (Nuove norme sulla disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio) – secondo cui l'abitazione della casa familiare spetta di preferenza al genitore...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5793 del 22 maggio 1993
«Allorquando uno dei coniugi, in sede di separazione o di divorzio, invochi il provvedimento di assegnazione della casa familiare, e l'altro contesti tale qualità all'immobile, ovvero al complesso di beni funzionalmente attrezzato per assicurare...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11787 del 11 dicembre 1990
«Il potere del giudice della separazione di assegnare l'abitazione della casa familiare, in deroga al normale regime privatistico, al coniuge affidatario dei figli minori (art. 155 quarto comma c.c., nel testo fissato dall'art. 36 della L. 19...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1501 del 29 marzo 1989
«In tema di separazione personale, l'art. 155, quarto comma (nuovo testo) c.c., secondo cui l'abitazione della casa familiare spetta di preferenza al coniuge affidatario dei figli, conferisce al giudice del merito, anche in sede di modificazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12309 del 6 luglio 2004
«In materia di separazione e di divorzio, l'assegnazione della casa familiare, malgrado abbia anche riflessi economici, particolarmente valorizzati dall'art. 6, sesto comma, della legge n. 898 del 1970 (come sostituito dall'art. 11 della legge n....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 661 del 17 gennaio 2003
«Nell'ipotesi in cui l'alloggio coniugale appartenga in proprietà ad uno solo dei coniugi e manchino figli minori affidati all'altro coniuge o comunque figli con quest'ultimo conviventi (se maggiorenni ed economicamente non autosufficienti), il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4558 del 11 aprile 2000
«In ipotesi di separazione personale dei coniugi, l'assegnazione della casa familiare, in presenza di figli minori o maggiorenni non autosufficienti, spetta di preferenza e ove possibile (perciò non necessariamente) al coniuge cui vengano affidati...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4061 del 9 maggio 1997
«La decisione di attribuire la casa coniugale al coniuge che ne sia soltanto comproprietario, adottata nel corso del giudizio di separazione, ove non sia riconducibile al disposto dell'art. 155 c.c., deve intendersi adottata sul presupposto che il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6522 del 19 luglio 1996
«L'ordinanza di rilascio emessa dal Pretore ai sensi dell'art. 665 c.p.c., rientrando nella categoria dei provvedimenti di condanna con riserva delle eccezioni del convenuto, ha natura di provvedimento sostanziale provvisorio, i cui effetti —...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4108 del 6 aprile 1993
«In tema di provvedimenti relativi alla separazione personale dei coniugi, l'art. 155, quarto comma c.c. – nel testo introdotto dall'art. 36 della L. 19 maggio 1975, n. 151 – secondo cui l'abitazione nella casa familiare spetta di preferenza al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 878 del 14 febbraio 1986
«In tema di separazione personale dei coniugi, il godimento della casa familiare, oggetto di proprietà comune, può essere assegnato dal giudice della separazione anche al coniuge che non sia affidatario di figli minori (e quindi all'infuori del...»