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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18372 del 13 settembre 2004
«In tema di servitù di passaggio coattivo, il principio secondo il quale il terreno intercluso deve essere preso in considerazione unitariamente al fine di verificare l'esistenza dell'interclusione è applicabile nel caso in cui, dal punto di vista...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 177 del 10 gennaio 2003
«Qualora, a causa della divisione materiale di un fondo operata dal proprietario di esso, la prima parte del fondo sia priva di accesso alla pubblica via, mentre la residua parte del fondo mantiene il collegamento con la pubblica via, non si è in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 853 del 2 febbraio 1999
«Sussiste l'utilità del fondo intercluso per la costituzione coattiva di una servitù di passaggio su quello posto tra due vie pubbliche, se non vi è prova della destinazione di questo ad uso pubblico , ossia del passaggio ab immemorabile su di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8432 del 1 agosto 1995
«L'attraversamento di un bene demaniale che non sia sottratto alla collettività ed il cui uso sia consentito indifferentemente a tutti i cittadini, di modo che possa essere utilizzato senza bisogno di un particolare atto amministrativo, non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1258 del 2 febbraio 1995
«La indagine diretta ad accertare l'interclusione di un fondo, ai fini della costituzione a vantaggio di esso di una servitù di passaggio coattivo ex art. 1051 c.c., va condotta con riguardo al fondo nella sua unitarietà e cioè al fondo nel suo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1105 del 6 marzo 1978
«Una servitù di passaggio può costituirsi anche tra due fondi, non contigui, senza che sia contestualmente costituita sul fondo interposto tra essi. Infatti, il requisito della contiguità dei fondi, in tema di servitù di passaggio, deve essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10045 del 16 aprile 2008
«Ai fini della costituzione di una servitù di passaggio in favore di un fondo intercluso, il proprietario di quest'ultimo è tenuto soltanto a provare lo stato di interclusione, spettando poi al giudice di merito il compito di accertare e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6069 del 17 marzo 2006
«Qualora il passaggio a favore di fondo intercluso debba essere costituito, ai sensi dell'art. 1051 c.c., su più fondi appartenenti ad altri proprietari, questi ultimi non sono litisconsorti necessari nel relativo procedimento, giacché il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3525 del 12 luglio 1978
«Dal coordinato disposto dei primi tre commi dell'art. 1051 c.c. si ricava che i presupposti legittimanti la richiesta di ampliamento coattivo del passaggio sul fondo altrui sono: a) che il proprietario del fondo dominante non abbia una servitù...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1288 del 7 maggio 1974
«La servitù di passaggio coattivo regolata dall'art. 1052 c.c., come tutte le servitù prediali, è caratterizzata dalla necessaria inerenza ad un fondo dominante, nel senso che da questo debbono essere tratti direttamente i vantaggi in vista dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21597 del 15 ottobre 2007
«Il requisito dell'apparenza, indispensabile ai sensi dell'articolo 1061 c.c. per l'acquisto della servitù per usucapione, comporta, nell'ipotesi che le opere visibili e permanenti necessarie all'esercizio della servitù stessa ricadano...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6673 del 30 marzo 2005
«In tema di servitù prediale, la domanda di ampliamento coattivo di un precedente passaggio pedonale (e di trasformazione dello stesso in via di transito per veicoli a trazione meccanica) e quella di costituzione di passaggio coattivo, pur avendo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8196 del 11 agosto 1990
«A norma dell'art. 1052 c.c. può disporsi il passaggio coattivo a favore di un fondo non intercluso, quando il suo accesso alla via pubblica sia inadatto o insufficiente in relazione ai bisogni oltre che insuscettibile di ampliamento e si riconosca...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14922 del 21 giugno 2010
«Il riconoscimento dell'indennità per la costituzione di servitù coattiva di passaggio deve formare oggetto di specifica domanda da parte del titolare del fondo servente, che può essere comunque proposta anche in separato giudizio.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5125 del 26 maggio 1999
«Il diritto dell'acquirente a titolo oneroso di una frazione o lotto di un fondo, originariamente unico, divenuto intercluso a seguito della vendita, di ottenere la costituzione gratuita della servitù di passaggio è esercitabile soltanto nei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5109 del 22 maggio 1998
«Perché possa essere costituita la servitù coattiva di passaggio prevista dal secondo comma dell'art. 1054 c.c., a carico del condividente, è necessario che lo stato di interclusione sia sorto per effetto della divisione, la quale abbia fatto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3403 del 7 marzo 2003
«Qualora l'occupazione temporanea e d'urgenza di un fondo per l'installazione di linea elettrica si protragga pur dopo la scadenza del decreto autorizzativo e ad essa faccia seguito l'irreversibile trasformazione dell'immobile con la sua definitiva...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5699 del 18 aprile 2001
«La costituzione della servitù per destinazione del padre di famiglia, ha come presupposto che due fondi o due parti del medesimo fondo, appartenenti in origine ad un proprietario unico o a più proprietari in comunione, siano stati posti da lui...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10159 del 22 settembre 1999
«Per la costituzione di una servitù convenzionale — nella specie di passaggio, a carico di un fondo in comproprietà e a vantaggio di altro di proprietà esclusiva — pur non essendo necessarie formule sacramentali, non è sufficiente il mero...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5123 del 31 maggio 1990
«Ai fini della costituzione convenzionale di una servitù prediale non si richiede l'uso di formule sacramentali o di espressioni formali particolari, ma basta che dall'atto si desuma la volontà delle parti di costituire un vantaggio a favore di un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6450 del 18 maggio 2000
«La mancata partecipazione al negozio costitutivo di una servitù di taluno dei comproprietari di un fondo indiviso non priva l'atto di effetti giuridici. Se, infatti, trattasi di servitù attiva, la stipulazione effettuata dagli altri condomini, è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3083 del 29 marzo 1994
«L'atto di disposizione del fondo comune, consistente nella costituzione su di esso di un diritto reale di servitù, esige il consenso di tutti i partecipanti alla comunione, in difetto del quale il compimento da parte di uno solo o da alcuni di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 476 del 20 gennaio 1994
«Posto che il partecipante alla comunione può usare della cosa comune per un suo fine particolare, con la conseguente possibilità di ritrarre dal bene una utilità specifica aggiuntiva rispetto a quelle che vengono ricavate dagli altri, con il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3479 del 11 luglio 1978
«Gli effetti della concessione di servitù da parte di uno dei comproprietari di fondo indiviso sono compiutamente regolari dall'art. 1059 c.c., il quale non prevede la facoltà del proprietario del fondo dominante di chiedere la divisione del fondo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12197 del 2 dicembre 1997
«Il principio secondo cui ai fini dell'apparenza della servitù non occorre che le opere di natura permanente insistano su entrambi i fondi, ma è sufficiente che si trovino in uno solo di essi, perché ne sia visibile la strumentalità rispetto al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6522 del 11 giugno 1993
«Il requisito dell'apparenza della situazione di asservimento necessaria per la costituzione della servitù per destinazione del padre di famiglia è legato, ai sensi dell'art. 1061, secondo comma, c.c., alla oggettiva visibilità delle opere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2650 del 4 marzo 1993
«Il requisito dell'apparenza necessario ai sensi dell'art. 1061 c.c. per l'acquisto della servitù per usucapione o per destinazione del padre di famiglia non può consistere nell'esercizio visibile dello ius in re aliena senza contestazioni da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3441 del 24 aprile 1990
«L'apparenza della servitù, necessaria perché possa indursi una presunzione di conoscenza del suo esercizio da parte del proprietario del fondo servente, deve essere verificata caso per caso, tenendo conto comunque della necessità che esista una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24849 del 25 novembre 2005
«In tema di servitù prediali, la costituzione per destinazione del padre di famiglia, che si determina non in virtù di una manifestazione di volontà negoziale ma per la presenza di opere visibili e permanenti destinate all'esercizio della servitù e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11348 del 17 giugno 2004
«Essenziale per la costituzione della servitù per destinazione del padre di famiglia è che, all'atto della cessazione dell'appartenenza di due fondi ad un unico proprietario le opere destinate al servizio di uno all'altro siano stabili, sì da...»