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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3305 del 5 settembre 1996
«Pertanto, a prescindere dall'esigenza per la parte di recuperare le spese sostenute per le attività prodromiche alla costituzione nel giudizio penale, quest'ultima è sempre utile e dunque ammissibile dopo il raggiungimento dell'accordo fra...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 994 del 29 aprile 1998
«Nei reati di concussione o corruzione il danaro dato o promesso al pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio è qualificabile come «prezzo» e non come «profitto» del reato, atteso che la dazione o promessa precede la consumazione o...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3450 del 23 gennaio 1995
«Infatti, è attribuita rilevanza penale al fatto quando date condotte sono tenute in ambito spaziale definito, nel caso «luoghi pubblici o aperti al pubblico e nei circoli ed associazioni di qualunque specie» (art. 110, terzo comma, T.U.L.P.S.) al...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6609 del 5 giugno 2000
«Nell'ipotesi del c.d. «patteggiamento in appello» (previsto dagli artt. 599 e 602 c.p.p., e caratterizzato dalla medesima natura pattizia dell'ipotesi regolamentata dall'art. 444 c.p.p.), non è consentito all'imputato rimettere in discussione la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6545 del 26 febbraio 1998
«Tale conclusione vale sia per l'imputato, sia per il pubblico ministero, per il quale, salva l'impugnazione per erronea applicazione formale di norma di diritto, non sussiste alcun concreto interesse che possa rendere ammissibile una doglianza...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16838 del 3 maggio 2007
«In particolare, da ciò derivando che, in mancanza della volontà dell'imputato espressa nei termini suindicati, è nullo l'accordo per l'applicazione della pena concluso con il pubblico ministero dal sostituto processuale nominato dal difensore al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1507 del 8 giugno 1993
«La presenza dell'imputato e del pubblico ministero all'udienza nella quale è stata formulata oralmente la richiesta delle parti di applicazione della pena, ai sensi dell'art. 444 c.p.p, comporta l'attribuibilità ad entrambe le parti della loro...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9389 del 4 settembre 1992
«La norma non subordina l'esercizio di tale facoltà a condizioni o termini: la richiesta, pertanto, libera nella forma, può essere presentata in qualsiasi momento delle indagini preliminari, anche prima che il pubblico ministero abbia proceduto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 397 del 14 gennaio 1999
«... In altri termini, se la richiesta dell'imputato riceve il consenso del pubblico ministero, l'organo giudicante non può non ammetterlo. Proprio per ciò è previsto che in tale atipico rito abbreviato possano essere introdotte le prove ritenute...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8176 del 22 luglio 1992
«In tema di giudizio abbreviato atipico previsto dall'art. 452 comma 2, c.p.p. come possibile ipotesi di trasformazione del giudizio direttissimo, il dissenso del pubblico ministero è da considerare come giustificato quando, all'atto della sua...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4635 del 6 maggio 1993
«Infatti, una cosa è l'evidenza della prova, necessaria perché il pubblico ministero possa richiedere il rinvio a giudizio immediato e sulla cui sussistenza è sempre possibile il sindacato del collegio giudicante, mentre altra cosa è la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5403 del 11 maggio 1995
«In tema di falsità documentale, deve escludersi che una scrittura privata o un altro documento ab origine non costituente atto pubblico possa essere considerato tale in virtù del solo suo collegamento funzionale ad un atto amministrativo, per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 31997 del 26 settembre 2002
«La richiesta di giudizio abbreviato incondizionato può essere validamente avanzata, mediante presentazione dell'istanza al pubblico ministero, anche prima che venga emesso e notificato all'imputato il decreto che dispone il giudizio immediato. In...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2027 del 3 marzo 1993
«...«come se fossero ricevute direttamente dall'autorità giudiziaria»: espressione, quest'ultima, che il legislatore univocamente e costantemente adotta nelle ipotesi in cui intende fare riferimento non solo al giudice, ma anche al pubblico ministero.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18 del 25 ottobre 1995
«...evidenti ragioni di economia processuale, emettere sentenza di proscioglimento, e non restituire gli atti al pubblico ministero, il quale, peraltro, ha la possibilità di ottenere una nuova riflessione sul tema proponendo ricorso per cassazione.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 47515 del 11 dicembre 2003
«Il disposto di cui all'art. 459, terzo comma, c.p.p., secondo cui, in caso di mancato accoglimento della richiesta di decreto penale, il giudice, salvo che non debba pronunciare sentenza di proscioglimento ai sensi dell'art. 129 c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1395 del 14 giugno 1994
«Nel caso in cui l'imputato proponga opposizione a decreto penale di condanna, chiedendo contestualmente di essere ammesso all'oblazione di cui all'art. 162 bis c.p. il processo — che con l'emissione del decreto penale e l'opposizione avverso di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 27821 del 11 luglio 2001
«È affetta da nullità assoluta ed insanabile la sentenza predibattimentale, pronunciata de plano in camera di consiglio, senza previo avviso al pubblico ministero, all'imputato ed al suo difensore, con la quale la corte d'appello, investita di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7785 del 8 agosto 1996
«Il verbale di udienza fa piena prova fino a querela di falso, in quanto il nuovo codice di procedura penale, pur non prevedendo più l'istituto dell'incidente di falso, non ha innovato riguardo al regime di efficacia dell'atto pubblico qual è...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 123 del 28 marzo 1994
«Il nuovo codice di procedura non contempla l'istituto dell'incidente di falso, che disciplinava l'impugnazione di un atto o di un documento del processo denunziato di falsità, né riproduce l'art. 158 del codice abrogato, che attribuiva al processo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11077 del 2 dicembre 1993
«... Sono, pertanto, affetti da nullità relativa ai sensi dell'art. 142 c.p.p. i verbali di udienza privi della sottoscrizione del pubblico ufficiale redigente. Tale nullità è suscettibile di sanatoria per accettazione degli effetti dell'atto ex...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1470 del 12 febbraio 1992
«...precisato che essendo il verbale atto del pubblico ufficiale che lo ha redatto — il quale attraverso la sottoscrizione attribuisce ad esso autenticità e pubblica fede — solo la mancanza di sottoscrizione da parte di costui può produrre nullità).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 17048 del 27 aprile 2001
«...qualificato. (Fattispecie in cui la sentenza di secondo grado ha accolto l'appello del pubblico ministero il quale, a fronte di assoluzione per il reato di riciclaggio, aveva lamentato la mancata qualificazione del fatto come ricettazione).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 23436 del 8 giugno 2001
«Il potere del giudice di disporre anche d'ufficio l'assunzione di nuovi mezzi di prova, previsto dall'art. 507 c.p.p., deve essere esercitato, a pena di nullità della sentenza, anche con riferimento ai testimoni del pubblico ministero,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4616 del 21 aprile 1994
«La disposizione di cui all'art. 197, primo comma, lett. d), c.p.p. che sancisce, tra l'altro l'incompatibilità a testimoniare per coloro che nel medesimo procedimento svolgono o hanno svolto la funzione di ausiliario del giudice o del pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 16632 del 2 maggio 2007
«...in maniera irreparabile il diritto di difesa, non può che annullare con sentenza quella di primo grado e, nel contempo, disporre la trasmissione degli atti al pubblico ministero competente perché si proceda a un nuovo giudizio. (Mass. redaz.).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11576 del 31 marzo 2006
«L'efficacia preclusiva dell'emissione di un decreto di archiviazione non opera in presenza di fatto qualificato come oggettivamente diverso da quello cui si riferiva il provvedimento di archiviazione, conseguente ad acquisizioni effettuate in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8351 del 9 marzo 2006
«L'efficacia preclusiva del decreto di archiviazione non opera in presenza di fatto qualificato come oggettivamente diverso da quello cui si riferiva il provvedimento di archiviazione, all'esito di elementi acquisiti anche nella fase di giudizio e...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 40449 del 29 novembre 2002
«...relativo a tale reato in conseguenza della medesima condotta già addebitata all'imputato. Verificandosi tale ipotesi correttamente il pubblico ministero procede, quindi, alla semplice modifica dell'imputazione ai sensi dell'art. 516 c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8011 del 18 febbraio 2003
«Qualora emerga in dibattimento un “fatto nuovo” nella locuzione di cui all'art. 518 c.p.p., accadimento assolutamente difforme da quello contestato, e non ricorra alcuna delle ipotesi previste dall'art. 517 c.p.p., il giudice deve trasmettere gli...»