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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2873 del 10 ottobre 1997
«In tema di intercettazioni ambientali, l'ufficio del sindaco non può essere considerato luogo di privata dimora, trattandosi di un elemento della struttura municipale e quindi di carattere pubblico, nel quale è consentito l'accesso ad estranei e...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 42792 del 28 novembre 2001
«In tema di intercettazione di comunicazioni tra presenti, è legittima la motivazione per relationem del decreto del pubblico ministero che disponga lo svolgimento delle operazioni di captazione mediante impianti in dotazione della polizia...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 21999 del 10 giugno 2005
«Il vizio della motivazione del provvedimento del pubblico ministero che dispone l'esecuzione delle operazioni di intercettazioni telefoniche ed ambientali mediante apparati diversi da quelli esistenti presso l'ufficio della procura della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 788 del 6 aprile 1998
«Peraltro, quando l'acquisizione della prova è avvenuta regolarmente, essendo stati emessi i decreti tempestivamente, non si produce alcuna lesione dei diritti di difesa e va pertanto esclusa la possibilità del giudice di rilevarne di ufficio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5415 del 11 maggio 1995
«Con la conseguenza che, salvo proroga, le intercettazioni, eseguite dopo la scadenza di detto termine sono inutilizzabili ai sensi degli artt. 171 e 267 dello stesso codice e che tale inutilizzabilità è rilevabile anche d'ufficio in ogni stato e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33810 del 26 aprile 2007
«Il consulente tecnico nominato dal pubblico ministero non è incompatibile con l'ufficio di testimone, perchè non assume la qualità di ausiliario del pubblico ministero. (Rigetta in parte, App. Milano, 2 Marzo 2005).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6242 del 12 aprile 1999
«L'inutilizzabilità dei risultati di intercettazione di comunicazioni o conversazioni per assenza del decreto motivato, rilevabile d'ufficio in ogni fase e grado del procedimento, ha luogo solo nel caso di mancanza di decreto autorizzativo, cui va...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 26015 del 25 giugno 2001
«La giuridica esistenza di un atto giurisdizionale non dipende dalla presenza, sul documento che lo contiene, del sigillo dell'ufficio, ma dalla sua effettiva provenienza dal soggetto legittimato ad adottarlo nel rispetto delle regole che...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12717 del 29 maggio 2009
«Al fine di riscontrare il presupposto dei “gravi elementi di fondatezza dell'azione disciplinare” per l'adozione della misura cautelare del trasferimento d'ufficio, nel corso di un procedimento disciplinare per addebiti punibili con una sanzione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35389 del 10 settembre 2003
«L'art. 270, primo comma, c.p.p. consente la utilizzazione dei risultati delle intercettazioni in altro procedimento a condizione che i verbali e le registrazioni siano depositati presso l'ufficio ad quem , a nulla rilevando che non siano stati...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33187 del 4 settembre 2001
«...al reato di segreto d'ufficio commesso mediante una comunicazione telefonica su una utenza soggetta per altre ragioni ed in diverso procedimento ad intercettazione, la registrazione potesse in ogni caso essere utilizzata come corpo di reato).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1626 del 10 febbraio 1996
«...quali prove del reato di corruzione aggravata per atti contrari ai doveri di ufficio gli esiti delle intercettazioni disposte per individuare compiutamente i componenti di un'associazione per delinquere ed accertarne le specifiche responsabilità).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3437 del 2 febbraio 2005
«...di merito, compreso quello d'appello, ed anche indipendentemente dalla formulazione di motivi di appello sul punto, in considerazione della rilevabilità delle ipotesi di inutilizzabilità anche d'ufficio e in ogni stato e grado del procedimento.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1231 del 13 maggio 1999
«Peraltro, il decreto così motivato può integrare un possibile vizio di inidonea o insufficiente motivazione che, in quanto tale, non può essere rilevato d'ufficio dal giudice di merito né può essere dedotto per la prima volta in sede di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 21 del 5 marzo 1997
«E poiché tale inutilizzabilità è rilevabile d'ufficio o eccepibile ad istanza di parte in ogni stato e grado del procedimento, ne consegue che, in sede cautelare, il giudice per le indagini preliminari e quello del riesame (o dell'appello) devono...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6037 del 25 gennaio 1999
«In materia di reati contro la fede pubblica, mentre l'ipotesi delittuosa prevista dall'art. 469 c.p. presuppone una falsificazione dell'impronta del sigillo di un pubblico ufficio, attuata, di volta in volta, con i più diversi mezzi, il reato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13165 del 5 giugno 2007
«Pertanto, qualora il convenuto sia rimasto contumace, il giudice che, di ufficio, ipotizzi la esistenza di un diverso obbligato e ne ordini la sostituzione a quello individuato dall'attore, manifesta non già il legittimo intento di consentire, nel...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7416 del 5 maggio 1998
«È abnorme — e, costituendo un passaggio logico essenziale per la decisione del ricorso, è rilevabile d'ufficio dalla Corte di cassazione — la decisione della corte di appello di annullamento della sentenza di primo grado, emessa con rito...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6566 del 17 febbraio 2012
«Ai fini dell'applicazione di misure cautelari personali inerenti a reati contro la P.A., la prognosi sfavorevole sulla pericolosità sociale dell'indagato non è di per sé impedita dalla circostanza che egli abbia dismesso la carica o esaurito...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 182 del 30 marzo 1993
«...amministrativi, soprattutto quando il lungo tempo trascorso dal fatto e dall'incarico ricoperto nell'ufficio pubblico, in forza del quale sarebbe stato commesso, attenuava o elideva la eventuale efficacia della pretesa contiguità o influenza).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3030 del 26 marzo 1996
«In base al principio di specialità deve escludersi concorso formale tra il reato di abuso di ufficio di cui all'art. 323 comma 2 c.p.p. e quello di corruzione di cui all'art. 319 c.p.; ciò peraltro non comporta che non possa aversi un concorso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3109 del 10 ottobre 1995
«La nullità comminata dal comma 2 dell'art. 292 c.p.p. modificato dall'art. 9 della L. 8 agosto 1995 n. 332 per l'ipotesi di mancanza degli elementi descrittivi del contenuto tassativo dell'ordinanza impositiva di una misura cautelare personale, ha...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2796 del 7 settembre 1995
«...«intraneo», ossia titolare dell'ufficio, ma non valeva a scongiurare il pericolo che egli si aggregasse quale «estraneo» a pratiche corruttive nel settore tributario e che assumesse iniziative illecite in relazione a reati contro il patrimonio).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5178 del 26 ottobre 1996
«...cui desumere il pericolo contro cui la cautelare è diretta: elementi per i quali l'obbligo di motivata indicazione nell'ordinanza cautelare è sanzionato da nullità rilevabile anche d'ufficio, ai sensi dell'art. 292, comma secondo, lett. c) c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4016 del 17 dicembre 1999
«In tema di ricorso per saltum, ai sensi dell'art. 311, comma 2, c.p.p., avverso provvedimento impositivo di misura cautelare personale, posto che la «violazione di legge» (unico vizio deducibile) può consistere anche nella mancanza della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8210 del 2 marzo 2010
«...275, comma terzo, c.p.p., come modificato dal D.L. n. 11 del 2009 (convertito nella L. n. 38 del 2009), può essere disposta dal giudice d'ufficio esclusivamente nell'ipotesi di trasgressione delle prescrizioni inerenti alla misura meno afflittiva.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3629 del 16 settembre 1994
«In tema di ripristino della misura cautelare della detenzione in carcere, nel caso di trasgressione alle prescrizioni imposte all'imputato-condannato in primo grado (che fruisce dell'arresto a domicilio), il giudice dell'appello, che non ravvisi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21487 del 28 maggio 2008
«...propria abitazione per partecipare all'udienza dinanzi al Tribunale, e al termine dell'udienza, anzichè fare rientro nell'abitazione, si era recata presso un ufficio postale ove era stata tratta in arresto dalla P.G. per il reato di evasione ).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 270 del 17 aprile 2000
«In tema di provvedimenti in caso di trasgressione alle prescrizioni inerenti a una misura cautelare, di cui all'art. 276 c.p.p., è da riconoscere il potere del giudice di attivarsi d'ufficio a seguito della segnalazione ad opera degli organi di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5609 del 5 febbraio 2008
«II mancato rispetto delle attribuzioni del G.i.p. e del G.u.p. costituisce violazione delle regole in materia di competenza funzionale, sicché una volta presentata dal P.M. la richiesta di rinvio a giudizio, la competenza ad emettere i...»