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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20788 del 14 ottobre 2015
«Il donante che si sia riservato l'usufrutto ex art. 796 c.c. non può trasmetterlo "mortis causa", poiché esso si estingue con la morte del titolare a norma dell'art. 979 c.c.; nella diversa ipotesi del legato di usufrutto, il testatore ha la piena...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17635 del 18 luglio 2013
«In tema di violazione delle distanze tra costruzioni previste dal codice civile e dalle norme integrative dello stesso, quali i regolamenti edilizi comunali, al proprietario confinante compete sia la tutela in forma specifica, finalizzata al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23693 del 6 novembre 2014
«Il criterio della prevenzione, previsto dagli artt. 873 e 875 cod. civ., è derogato dal regolamento comunale edilizio allorché questo fissi la distanza non solo tra le costruzioni, ma anche delle stesse dal confine, salvo che lo stesso consenta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 30606 del 30 dicembre 2011
«L'attore che proponga una domanda di accertamento della proprietà ed abbia la materiale disponibilità della cosa oggetto del preteso diritto, in virtù di un possesso acquistato con violenza o clandestinità, ovvero sulla cui legittimità sussista...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9652 del 19 aprile 2013
«La regola stabilita dall'ultimo comma dell'art. 950 cod. civ., secondo cui il giudice, in mancanza di altri elementi, per stabilire il confine tra due fondi si attiene a quello delineato dalle mappe catastali, è applicabile anche nel caso in cui...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15538 del 8 luglio 2014
«In tema di servitù, l'aggravamento dell'esercizio, in dipendenza della trasformazione operata sul fondo dominante, va verificato accertando se l'innovazione abbia alterato l'originario rapporto con il fondo servente e se il sacrificio imposto sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20557 del 30 settembre 2014
«In tema di risarcimento danni per l'esecuzione di lavori su parti comuni di un edificio condominiale, poiché il condominio è un ente di gestione privo di personalità giuridica distinta da quella dei singoli condomini, il condòmino che ritenga di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18117 del 26 luglio 2013
«In tema di impugnazione delle deliberazioni assembleari del condominio, qualora il giudizio di primo grado sia stato introdotto con ricorso, anziché con citazione, può essere introdotto con ricorso anche il giudizio di appello, e, in questo caso,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19798 del 19 settembre 2014
«Il regolamento di condominio, predisposto dall'originario unico proprietario dell'edificio, vincola chi abbia acquistato le singole unità immobiliari successivamente alla sua predisposizione purché richiamato ed approvato nei singoli atti di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18859 del 7 agosto 2013
«La servitù di passaggio costituita per usucapione ha natura di servitù volontaria, sicché, ai fini del relativo acquisto, è irrilevante lo stato di interclusione del fondo, dovendosi prescindere dai requisiti per la costituzione ed il mantenimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17881 del 23 luglio 2013
«Ai fini dell'usucapione, il requisito della non clandestinità va riferito non agli espedienti che il possessore potrebbe attuare per apparire proprietario, ma al fatto che il possesso sia stato acquistato ed esercitato pubblicamente, cioè in modo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6792 del 2 aprile 2015
«Colui che è convenuto con azione possessoria per violazione dei limiti imposti dalle norme in materia di distanze può dimostrare l'insussistenza dell'altrui diritto al fine di negare lo stato di possesso vantato dall'attore, senza con ciò...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26985 del 2 dicembre 2013
«In tema di tutela possessoria, perché sussista la violenza dello spoglio non è necessario che questo sia stato compiuto con forza fisica o con armi, essendo invece sufficiente che sia avvenuto senza o contro la volontà effettiva, o anche solo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19830 del 19 settembre 2014
«Colui che assume di essere stato spogliato del possesso di una servitù di passaggio non è tenuto a dare la prova dell'inesistenza della tolleranza, trattandosi di fatto impeditivo che deve provare l'altra parte.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12363 del 23 marzo 2007
«La sospensione della chiamata obbligatoria alla leva, introdotta con L. n. 331 del 2000 e successive integrazioni, non ha abolito il servizio di leva militare obbligatoria, ma ne ha limitato l'operatività a specifiche situazioni e a casi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26112 del 18 giugno 2003
«Il giudicato interno formatosi a seguito dell'annullamento parziale della Corte di cassazione non prevale sull'abolitio criminis, la quale fa venir meno, prima ancora che la validità e l'efficacia della norma penale discriminartice, la sua stessa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41322 del 14 ottobre 2015
«In tema di successione di leggi processuali nel tempo, non opera il principio della retroattività della disposizione più favorevole, nemmeno nell'ambito delle misure cautelari, poiché non esistono principi di diritto intertemporale propri della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23931 del 3 giugno 2013
«A seguito della sentenza della Grande Chambre della Corte EDU n. 10249 del 17 settembre 2009 nel caso Scoppola c. Italia, il condannato alla pena dell'ergastolo con sentenza passata in giudicato può ottenere in sede esecutiva la riduzione della...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 38548 del 18 ottobre 2007
«In tema di successione di leggi penali, deve applicarsi quella che prevede il trattamento sanzionatorio ritenuto più favorevole al reo, anche quando la legge posteriore, che l'ha modificata, abbia ripristinato le pene più severe previste da altra...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 17230 del 18 maggio 2006
«In caso di successione nel tempo di norme extrapenali integratrici del precetto penale, deve ritenersi inapplicabile il principio previsto dall'articolo 2, comma terzo, c.p. qualora si tratti di modifiche della disciplina integratrice della...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 39069 del 6 ottobre 2004
«In virtù del principio del favor rei stabilito nell'art. 2, comma terzo, c.p., il trattamento sanzionatorio in concreto più favorevole, con riguardo al reato di guida in stato di ebbrezza (art. 186, comma secondo, c.s.), commesso prima...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36757 del 17 settembre 2004
«In materia di successione nel tempo di leggi penali, è incontroverso che, una volta individuata la disposizione complessivamente più favorevole, il giudice deve applicare questa nella sua integralità, senza poter combinare un frammento normativo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 23613 del 20 maggio 2004
«In materia di successione di leggi penali, l'art. 2 comma terzo c.p. prende in considerazione tutti i mutamenti legislativi intervenuti, stabilendo che deve applicarsi la legge le cui disposizioni sono più favorevoli al reo; pertanto una volta che...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 20156 del 29 aprile 2004
«Per i reati attribuiti alla cognizione del giudice di pace, commessi prima della data di entrata in vigore del D.L.vo 28 agosto 2000, n. 274 e giudicati dal giudice togato, devono applicarsi, in base alla disciplina transitoria prevista dal...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3881 del 10 ottobre 2000
«La disciplina della revoca della patente prevista dal nuovo codice della strada è più favorevole all'imputato di quella precedente in quanto, mentre nella vigenza del codice della strada abrogato spettava alla discrezionalità del giudicante...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 518 del 11 febbraio 2000
«Non ricorre l'ipotesi di cui all'art. 2, terzo comma, c.p. quando lo stesso fatto sia punito in base a due leggi coeve, allorché una di esse identifichi come reato, sanzionandola in modo meno grave, una delle condotte integranti gli estremi di un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6789 del 28 gennaio 1998
«Allorché la modifica della competenza per materia sia posta in maniera autonoma dalla nuova legge — e non indirettamente come nel caso di diversa determinazione della sanzione edittale — la relativa norma è di carattere processuale e non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9927 del 28 settembre 1995
«...via interessato l'Azienda autonoma delle ferrovie dello Stato, trasformandola dapprima in ente Ferrovie dello Stato (L. n. 210/1985) e poi in società per azioni (delibera CIPE 12 agosto 1992, in esecuzione della L. n. 35/1992 e L. n. 359/1992).»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7394 del 27 giugno 1994
«Il principio della retroattività della norma più favorevole posto dall'art. 2, terzo comma, c.p., che assicura al cittadino il trattamento penale più mite tra quello previsto dalla legge penale vigente al momento del fatto e quello previsto dalle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5011 del 19 gennaio 1993
«Il criterio della norma più favorevole al reo può essere utilizzato solo al fine di individuare la norma di diritto sostanziale applicabile al caso concreto, non quella processuale quale è, indubbiamente, quella disciplinante la competenza tra i...»