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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7204 del 24 giugno 1995
«Promosso un giudizio avanti al Tribunale, ove questo si sia dichiarato d'ufficio incompetente per materia, ritenendo trattasi di causa di lavoro, ed abbia quindi rimesso le parti al Pretore del lavoro, va considerata tempestiva l'eccezione di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15706 del 8 novembre 2002
«In materia di impugnazioni civili, dal coordinamento della previsione di cui all'art. 416, terzo comma, c.p.c. con quella di cui al successivo art. 436 (secondo cui al giudizio di appello si applicano «in quanto compatibili, le disposizioni...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 680 del 1 febbraio 1985
«Nel rito del lavoro, la determinazione del valore di una controversia, ai fini dell'appellabilità o meno della sentenza ai sensi dell'art. 440 c.p.c., va effettuata alla stregua del valore del bene preteso dall'attore, al quale vanno sommati, ai...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3206 del 26 marzo 1998
«La controversia promossa da lavoratore nei confronti dell'Inps quale gestore del fondo di garanzia di cui alla legge 29 maggio 1982, n. 297, e all'art. 1 del D.L.vo 27 gennaio 1992, n. 80 (di attuazione della direttiva CEE 80/1987 in materia di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10512 del 9 agosto 2000
«Nelle controversie promosse nei confronti dell'Inail per il conseguimento di prestazioni assicurative il ricorso introduttivo deve ritenersi validamente indirizzato e notificato al direttore della sede dell'Istituto nel capoluogo della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7141 del 9 maggio 2003
«L'indennizzo ai soggetti danneggiati da vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni ed emoderivati, di cui alla L. n. 210 del 1992, ha natura non già risarcitoria, bensì assistenziale in senso lato, riconducibile agli articoli 2 e 32 Cost., ed alle...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 28745 del 23 dicembre 2011
«In tema d'incompetenza per territorio inderogabile, l'onere della prova a carico dell'attore sussiste solo nei limiti in cui egli faccia riferimento a fori speciali, e non al residuale foro generale. Ne consegue che nella controversia...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 21354 del 15 ottobre 2011
«In tema di controversia pensionistica instaurata contro l'INPS da un soggetto residente all'estero, l'art. 444, primo comma, c.p.c., nella formulazione successiva alla legge 18 giugno 2009 n. 69, prevede espressamente che la competenza sia del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2125 del 3 febbraio 2005
«La competenza territoriale per le controversie relative agli obblighi previdenziali del datore di lavoro nascenti da contratti collettivi, ai sensi dell'art. 444, primo comma, c.p.c., è del Tribunale nella cui circoscrizione risiede l'attore.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1941 del 19 febbraio 2000
«L'art. 444, comma primo c.p.c. (secondo cui, nel testo modificato dall'art. 86, lett. A D.L.vo n. 51 del 1998, «le controversie in materia di previdenza e di assistenza obbligatorie indicate nell'art. 442 sono di competenza del tribunale, in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15644 del 11 dicembre 2001
«La controversia inerente agli obblighi contributivi facenti carico ad un libero professionista rientra nella competenza del tribunale, in funzione di giudice del lavoro, nella cui circoscrizione risiede l'attore, ai sensi dell'art. 444, primo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4541 del 16 maggio 1996
«Le controversie relative al diritto dei lavoratori, passati, in conseguenza della riforma sanitaria, dagli enti mutualistici soppressi alle Unità sanitarie locali, di ottenere, in occasione della conversione della indennità di fine rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11671 del 5 dicembre 1990
«La disposizione dell'art. 444, terzo comma, c.p.c. — che, per le controversie in materia di previdenza ed assistenza obbligatoria, relative agli obblighi dei datori di lavoro ed all'applicazione delle sanzioni civili per l'inadempimento di tali...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 550 del 21 gennaio 1987
«La competenza territoriale a conoscere del giudizio avente ad oggetto l'azione di regresso esercitata dall'Inail (ex art. 11 D.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124) nei confronti del datore di lavoro, responsabile dell'infortunio sul lavoro patito dal...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3114 del 9 febbraio 2009
«La domanda proposta dal lavoratore nei confronti del datore di lavoro per l'accertamento dell'obbligo contributivo appartiene, ove il datore di lavoro (in forza di speciale rapporto convenzionale( sia onerato della gestione diretta del rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1494 del 10 febbraio 2000
«La competenza territoriale per le controversie previdenziali ex art. 444 c.p.c. è attribuita al «pretore che ha sede nel capoluogo della circoscrizione del tribunale nella quale risiede l'attore» (e ora, dopo l'entrata in vigore del decreto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13419 del 29 ottobre 2001
«Nel giudizio di merito instaurato con l'apertura della fase rescissoria dell'opposizione tardiva alla convalida di sfratto, disciplinato dal rito delle locazioni, il locatore - opposto (che assume, o meglio conserva la veste sostanziale di attore)...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 494 del 22 luglio 1999
«Nell'esecuzione esattoriale, secondo la disciplina dettata dagli artt. 45 e seguenti del D.P.R. n. 602 del 1973, è ammissibile la conversione del pignoramento e rientra nella giurisdizione del giudice ordinario e nelle attribuzioni del pretore...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2528 del 22 maggio 1978
«Qualora, nel corso di esecuzione mobiliare individuale sui beni del fallito, promossa dall'esattore delle imposte dirette nell'esercizio della facoltà conferitagli dall'art. 51 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602, insorga contestazione sulla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3127 del 21 maggio 1984
«Il custode dei beni oggetto di sequestro giudiziario può stare in giudizio come attore o convenuto nelle controversie concernenti l'amministrazione dei beni, ma non in quelle che attengono alla proprietà od altro diritto reale degli stessi....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3969 del 27 novembre 1975
«L'obbligazione di rendiconto è un'obbligazione di fare, il cui valore può sempre valutarsi pecuniariamente, perché riconducibile, in definitiva, ad una somma di danaro. Pertanto, le controversie aventi ad oggetto l'obbligo di rendere il conto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3315 del 18 novembre 1971
«Nelle cause di rendiconto, in mancanza di indicazione o dichiarazione di valore da parte dell'attore, la competenza si presume del giudice adito, ove il convenuto non contesti il valore presunto. Nel caso di contestazione il giudice può ricavare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3087 del 13 febbraio 2007
«Qualora sia stato disposto il rilascio dell'immobile detenuto dal convenuto, il titolo può essere eseguito dall'attore anche nei confronti del terzo occupante abusivo, il quale potrà fare valere eventualmente le proprie ragioni ai sensi dell'art....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1328 del 20 gennaio 2011
«Nel giudizio di opposizione all'esecuzione ex art. 615 c.p.c., l'opponente ha veste sostanziale e processuale di attore; pertanto, le eventuali "eccezioni" da lui sollevate per contrastare il diritto del creditore a procedere ad esecuzione forzata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9696 del 16 novembre 1994
«L'identificazione del mezzo di impugnazione esperibile contro un provvedimento giurisdizionale deve essere fatta in base al principio dell'«apparenza», cioè con riferimento esclusivo alla qualificazione dell'azione data dal giudice nel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2882 del 26 febbraio 2003
«Nell'opposizione di terzo avverso l'esecuzione mobiliare dell'esattore delle imposte, la prova della appartenenza del bene è soggetta alle limitazioni di cui all'art. 65 del D.P.R. 29 settembre 1973 n. 602, il quale - nel testo anteriore alle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15278 del 13 ottobre 2003
«La domanda di opposizione ex art. 619 c.p.c. dà vita ad un ordinario giudizio di cognizione, autonomo rispetto all'esecuzione nella quale si inserisce, in cui l'onere di provare la titolarità del diritto del terzo opponente di sottrarre il bene...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3807 del 4 luglio 1979
«Nel giudizio di opposizione di terzo all'esecuzione, ai sensi dell'art. 619 c.p.c., l'onere dell'opponente di provare oltre all'affidamento dei beni al debitore per titolo diverso dalla proprietà od altro diritto reale, anche la spettanza ad esso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5086 del 19 aprile 2000
«L'onere del deposito in cancelleria della cambiale di cui all'art. 66, comma terzo, del R.D. 14 dicembre 1933, n. 1669 non è riconducibile alla categoria dei presupposti processuali ovvero delle condizioni dell'azione, ma attiene ai requisiti per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17494 del 28 luglio 2009
«La L. n. 533 del 1973 non ha fatto venir meno l'ammissibilità del procedimento d'ingiunzione per i crediti di lavoro e previdenziali, ma si è limitata a prevedere l'applicabilità del rito del lavoro nel giudizio di opposizione, con la conseguenza...»