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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34112 del 18 settembre 2001
«L'obbligo, penalmente sanzionato dall'art. 677, comma terzo, c.p., di provvedere all'esecuzione dei lavori necessari a rimuovere il pericolo per l'incolumità delle persone costituito dall'esistenza di un edificio o di una costruzione che minacci...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6694 del 14 giugno 1995
«Ne consegue che, non attenendo alla competenza, non è denunziabile ai sensi dell'art. 45 c.p.c. il conflitto fra due sezioni della medesima corte d'appello circa la investitura a conoscere di una concreta vertenza in sede di rinvio. (Nella specie,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3269 del 9 aprile 1996
«È configurabile un conflitto positivo di competenza nel caso di pendenza, davanti a due distinti tribunali, di procedure concorsuali di tipo diverso, come quella fallimentare e quella di concordato preventivo, e di conseguenza - stante l'interesse...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1167 del 19 gennaio 2007
«Ai sensi dell'art. 38 c.p.c., sost. dall'art. 4 legge 26 novembre 1990, n. 353, l'incompetenza per materia, al pari di quella per valore e per territorio nei casi previsti dall'art. 28 del codice di rito, è rilevata, anche d'ufficio, non oltre la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1553 del 5 febbraio 2002
«Ne discende, a pena d'inammissibilità, che il regolamento d'ufficio, dovendo immediatamente seguire al rilievo dell'incompetenza, deve essere sollevato nella stessa prima udienza di trattazione, anche a seguito di eventuale riserva assunta in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12548 del 22 settembre 2000
«Ai sensi dell'art. 18 legge fall., il creditore istante assume la qualità di litisconsorte necessario nel giudizio di opposizione alla dichiarazione di fallimento e non ha rilievo la successiva rinuncia al credito da parte dello stesso creditore,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2144 del 14 febbraio 2001
«In tema di legittimazione attiva e passiva nei giudizi in cui siano parti amministrazioni dello Stato, pur essendo indubbia l'unicità del soggetto al quale si riferisce l'azione di dette amministrazioni, al suo interno si distinguono i vari...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16861 del 2 agosto 2011
«Né assume rilievo che, nelle more del giudizio, siano state modificate, ex art. 4 della legge Regione Sicilia n. 19 del 2008, l'organizzazione e la ripartizione delle competenze degli assessorati, atteso che, ai sensi dell'art. 111 c.p.c., in caso...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8211 del 27 luglio 1995
«Gli accertamenti eseguiti dai funzionari degli enti di previdenza ed assistenza costituiscono, ai sensi dell'art. 635, secondo comma, c.p.c., prova idonea ai fini della concessione di decreto ingiuntivo per i crediti derivanti da omesso versamento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24457 del 18 novembre 2005
«Da essa va tenuta distinta la titolarità della situazione giuridica sostanziale, attiva e passiva, per la quale non è consentito alcun esame d'ufficio, poiché la contestazione della titolarità del rapporto controverso si configura come una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11190 del 27 ottobre 1995
«Dalla questione relativa alla legittimazione si distingue quella relativa alla effettiva titolarità del rapporto giuridico dedotto in causa, che non può essere rilevata d'ufficio dal giudice dell'impugnazione in difetto di specifico gravame....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 446 del 14 gennaio 2003
«In materia di assistenza pubblica, la legge n. 448 del 1998 ha attribuito al Ministero del Tesoro la legittimazione processuale in tutte le controversie relative ai risultati della verifica della permanenza dei requisiti sanitari previsti nei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15677 del 8 novembre 2002
«La competenza territoriale per la declaratoria di fallimento di una società di persone si determina sulla base della sede dell'impresa, anche in caso di cessazione dell'attività mentre è privo di rilievo il luogo di residenza del socio, in quanto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12831 del 3 settembre 2003
«L'Avvocatura dello Stato, cui spetta, senza bisogno di mandato, la rappresentanza processuale delle amministrazioni dello Stato, anche se ad ordinamento autonomo, ha la capacità di compiere tutti gli atti processuali consentiti al difensore munito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9753 del 18 luglio 2001
«In particolare assume rilievo decisivo, ai fini dell'individuazione del giudice competente, la situazione in atto al momento della presentazione della domanda, sicché non assume rilievo un trasferimento della sede sociale posteriore al deposito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4948 del 21 maggio 1999
«Ai fini della competenza per la dichiarazione di fallimento ex art. 9 della legge fallimentare non hanno rilievo i trasferimenti della sede sociale adottati in epoca sospetta, specie quando non risulti che l'attività imprenditoriale sia...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5 del 23 aprile 1993
«Anche nel caso di estinzione del reato, astrattamente non incompatibile con la confisca in forza del combinato disposto degli artt. 210 e 236, comma secondo, c.p., per stabilire se debba farsi luogo a confisca deve aversi riguardo alle previsioni...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7083 del 17 giugno 1988
«Invece, la norma di cui all'art. 59 L. n. 1089 del 1939, pur essendo inclusa in una generale regolamentazione del patrimonio storico ed artistico nazionale, sanziona quei comportamenti esplicitamente commissivi (demolizione, rimozione,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32125 del 23 luglio 2004
«L'eventuale autorizzazione amministrativa, anche se regolare, non esclude la sussistenza del reato di cui all'art. 734 c.p. ma può assumere semmai rilevanza in materia di valutazione dell'elemento psicologico del reato, spettando al giudice penale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4865 del 1 marzo 2010
«Il recesso del socio di società di persone, di cui non sia stata data pubblicità, ai sensi dell'art. 2290, secondo comma, c.c., non è opponibile ai terzi, non producendo esso i suoi effetti al di fuori dell'ambito societario; conseguentemente, il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22110 del 28 ottobre 2010
«Nel giudizio di impugnazione avverso la sentenza dichiarativa di fallimento, quanto ai procedimenti in cui trova applicazione la riforma di cui al d.l.vo n. 169 del 2007, che ha modificato l'art. 18 legge fall., ridenominando tale mezzo come...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6914 del 11 giugno 1992
«La deroga apportata dalla normativa speciale in materia di armi alle violazioni previste dal codice penale non investe anche la detenzione delle munizioni per armi comuni da sparo che continua a rientrare nella previsione dell'art. 697 c.p., la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2549 del 28 marzo 1986
«Ne consegue che, in tema di concorso di detenzione illegale di pistola clandestina, la volontà comune degli imputati di portare l'arma suddetta non può essere esclusa ritenendo «ambigui», senza alcuna adeguata motivazione, elementi di obiettivo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 47483 del 11 dicembre 2003
«Ricorre l'ipotesi di reato di cui all'art. 697 c.p. (“detenzione abusiva di armi”) e non quella di cui all'art. 698 stesso codice (“omessa consegna delle armi”), nel caso di soggetto appartenente alle forze di polizia il quale, essendo già nel...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 25250 del 14 dicembre 2010
«In materia di spese processuali, il provvedimento di compensazione per giusti motivi delle spese del giudizio di primo grado è adeguatamente motivato ove si fondi sull'ingiustificato rifiuto della proposta transattiva, proveniente dalla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4984 del 4 aprile 2001
«L'accertamento e la valutazione dell'interesse ad agire (da compiersi in via preliminare, prescindendo dall'esame del merito della controversia e dall'ammissibilità della domanda sotto altri e diversi profili) si risolvono in un'indagine...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1755 del 27 gennaio 2006
«L'interesse ad agire, necessario anche ai fini dell'impugnazione del provvedimento giudiziale, va apprezzato in relazione alla utilità concreta derivabile alla parte dall'eventuale accoglimento del gravame e non può consistere in un mero interesse...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5702 del 18 aprile 2001
«È inammissibile, per difetto di interesse, un'impugnazione con la quale si deduca la violazione di norme giuridiche, sostanziali o processuali, che non spieghi alcuna influenza in relazione alle domande ed eccezioni proposte e che sia diretta...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21029 del 2 novembre 2004
«Peraltro, poiché la sospensione del processo rappresenta un'evenienza che interferisce sul suo normale svolgimento e la sua disciplina è improntata a maggior rigore, incidendo sul principio della ragionevole durata del processo, il giudice, quando...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 315 del 9 gennaio 2013
«Ove, peraltro, la notifica al terzo sia nulla (nella specie, per mancata spedizione, a seguito di notificazione a mezzo del servizio postale, dell'ulteriore avviso per raccomandata imposto da Corte cost. 22 settembre 1998, n. 346), il...»