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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4942 del 18 novembre 1998
«La possibilità di disporre nuovamente la custodia cautelare in carcere dopo la perdita di efficacia per omesso interrogatorio dell'indagato è subordinata alla sua effettiva liberazione e al suo previo interrogatorio. Ne consegue che è illegittimo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38782 del 14 ottobre 2008
«In presenza dei presupposti previsti dall'art. 384, comma primo, c.p.p., il fermo di persona indiziata di delitto può essere reiterato dal P.M. nei confronti di persona rimessa formalmente in libertà, ancorchè ancora di fatto detenuta, in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 28937 del 16 luglio 2001
«In materia di misure precautelari applicate dalla polizia giudiziaria, il giudice dell'udienza di convalida che ravvisi la mancanza dei presupposti per l'arresto in flagranza deve, qualora sussistano i differenti presupposti previsti dall'art. 384...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3364 del 8 luglio 1998
«Allorquando il giudice, con un'unica ordinanza, convalida il fermo della persona indagata e contestualmente gli applica una misura cautelare custodiale, permane l'interesse del fermato a impugnare il provvedimento di convalida, in quanto costui è...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 448 del 13 febbraio 1993
«Nell'ipotesi in cui non venga dato l'avviso al difensore per l'interrogatorio dell'arrestato in sede di convalida e non venga successivamente rinnovato l'interrogatorio stesso a seguito di applicazione della misura cautelare della custodia...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 707 del 29 marzo 1999
«L'art. 657, comma 1, c.p.p., stabilendo che il pubblico ministero, nel determinare la pena detentiva da eseguire, «computa il periodo di custodia cautelare subita per lo stesso o per altro reato, anche se la custodia è ancora in corso», esclude...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2584 del 21 agosto 1999
«L'art. 391, comma 5, c.p.p., nell'attribuire al giudice della convalida del fermo o dell'arresto il potere di disporre anche l'applicazione di una misura cautelare, non implica che, qualora egli debba anche dichiarare la competenza, per materia o...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 778 del 21 aprile 1995
«In caso di arresto o di fermo, l'ordinanza che dispone la custodia cautelare, essendo pronunciata all'esito dell'udienza di convalida e trascritta nel verbale di udienza, non costituisce un documento autonomo rispetto a questo, sicché per la parte...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1811 del 25 giugno 1993
«L'ordinanza di convalida ha valore circoscritto al controllo della legittimità dell'operato della polizia giudiziaria con riferimento alle condizioni che disciplinano il fermo. È, invece, l'ordinanza che applica la misura cautelare il solo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2491 del 21 gennaio 1994
«Ai fini della concessione della proroga dei termini di custodia cautelare, non è sufficiente l'implicito e generico riferimento alla richiesta avanzata dal pubblico ministero per ottenere dal giudice per le indagini preliminari altri sei mesi di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5437 del 11 febbraio 2005
«Nei confronti del tossicodipendente in custodia cautelare in carcere per uno dei delitti previsti dall'art. 407 comma secondo c.p.p. che abbia scelto di sottoporsi ad un programma di recupero, la concedibilità di misure alternative alla detenzione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2156 del 4 febbraio 1992
«Tra i termini di durata delle indagini preliminari (art. 407 c.p.p.) e quelli di durata della custodia cautelare (art. 303 stesso codice) non esiste un rapporto di pregiudizialità. Quindi, la proroga della custodia cautelare, il cui termine sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3046 del 31 ottobre 1991
«La proroga della custodia cautelare può essere disposta ancorché sia prossimo a scadere il termine di conclusione delle indagini preliminari perché fra questo termine e il termine di scadenza della custodia cautelare e fra le rispettive proroghe...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3839 del 31 gennaio 2002
«In tema di “giudicato cautelare”, l'eccezione di inutilizzabilità degli elementi probatori a carico dell'indagato — con conseguente inefficacia della misura custodiale — per la mancata richiesta di riapertura delle indagini ai sensi dell'art. 414...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5668 del 19 dicembre 1996
«L'annullamento della Corte di cassazione che travolga anche l'ordinanza di custodia cautelare, in quanto emessa dal giudice incompetente, non impedisce al giudice indicato come competente nella sentenza di annullamento di rinnovare gli atti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32655 del 31 agosto 2001
«Gli accertamenti particolarmente complessi ovvero le nuove indagini da compiersi a seguito delle richieste dell'indagato (art. 415 bis, comma 4, c.p.p.) che, ai sensi dell'art. 305 c.p.p., legittimano, in una con la sussistenza delle esigenze...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 37368 del 11 ottobre 2007
«L'avvenuta emissione dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari previsto dall'art. 415 bis c.p.p., così come non impedisce l'espletamento di ulteriori indagini entro i termini di durata fissati dalla legge o prorogati dal giudice, non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32363 del 30 settembre 2002
«La deroga alla sospensione dei termini processuali nel periodo feriale è prevista nell'interesse esclusivo dell'indagato (o dell'imputato) che si trovi in stato di custodia cautelare ed è preordinata alla rapida definizione del giudizio, in...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 33541 del 11 settembre 2001
«Costituisce presupposto della proroga dei termini di custodia cautelare, ai sensi dell'art. 305, comma 2, c.p.p., qualsiasi esigenza cautelare la cui gravità renda indispensabile il protrarsi della misura, se ricorre la necessità di accertamenti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17650 del 14 aprile 2003
«Nel caso di applicazione di pena patteggiata, le spese di mantenimento dell'imputato in carcere durante la custodia cautelare possono essere poste a carico della parte, trattandosi di costi sostenuti dall'amministrazione penitenziaria...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7127 del 21 luglio 1993
«Le spese relative al mantenimento in carcere dell'imputato durante la custodia cautelare non rientrano fra le spese del procedimento e pertanto devono essere poste a suo carico in caso di sentenza applicativa della pena su richiesta delle parti.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1655 del 16 ottobre 1993
«La richiesta di proroga della custodia cautelare ex art. 305, secondo comma, c.p.p., è ammissibile anche nel caso in cui sia stata già avanzata richiesta di rinvio a giudizio e, quindi, nelle more della celebrazione dell'udienza preliminare. (La...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 38727 del 6 ottobre 2009
«In tema di giudizio immediato, quando la relativa richiesta sia formulata con riferimento alle previsioni di cui ai commi 1 bis e 1 ter dell'art. 453 c.p.p., relative al caso che l'imputato si trovi in stato di custodia cautelare per i reati cui...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 44883 del 20 novembre 2009
«L'interrogatorio di garanzia dell'indagato in stato di custodia cautelare integra il presupposto del previo interrogatorio richiesto per l'instaurazione del giudizio immediato.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40059 del 14 ottobre 2009
«Attesa la diversità di funzioni tra l'art. 477 c.p.p., che prevede la sospensione del dibattimento quando questo non possa esaurirsi in un'unica udienza, e l'art. 304 c.p.p., che disciplina i casi di sospensione dei termini di custodia cautelare,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1192 del 22 marzo 1996
«A legittimare l'esercizio del potere discrezionale del giudice di sospendere i termini massimi di durata della custodia cautelare (art. 304, comma 2, c.p.p.) non è sufficiente il richiamo ad una generica complessità del dibattimento che possa...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4708 del 24 aprile 1992
«...deve effettuare il bilanciamento tra l'interesse difensivo e l'interesse pubblico all'immediata trattazione del procedimento (presenza di imminenti cause estintive, esaurimento dei termini di fase della custodia cautelare e situazioni analoghe).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 744 del 6 marzo 2000
«A tutti gli effetti l'imputato che rinuncia a comparire è legittimamente considerato assente e, come tale, rappresentato dal difensore e non gli è dovuta la notifica dell'ordinanaza di sospensione dei termini di custodia cautelare per la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28560 del 13 luglio 2009
«La sospensione dei termini di custodia cautelare in pendenza dei termini per il deposito della sentenza previsti dall'art. 544, comma 2 e 3, non implica alcuna valutazione discrezionale e può essere dichiarata anche dal giudice dell'impugnazione,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2833 del 25 giugno 1992
«La sentenza che applica la pena su richiesta delle parti è equiparata ad una pronuncia di condanna, sicchè per l'imputato che abbia patito custodia cautelare le spese del relativo mantenimento devono essere poste a suo carico, data la diversa...»