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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2275 del 9 aprile 1984
«A seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 152 del 1980, la quale ha dichiarato l'illegittimità dell'art. 99 quinto comma della legge fallimentare, in tema di opposizione avverso lo stato passivo, nella parte in cui fa decorrere i...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2581 del 19 aprile 1984
«Con riguardo al ricorso per cassazione, proposto da una persona fisica in qualità di rappresentante di una società, qualora detta persona fisica sia la stessa che è stata in giudizio nelle pregresse fasi di merito in nome e per conto della società...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3549 del 13 giugno 1984
«Ai sensi dell'art. 394, terzo comma, c.p.c., il giudizio di rinvio è ad istruzione «chiusa», con divieto per le parti di prendere conclusioni diverse e svolgere attività assertiva e probatoria (eccettuato il giuramento decisorio) diversa da quella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4094 del 12 luglio 1984
«L'efficacia probatoria di una scrittura privata è condizionata al fatto che la sottoscrizione sia stata autenticata da un notaio o da altro pubblico ufficiale a ciò autorizzato o che sia giudizialmente riconosciuta come proveniente da colui contro...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5123 del 13 ottobre 1984
«Nel rito del lavoro, al convenuto, che, ritualmente evocato in giudizio, sia rimasto contumace, non deve essere notificato o comunicato il provvedimento che rinvii ad altra data l'udienza di discussione, tenuto conto che anche in tale rito, in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5259 del 18 ottobre 1984
«La prova dell'esistenza del danno patrimoniale, al fine di poterlo fare oggetto di liquidazione equitativa, può essere conseguita con tutti i mezzi di prova ammessi nel nostro ordinamento, ivi comprese le presunzioni semplici previste negli artt....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 552 del 23 gennaio 1984
«Nelle controversie soggette al rito del lavoro – e, quindi, anche in quelle in materia di locazione di immobili ai sensi dell'art. 46 della legge n. 392 del 1978 – la questione di competenza del giudice adito deve trovare, a norma dell'art. 420...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1368 del 18 febbraio 1985
«La nullità dell'atto di riassunzione della causa davanti al giudice di rinvio comporta che l'intero processo si estingue (art. 393 c.p.c.), e che tutte le spese processuali restano a carico delle parti che le hanno anticipate (art. 310, ultimo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1655 del 26 febbraio 1985
«Nel nuovo rito del lavoro, la costituzione del convenuto, che, in violazione del primo comma dell'art. 416 c.p.c., non sia stata effettuata «almeno dieci giorni prima dell'udienza», non è né nulla né inammissibile e comporta soltanto, per il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3310 del 3 giugno 1985
«Nel nuovo rito del lavoro, il deposito di memorie difensive eseguito in violazione del disposto del secondo comma dell'art. 429 c.p.c. — richiamato, per il giudizio d'appello, dall'ultimo comma dell'art. 437 dello stesso codice — non è causa di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3670 del 18 giugno 1985
«Nei giudizi davanti al pretore l'art. 314 c.p.c. (e – analogamente – l'art. 416 c.p.c. nei giudizi davanti al pretore in funzione di giudice del lavoro) prescrive che le parti devono dichiarare la residenza o eleggere domicilio nel territorio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4210 del 17 luglio 1985
«Il contratto di sconto bancario non richiede la forma scritta, nè ''ad substantiam'', nè ''ad probationem'', ferma restando, ove lo sconto avvenga mediante la girata di cambiale, l'osservanza delle formalità richieste dalla legge di circolazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 430 del 26 gennaio 1985
«L'analogia costituisce un criterio interpretativo cui il giudice può e deve fare ricorso non soltanto nell'interpretazione della legge – in relazione alla quale tale strumento ermeneutico è espressamente previsto (art. 12 preleggi) – ma anche...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5155 del 19 ottobre 1985
«L'opposizione a decreto ingiuntivo, ove si tratti di crediti basati su alcuno dei rapporti di cui all'art. 409 c.p.c., sub art. 1 della L. 11 agosto 1973, n. 533, deve essere proposta in conformità delle norme introdotte da tale legge, e cioè con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2134 del 25 marzo 1986
«Nella controversia avente ad oggetto la legittimità, o meno, del licenziamento del lavoratore dipendente, non costituisce alcuna illegittima immutazione del titolo del recesso la deduzione — svolta nel giudizio — che la circostanza di fatto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3271 del 17 maggio 1986
«Con riguardo alla costituzione in giudizio, in mancanza di prova contraria, da fornirsi dall'interessato, si presume la regolarità degli atti depositati in cancelleria, dalla parte che si costituisce, ovvero direttamente in udienza, allorché il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 375 del 21 gennaio 1986
«In tema di intermediazione ed interposizione nelle prestazioni di lavoro (legge n. 1369 del 1960), ove il lavoratore convenga in giudizio l'appaltante sostenendo che il rapporto di lavoro, formalmente instaurato con l'appaltatore, sia da ritenere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3849 del 10 giugno 1986
«Ai sensi dell'art. 4 della L. 11 agosto 1973, n. 533 (modificativo dell'art. 808 c.p.c.) e dell'art. 5 della stessa legge, le controversie previste dall'art. 409 c.p.c. possono essere decise da arbitri, in forma rituale o irrituale, sempre che...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4596 del 16 luglio 1986
«Con riguardo al rito del lavoro, nel giudizio di appello è nulla – pur non essendo tale sanzione esplicitamente comminata dalla legge – la prova testimoniale assunta non dal collegio bensì da un componente a ciò delegato, mancando tale atto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 643 del 3 febbraio 1986
«Nel nuovo rito del lavoro, l'obbligo dell'attore di depositare i documenti contestualmente al ricorso è previsto, nonostante il difetto di esplicita disposizione di legge, a pena di decadenza, analogamente a quanto l'art. 416 c.p.c. stabilisce per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7745 del 19 dicembre 1986
«Il procedimento di convalida di sfratto per morosità, di cui agli artt. 658 e ss. c.p.c., è predisposto per i casi di «mancato pagamento del canone di affitto», costituendo così un rimedio per l'inadempimento dell'obbligazione principale del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1463 del 11 febbraio 1987
«Con riguardo ai dipendenti con la qualifica di dirigenti, come tali sottratti alle norme limitative dei licenziamenti individuali poste dalle L. 15 luglio 1966, n. 604 e 20 maggio 1970, n. 300, ed in relazione alla clausola del contratto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2523 del 11 marzo 1987
«L'art. 514 c.p.c. — nel sancire l'assoluta impignorabilità degli strumenti, oggetti e libri indispensabili per l'esercizio della professione, dell'arte o del mestiere del debitore — ha riguardo ad una nozione relativa di indispensabilità, secondo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3020 del 27 marzo 1987
«La restituzione di somme indebitamente corrisposte costituisce una obbligazione pecuniaria nascente dalla legge e, pertanto, in ordine ad essa è applicabile la disciplina dettata per le obbligazioni in generale, compresa la norma del secondo comma...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 32 del 8 gennaio 1987
«Ai fini della validità della notifica sono essenziali la veridicità di quanto l'ufficiale giudiziario attesta di aver fatto personalmente o di quanto è accaduto in sua presenza (attestazione che fa fede sino a querela di falso) e l'idoneità dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6492 del 27 luglio 1987
«È nullo per mancanza di causa il contratto a prestazioni corrispettive nel quale non vi sia una equivalenza, almeno approssimativa o tendenziale, delle prestazioni, come quando una delle parti si obblighi ad una prestazione senza che, in cambio,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1612 del 15 febbraio 1988
«Nel caso di cassazione con rinvio della pronuncia impugnata con contestuale enunciazione quale principio di diritto della interpretazione della norma di legge applicabile, in sede di impugnazione della sentenza del giudice di rinvio la questione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1661 del 16 febbraio 1988
«Il fatto che la parte, alla quale sia stato notificato ricorso per cassazione, abbia proposto a sua volta ricorso principale anziché incidentale non rende inammissibile tale gravame ove il termine di legge non sia decorso, ma importa la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6465 del 29 novembre 1988
«L'obbligo di specificare i motivi per i quali si chiede l'annullamento della sentenza impugnata, fissato dall'art. 366, n. 4 c.p.c., a pena d'inammissibilità del ricorso per cassazione, risponde all'esigenza che il ricorso stesso consenta da solo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6524 del 2 dicembre 1988
«Nell'interpretazione di un contratto collettivo, soggetto, per la sua natura privatistica, alle norme di ermeneutica contrattuale dettate dagli artt. 1362 e segg. c.c., non può farsi ricorso all'analogia, prevista, dall'art. 12, secondo comma,...»