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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 417 del 16 marzo 1994
«Nel procedimento esecutivo il «difensore nominato dall'interessato» di cui è menzione nell'art. 655, quinto comma, c.p.p., non può essere che quello specificamente designato per la fase esecutiva, dovendosi escludere la permanente validità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4943 del 7 settembre 2000
«Qualora la persona condannata con sentenza irrevocabile lamenti sia l'erronea indicazione delle generalità nella sentenza stessa, sia la propria estraneità al fatto, adducendone le prove, sono configurabili due distinte questioni: la prima,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2974 del 7 novembre 1996
«Per contro, se la condanna è stata pronunciata nei confronti del vero colpevole, mentre l'atto esecutivo è stato erroneamente indirizzato nei confronti di altro soggetto, competente a decidere è il giudice dell'esecuzione, a norma dell'art. 667...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 21 del 29 febbraio 2000
«Chi ha pagato quanto dovuto in esecuzione di una pena pecuniaria non può ottenere la restituzione delle somme versate qualora, con successiva sentenza, i fatti di cui alla prima condanna siano ritenuti episodi di un unico reato continuato e sia...»
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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 3025 del 5 ottobre 1996
«Deve essere qualificata come incidente di esecuzione l'istanza di revisione con cui venga chiesta la revoca della sentenza applicativa della pena su richiesta in quanto i fatti stabiliti a fondamento della stessa sarebbero inconciliabili con i...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2188 del 1 ottobre 1998
«Al giudice dell'esecuzione, in ossequio al principio di intangibilità del giudicato, è preclusa la rivalutazione dei fatti oggetto del giudizio al fine di modificare il giudizio stesso. In deroga a tale principio egli può solo, a norma dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24443 del 14 luglio 2006
«Gli adempimenti conseguenti all'ordine di ripristinazione degli atti dichiarati falsi, seppure impartito già dal giudice della cognizione, rientrano nelle attribuzioni del giudice dell'esecuzione, che procede con anticipazione delle spese a carico...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13741 del 1 dicembre 1999
«Le disposizioni che concernono le misure di sicurezza impongono sempre di accertare la persistenza della pericolosità sociale del soggetto riferita al momento dell'applicazione della misura, oltre che a quello della sua esecuzione. (Fattispecie di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4074 del 21 settembre 1995
«In tema di misure di sicurezza, la legge demanda al magistrato di sorveglianza un permanente controllo sulla perdurante sussistenza delle condizioni che legittimano l'esecuzione della misura disposta; e ciò in considerazione del fatto che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4591 del 2 dicembre 1992
«La legge non prevede che al condannato, nei cui confronti sia disposto il differimento dell'esecuzione della pena ai sensi dell'art. 147, comma primo, n. 2 c.p., il Tribunale di sorveglianza possa imporre obblighi accessori di alcun genere....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1068 del 12 aprile 1994
«Il differimento dell'esecuzione della pena nel caso di presentazione di domanda di grazia (art. 147 primo comma, n. 1 c.p.), è istituto applicabile nei casi in cui l'esecuzione della pena non sia ancora iniziata e non, quindi, in un caso come...»
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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 38855 del 30 ottobre 2001
«In tema di iscrizione nel casellario giudiziale, l'intangibilità del giudicato e la natura amministrativa dell'attività di iscrizione non consentono la cancellazione da parte del giudice dell'esecuzione, in presenza di unica condanna per reato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38954 del 14 ottobre 2003
«In tema di estradizione per l'estero, ai fini della applicazione dell'art. 2 primo comma della Convenzione europea di Parigi del 13 dicembre 1957, ratificata e resa esecutiva in Italia con legge 30 gennaio 1963 n. 300 — che stabilisce che, quando...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 8 del 28 febbraio 2001
«In tema di rapporti giurisdizionali con autorità straniere, la disposizione di cui all'art. 14 primo comma della Convenzione europea di estradizione, resa esecutiva in Italia con legge 30 gennaio 1963, n. 300, secondo cui la persona estradata non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1183 del 6 maggio 1994
«Il principio di specialità, contenuto nel primo comma dell'art. 14 della Convenzione europea di estradizione - resa esecutiva con L. 30 gennaio 1963 n. 300 - non comporta una automatica e totale sospensione della giurisdizione del giudice...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4263 del 29 gennaio 2009
«Ai fini della concedibilità dell'estradizione per l'estero, non assume rilievo l'eventuale difformità del trattamento sanzionatorio del reato previsto nell'ordinamento dello Stato richiedente, atteso che la relativa disciplina rientra nella...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35415 del 24 settembre 2007
«Il divieto di pronuncia favorevole alla estradizione previsto dall'art. 705, comma secondo lett. b) c.p.p., nell'ipotesi in cui la sentenza per la cui esecuzione è stata domandata contenga disposizioni contrarie ai principi fondamentali...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 922 del 8 maggio 1998
«In tema di estradizione per l'estero, il vano decorso del termine di quindici giorni previsto dall'art. 708, comma 5, c.p.p. per la consegna dell'estradando produce la perdita di efficacia del decreto ministeriale di estradizione solo nell'ipotesi...»
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Cassazione penale, Sez. V, ordinanza n. 3812 del 7 dicembre 1993
«Tale situazione, pertanto, si verifica quando il Ministro di grazia e giustizia, pur richiedendo alla corte d'appello l'esecuzione della rogatoria internazionale avente ad oggetto perquisizione domiciliare e sequestro, si riservi di provvedere...»
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Cassazione penale, Sez. II, ordinanza n. 43247 del 30 novembre 2001
«In conformità al principio di tassatività dei mezzi di impugnazione, fissato dall'art. 568 c.p.p., come non è soggetta a ricorso per cassazioe l'ordinanza con cui la corte di appello decide sulla domanda di rogatoria internazionale inoltrata dallo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38344 del 23 ottobre 2001
«È inammissibile l'incidente di esecuzione proposto nei confronti di un provvedimento di rigetto della richiesta di revoca o di sostituzione di una misura cautelare, che riconoscendo l'insussistenza delle condizioni per l'adozione di una misura...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 49384 del 24 dicembre 2003
«Ne consegue che l'Autorità giudiziaria non può essere vincolata all'osservanza di condizioni ulteriori rispetto a quelle accettate dal Ministro della giustizia. (Fattispecie in cui la Corte ha rigettato il ricorso proposto da un imputato latitante...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5582 del 24 ottobre 1997
«Qualora nei confronti di soggetto estradato dall'estero venga disposta, per fatti diversi da quelli per i quali l'estradizione è stata concessa, l'applicazione di una misura cautelare di cui, con il medesimo provvedimento, venga sospesa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3835 del 26 giugno 2000
«Ne consegue che in caso di pluralità di condanne, giudice dell'esecuzione competente è sempre quello che pronunciò l'ultima di esse, a nulla rilevando che si tratti di provvedimento non suscettibile di essere incluso nel cumulo, perché non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3876 del 25 luglio 1996
«Non costituisce violazione del principio di specialità dell'estradizione l'assoggettamento dell'estradato ad esecuzione di parte della pena relativa a condanna per fatto incluso tra quelli per cui l'estradizione è stata concessa, in conseguenza di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1784 del 17 giugno 1994
«L'art. 721 c.p.p. stabilisce il divieto di restrizione della libertà personale per fatti anteriori alla consegna diversi da quelli per i quali l'estradizione sia stata concessa, con esclusivo riferimento all'esecuzione di pene o di misure di...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 336 del 8 ottobre 1996
«Non è fondata la questione di legittimità costituzionale, degli artt. 723, comma 1, e 725, comma 2, c.p.p., sollevata in riferimento agli artt. 3, 24 e 76 della Costituzione, nella parte in cui includono nelle attività di acquisizione probatoria...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1755 del 24 maggio 1995
«Mentre avverso l'ordinanza con la quale la corte di appello dichiara esecutiva una rogatoria internazionale non è previsto alcun mezzo di impugnazione, contro gli atti compiuti in esecuzione di detta rogatoria è esperibile, da parte di chi vi...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1385 del 20 aprile 1993
«Avverso gli atti compiuti in esecuzione di rogatorie dall'estero è possibile esperire l'incidente di esecuzione.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 22634 del 11 maggio 2004
«In materia di rogatorie dall'estero, è esperibile l'incidente di esecuzione soltanto avverso gli atti a contenuto processuale effettuati in esecuzione della rogatoria stessa. Il compimento, da parte della autorità giudiziaria italiana, di una mera...»