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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18321 del 19 settembre 2016
«La quietanza a saldo sottoscritta dal lavoratore, che contenga una dichiarazione di rinuncia a maggiori somme riferita, in termini generici, ad una serie di titoli in astratto ipotizzabili in relazione alla prestazione di lavoro subordinato e alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1070 del 21 gennaio 2016
«L'annullamento delle dimissioni del lavoratore, perché presentate in stato di incapacità naturale, presuppone non solo la sussistenza di un quadro psichico connotato da aspetti patologici ma anche l'incidenza causale tra l'alterazione mentale e le...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17912 del 12 settembre 2016
«L' irrogazione al lavoratore di una sanzione conservativa in luogo di quella espulsiva, pure astrattamente applicabile in forza di previsione contrattuale, comporta la consumazione definitiva del potere disciplinare del datore di lavoro, sicché è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24259 del 29 novembre 2016
«In tema di licenziamento per giusta causa, solo una condotta posta in essere mentre il rapporto di lavoro è in corso può integrare "stricto iure" una responsabilità disciplinare del dipendente, diversamente non configurandosi neppure un obbligo di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18513 del 21 settembre 2016
«Il principio di non colpevolezza fino alla condanna definitiva, di cui all'art. 27, comma 2, Cost., concerne le garanzie relative all'attuazione della pretesa punitiva dello Stato, e non può quindi applicarsi, in via analogica o estensiva,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4286 del 4 marzo 2016
«L'art. 2120, comma 2, c.c., nella formulazione attualmente vigente, nel definire la nozione di retribuzione ai fini del calcolo del trattamento di fine rapporto, non richiede, a differenza del vecchio testo della norma, la ripetitività regolare e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 991 del 20 gennaio 2016
«L'art. 2126 c.c. ha applicazione generale e riguarda tutte le ipotesi di prestazione di lavoro alle dipendenze di una P.A. compresa tra quelle di cui all'art. 2 del d.l.vo n. 165 del 2001, salvo il caso in cui l'attività svolta risulti illecita...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 469 del 14 gennaio 2016
«In tema di contratto di opera professionale, la previsione di un termine di durata del rapporto non esclude di per sé la facoltà di recesso "ad nutum" previsto, a favore del cliente, dal primo comma dell'art. 2237 c.c., dovendosi accertare in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21066 del 19 ottobre 2016
«Il principio della responsabilità solidale illimitata dei soci per le obbligazioni sociali, desumibile dall'art. 2291 c.c., non si applica nei rapporti tra i soci medesimi, a prescindere dal titolo dell'azione intrapresa contro la società, perché...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11250 del 31 maggio 2016
«Il socio accomandante assume la responsabilità illimitata per le obbligazioni sociali, a norma dell'art. 2320 c.c., solo ove contravvenga al divieto di trattare o concludere affari in nome della società, o di compiere atti di gestione aventi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 26346 del 20 dicembre 2016
«Il collegamento economico-funzionale tra imprese gestite da società del medesimo gruppo non è, di per sé solo, sufficiente a far ritenere che gli obblighi inerenti ad un rapporto di lavoro subordinato, formalmente intercorso fra un lavoratore ed...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4045 del 1 marzo 2016
«In tema di società, la persona che, benchè priva della corrispondente investitura formale, si accerti essersi inserita nella gestione della società stessa, impartendo direttive e condizionandone le scelte operative, va considerata amministratore...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7586 del 15 aprile 2016
«Il bilancio di esercizio di una società per azioni, in forza del principio di continuità, deve partire dai dati di chiusura del bilancio dell'anno precedente, anche nel caso in cui l'esattezza e la legittimità di questi ultimi siano state poste in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23269 del 15 novembre 2016
«L'estinzione di una società di persone conseguente alla sua cancellazione dal registro delle imprese determina un fenomeno di tipo successorio in virtù del quale sono trasferiti ai soci esclusivamente le obbligazioni ancora inadempiute ed i beni o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21482 del 25 ottobre 2016
«Nell'ipotesi di fusione per incorporazione antecedente l'introduzione dell'art. 2504 bis c.c. (1 gennaio 2004), la società incorporante subentra in tutti i rapporti giuridici di quella incorporata, così come nei giudizi pendenti, che proseguono...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26102 del 19 dicembre 2016
«Gli effetti della trascrizione del preliminare, ai sensi dell'art. 2645 bis, comma 1, c.c. si estendono anche alle trascrizioni di pignoramenti o sequestri ed alle iscrizioni di ipoteche giudiziali, con la conseguenza che queste, qualora siano...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 47570 del 10 novembre 2016
«In tema di computo dei termini della custodia cautelare, la previsione contenuta nell'art. 297, comma quarto, cod. proc. pen. che ha introdotto l'istituto del cosiddetto "congelamento" (in forza del quale, indipendentemente da un provvedimento del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26778 del 22 dicembre 2016
«Il timbro datario apposto sul plico consegnato al mittente da parte del fornitore privato del servizio postale che ne ha curato l’invio non è idoneo a rendere certa la data di ricezione dello stesso, non essendo il personale dipendente di tale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19554 del 30 settembre 2016
«La confessione giudiziale costituisce una dichiarazione di scienza, il cui elemento essenziale è l'affermazione inequivoca in ordine ad un fatto storico dubbio, resa la quale gli effetti che ne derivano sono stabiliti dalla legge, sicché è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 25269 del 9 dicembre 2016
«Qualora due giudizi tra le stesse parti si riferiscano al medesimo rapporto giuridico ed uno di essi sia stato definito con sentenza passata in giudicato, l'accertamento così compiuto in ordine alla situazione giuridica ovvero alla soluzione di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15627 del 27 luglio 2016
«L'esistenza di un giudicato, interno o esterno, è rilevabile d'ufficio ove emerga da atti comunque prodotti nel corso del giudizio, rispondendo al principio della ragionevole durata del processo di cui all'art. 111 Cost.. (Nella specie, la S.C. ha...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 54457 del 21 dicembre 2016
«La violazione del principio di correlazione tra contestazione e sentenza è ravvisabile quando il fatto ritenuto nella decisione si trova, rispetto al fatto contestato, in rapporto di eterogeneità, ovvero quando il capo d'imputazione non contiene...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, sentenza n. 8489 del 29 aprile 2016
«In tema di esecuzione specifica dell'obbligo di concludere un contratto, non può essere emanata sentenza di trasferimento coattivo prevista dall'art. 2932 c.c. in assenza della dichiarazione, contenuta nel preliminare, o successivamente prodotta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15631 del 27 luglio 2016
«Gli atti interruttivi della prescrizione posti in essere nei confronti di un ente a struttura articolata hanno efficacia anche se diretti ad un organo che, investito della cura degli interessi cui l'atto stesso si riconnette, sia privo della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7076 del 11 aprile 2016
«Gli atti di impulso processuale successivi a quello introduttivo del procedimento possono spiegare autonoma efficacia interruttiva della prescrizione ove abbiano i connotati dell'atto di costituzione in mora del debitore, ai sensi dell'art. 2943,...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 16730 del 9 agosto 2016
«In caso di notifica di cartella esattoriale fondata su una sentenza passata in giudicato relativa ad un atto impositivo, non sono applicabili i termini di decadenza e/o prescrizione che scandiscono i tempi dell'azione amministrativa/tributaria, ma...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 781 del 13 gennaio 2017
«In tema di riconoscimento di figlio naturale, l'art. 250 c.c. (come modificato dall’art. 1, comma 2, lett. b, della l. n. 219 del 2012) subordina, nell'ipotesi di minore infraquattordicenne, la possibilità del secondo riconoscimento al consenso...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 3302 del 8 febbraio 2017
«In tema di filiazione, l'obbligo di contribuire al mantenimento del figlio naturale da parte del genitore non affidatario o collocatario decorre non già dalla proposizione della domanda giudiziale, bensì dalla effettiva cessazione della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42996 del 12 ottobre 2016
«Non viola il principio di legalità, anche convenzionale, l'interpretazione giurisprudenziale della legge penale in senso sfavorevole all'imputato, rispetto a precedenti decisioni, nella misura in cui la possibilità di letture diverse della norma...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4102 del 1 febbraio 2016
«In tema di pubblicazione della sentenza di condanna, le modifiche apportate all'art. 36 cod. pen. dall'art. 37, comma 18, del D.L. 6 luglio 2011, n. 98, convertito nella legge 15 luglio 2011, n. 111, non hanno introdotto nel sistema penale una...»