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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39259 del 25 ottobre 2005
«Il reato di abuso d'ufficio ha natura necessariamente plurioffensiva quando è commesso arrecando ad altri un danno ingiusto, nel senso, cioè, che devono essere lesi sia gli interessi costituzionalmente tutelati del buon andamento e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41481 del 16 novembre 2005
«Ai fini della determinazione della pena per il delitto tentato nel caso di concorso di circostanze anche ad effetto speciale, deve farsi riferimento alla pena base per il reato consumato e aggravato, qualora il giudizio di comparazione si sia...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 42580 del 24 novembre 2005
«Ai fini della restituzione in termine per proporre impugnazione avverso la sentenza contumaciale od opposizione avverso il decreto penale di condanna, non può ritenersi realizzata la condizione costituita dalla prova della mancata, effettiva...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43398 del 30 novembre 2005
«In tema di inosservanza di provvedimento dell'autorità, la disposizione di cui all'art. 650 c.p. è norma di natura sussidiaria, che trova applicazione solo quando l'inosservanza del provvedimento dell'autorità non sia sanzionata da alcuna norma,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 44281 del 5 dicembre 2005
«Il divieto di applicazione della sospensione condizionale della pena per più di due volte non ricorre nel caso in cui l'imputato abbia in precedenza riportato due condanne a pena sospesa per reato depenalizzato da una legge successiva, giacché tra...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44952 del 7 dicembre 2005
«In tema di reato di abuso d'ufficio la condotta dell'agente rileva penalmente solo se l'ingiusto vantaggio patrimoniale è conseguito attraverso la violazione di legge o di regolamento, con esclusione degli atti che hanno natura meramente...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45283 del 14 dicembre 2005
«Ai fini della perseguibilità di ufficio di un delitto contro la libertà sessuale, l'operatività della connessione, richiesta dall'art. 609 septies, comma terzo, c.p. tra il reato sessuale e due o più fatti costituenti reato che siano procedibili...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45295 del 14 dicembre 2005
«Integra il delitto di falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atto pubblico (art. 479 c.p.) la condotta del notaio che proceda ad autenticare in calce ad una procura speciale sottoscrizioni non apposte in sua presenza, in quanto detta...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 47165 del 23 dicembre 2005
«In tema di reato continuato, non è motivo di nullità l'omessa specificazione dell'aumento di pena per ogni singolo reato, una volta individuato il reato più grave, in quanto nel corso dell'esecuzione il cumulo giuridico delle pene irrogate è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 530 del 14 gennaio 2005
«In tema di disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone, la condotta costituita dal superamento dei limiti di accettabilità di emissioni sonore derivanti dall'esercizio di mestieri rumorosi (nella specie, attività industriale) integra gli...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9163 del 8 marzo 2005
«Ai fini del riconoscimento del vizio totale o parziale di mente, anche i «disturbi della personalità», che non sempre sono inquadrabili nel ristretto novero delle malattie mentali, possono rientrare nel concetto di «infermità», purché siano di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10196 del 23 marzo 2006
«Ai fini della perseguibilità senza querela dei delitti di violenza sessuale, in ragione della connessione con un reato procedibile d'ufficio, occorre che per quest'ultimo sia stata concretamente esercitata l'azione penale.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11583 del 31 marzo 2006
«Il giudice dell'esecuzione che riconosca l'esistenza del vincolo della continuazione tra una pluralità di condanne, tra le quali solo alcune condizionalmente sospese, qualora ridetermini la pena nei limiti per cui diviene possibile concedere la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11587 del 3 aprile 2006
«In sede di applicazione della continuazione ex art. 671 c.p.p. il giudice dell'esecuzione è tenuto ad individuare il reato più grave e ad operare l'aumento di pena per la ritenuta continuazione con gli altri reati per i quali vi è stata condanna...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1408 del 16 gennaio 2006
«Non è penalmente rilevante, ai sensi dell'art. 650 c.p. richiamato dall'art. 17 ter R.D. n. 773 del 1931 e succ. modif. — Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza —, la violazione dell'ordinanza sindacale di sospensione di un'attività...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1748 del 17 gennaio 2006
«Ai fini dell'operatività del disposto di cui all'art. 129, comma 2, c.p.p., che, pur in presenza di una causa di estinzione del reato, impone il proscioglimento nel merito quando «dagli atti risulta evidente che il fatto non sussiste o che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19511 del 7 giugno 2006
«Il patteggiamento sulla pena in appello presuppone una pronuncia affermativa di responsabilità la quale — comportando la rinuncia ai motivi di censura — fa di per sé presumere l'insussistenza di cause di non punibilità ai sensi dell'art. 129...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 211 del 5 gennaio 2006
«Nel procedimento che definisce il concordato in appello (art. 599, comma quarto, c.p.p.), la motivazione del giudice sull'assenza dei presupposti che legittimano l'operatività dell'art. 129 c.p.p., analogamente a quanto avviene per il...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 22824 del 3 luglio 2006
«Non è applicabile nel giudizio di legittimità la legge penale più favorevole, conseguente alla riduzione dei minimi edittali della pena della reclusione prevista per il reato di cui all'articolo 73, comma primo, D.P.R. 9 ottobre 1990 n. 309 (cfr....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 22882 del 3 luglio 2006
«Ai fini della revoca della sospensione condizionale della pena, il termine quinquennale previsto dall'art. 163 c.p. decorre a partire dalla data in cui è divenuta irrevocabile la sentenza con la quale è stato concesso il beneficio.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2337 del 19 gennaio 2006
«La condotta tipica del reato di invasione di terreni o edifici consiste nell'introduzione dall'esterno in un fondo o in un immobile altrui di cui non si abbia il possesso o la detenzione: la norma di cui all'art. 633 c.p., infatti, non è posta a...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 23757 del 7 luglio 2006
«In tema di motivi di ricorso per cassazione, dopo la novella dell'art. 606 c.p.p. ad opera della L. n. 46 del 2006, la previsione della deduzione del vizio di motivazione, che risulti da atti del processo specificamente indicati, va intesa in...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 29999 del 12 settembre 2006
«In tema di misure cautelari, nella nozione di «elementi a favore», che devono essere valutati dal giudice a pena di nullità dell'ordinanza, rientrano soltanto gli elementi di natura oggettiva e, di fatto, aventi natura concludente, mentre restano...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30772 del 18 settembre 2006
«L'inottemperanza della persona sottoposta alle indagini all'invito a presentarsi alla polizia giudiziaria, delegata all'interrogatorio dal pubblico ministero, che è sanzionata attraverso la possibilità di disporre l'accompagnamento forzato, non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 31429 del 21 settembre 2006
«In tema di continuazione, attesa l'ampiezza dei poteri cognitivi riconosciuti in via eccezionale al giudice dell'esecuzione, è legittimo che, nel determinare la pena complessiva conseguente all'applicazione della continuazione, il giudice possa,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35495 del 23 ottobre 2006
«La valutazione dei precedenti penali basata su un certificato penale non aggiornato e non corrispondente alla situazione reale costituisce un'ipotesi di travisamento del fatto risultante da atti specificamente indicati nei motivi di gravame che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35797 del 25 ottobre 2006
«In tema di reato continuato, l'unicità del disegno criminoso presuppone l'anticipata ed unitaria ideazione di più violazioni della legge penale, già presenti nella mente del reo nella loro specificità e la prova di tale congiunta previsione deve...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36773 del 7 novembre 2006
«La novella dell'art. 606, comma primo, lett. e) c.p.p. ad opera dell'art. 8 L. n. 46 del 2006, con la previsione che il vizio della motivazione può essere dedotto quando risulti anche da altri atti del processo, non ha fatto venire meno il limite...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 41575 del 19 dicembre 2006
«In tema di continuazione, il principio della valutazione in astratto, per rapporto alla pena edittale comminata, del reato più grave, non è vincolante per il giudice della cognizione nell'ipotesi in cui egli si trovi a valutare un unico reato —...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5070 del 9 febbraio 2006
«In tema di invasione di terreni, la subordinazione della sospensione condizionale della pena al rilascio del terreno in favore della P.A. è provvedimento legittimo e conforme al dettato dell'art. 165 c.p., perché la restituzione della res assolve...»