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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23910 del 25 maggio 2004
«Non sussistono i presupposti e gli estremi del conflitto di competenza né di un caso analogo di conflitto, quando due procedimenti si trovino entrambi pendenti dinanzi allo stesso giudice dell'udienza preliminare, inteso non solo come medesimo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24597 del 28 maggio 2004
«Nell'applicazione in fase esecutiva degli istituti del concorso formale o della continuazione, il giudice, una volta individuata la violazione più grave, deve ad essa collegare la stessa pena già fissata nella sede cognitiva, procedendo ad una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25103 del 3 giugno 2004
«Il superamento dei valori-limite di rumorosità prodotta nell'attività di esercizio di una discoteca non integra la fattispecie prevista dal primo comma dell'art. 659 c.p., ma quella indicata nel secondo comma dello stesso articolo, che non è...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 26877 del 15 giugno 2004
«Il prelievo abusivo di acque dal sottosuolo — in virtù dell'art. 23 del D.L.vo n. 152 del 1999, che ha sostituito l'art. 17 del R.D. n. 1775 del 1933, disponendo che la derivazione o l'utilizzazione dell'acqua pubblica per uso industriale, senza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 28514 del 24 giugno 2004
«Una volta ritenuta la continuazione tra più reati, la determinazione della pena deve essere operata individuando la pena per la violazione più grave e procedendo all'aumento fino al triplo di questa indipendentemente dal fatto che per i reati...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 31211 del 15 luglio 2004
«Nel determinare, ai sensi dell'art. 663 c.p.p., la pena da eseguirsi nel caso di esistenza, a carico del medesimo soggetto, di pene temporanee detentive concorrenti, il giudice dell'esecuzione, a norma degli artt. 78 e 80 c.p., deve dapprima...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 37515 del 23 settembre 2004
«A seguito della nuova formulazione della fattispecie di abuso di ufficio ad opera della legge 16 luglio 1997, n. 234, che ha novellato l'art. 323 c.p., il reato in questione non può configurarsi se non in presenza di una «violazione di norma di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 383 del 9 gennaio 2004
«Anche dopo la depenalizzazione — ad opera dell'art. 1 del D.L.vo n. 480 del 1994 — del reato di inottemperanza all'invito a presentarsi all'autorità di pubblica sicurezza previsto dall'art. 15 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 42557 del 29 ottobre 2004
«L'estinzione per prescrizione di una contravvenzione (nella specie: art. 186 codice della strada) che commini oltre alla sanzione penale anche una sanzione amministrativa, non comporta anche l'estinzione di quest'ultima, atteso che l'accertamento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4304 del 4 febbraio 2004
«Le due ipotesi attenuatrici del reato (riparazione totale del danno e ravvedimento operoso), contenute nell'art. 62 n. 6 c.p., hanno sfere di applicazione di regola autonome: l'una è, infatti, correlata al danno inteso in senso civilistico, e cioè...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 44414 del 16 novembre 2004
«In tema di trattamento sanzionatorio del reato continuato, la pena destinata a costituire la base sulla quale operare gli aumenti fino al triplo per i reati satellite — anche se puniti con una sanzione di genere diverso — è esclusivamente quella...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 46236 del 29 novembre 2004
«La sospensione condizionale della pena può essere concessa dal giudice dell'esecuzione non soltanto nelle ipotesi di riconoscimento del concorso formale o della continuazione ai sensi dell'art. 671, comma primo, c.p.p., ma anche nel caso di revoca...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 46954 del 2 dicembre 2004
«La concessione o meno delle attenuanti generiche è un giudizio di fatto lasciato alla discrezionalità del giudice, che deve motivare nei soli limiti atti a far emergere in misura sufficiente la sua valutazione circa l'adeguamento della pena...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 46965 del 2 dicembre 2004
«La sospensione condizionale della pena non può essere concessa all'imputato straniero non identificato con certezza, non potendosi in tal caso verificare l'insussistenza di precedenti ostativi o l'esistenza delle condizioni per un giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 47420 del 7 dicembre 2004
«In tema di applicazione della pena nel reato continuato, la distinta applicazione dei singoli aumenti di pena per i diversi reati satelliti, sebbene non sia vietata ed anzi sia utile perché rende meglio evidenti le ragioni che concorrono a formare...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 562 del 12 gennaio 2004
«La declaratoria di estinzione del reato per improseguibilità dell'azione penale dovuta a remissione di querela ritualmente accettata ha carattere pregiudiziale rispetto alle formule di proscioglimento riferibili ad altre cause di estinzione del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 581 del 12 gennaio 2004
«La querela, configurandosi come condizione di procedibilità dell'azione penale, ha natura processuale; pertanto, la remissione della stessa, una volta intervenuta l'accettazione da parte del querelato, non solo estingue il potere punitivo dello...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6074 del 16 febbraio 2004
«L'interesse ad impugnare, in caso di concessione della sospensione condizionale della pena, si configura tutte le volte in cui il beneficio sia idoneo a produrre in concreto una lesione della sfera giuridica dell'impugnante, purché tale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10081 del 15 marzo 2005
«In tema di obbligazioni nascenti dal reato, poichè l'ordinamento prevede specifici rimedi sia in sede penale (art. 630, comma primo lett. d) c.p.p.) che civile (art. 395, comma primo n. 2 c.p.c.) nel caso in cui la falsa testimonianza abbia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11518 del 22 marzo 2005
«In relazione al contenuto che deve assumere «a pena di nullità», l'ordinanza che dispone una misura cautelare, deve ritenersi che il riferimento al tempo trascorso dalla commissione del reato (articolo 292, comma 2, lettera c, del c.p.p.), non ha...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12618 del 5 aprile 2005
«Il possesso di oggetti di interesse artistico storico o archeologico si deve ritenere illegittimo a meno che il detentore non dimostri di averli legittimamente acquistati. Tali oggetti, invero, sono di proprietà dello stato sin dalla loro scoperta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13408 del 12 aprile 2005
«Il danneggiato dal reato è legittimato a proporre l'azione civile nel processo penale per il risarcimento dei danni che assume aver subito, indipendentemente dalle azioni proposte o proponibili dalla persona offesa, che restano autonome e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16542 del 3 maggio 2005
«Il divieto di reformatio in peius, pur operando anche con riguardo alle singole componenti della pena complessiva, inflitta in primo grado per più reati uniti sotto il vincolo della continuazione, presuppone, tuttavia, che non venga meno, a...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2283 del 25 gennaio 2005
«L'interdizione dell'imputato non comporta l'obbligo del giudice di accertarne d'ufficio l'incapacità di partecipare coscientemente al processo e di disporre la sospensione di cui all'art. 70 c.p.p., in quanto l'interdizione presuppone l'incapacità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23639 del 23 giugno 2005
«La liberazione condizionale postula un giudizio prognostico circa la condotta della persona condannata tale escludere ragionevolmente la persistenza di un apprezzabile grado di pericolosità sociale e la conseguente probabilità di reiterazione di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24823 del 5 luglio 2005
«Nel procedimento di esecuzione, quando riconosca il vincolo della continuazione tra reati considerati in più sentenze o decreti di condanna, il giudice è soggetto nella determinazione della pena al limite indicato nell'art. 671, comma secondo,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 27449 del 22 luglio 2005
«In ipotesi di subordinazione della sospensione condizionale della pena all'adempimento di un obbligo da parte del condannato, qualora questi non ottemperi all'obbligo il termine iniziale della prescrizione del reato coincide non con la data di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33007 del 7 settembre 2005
«Il divieto della reformatio in peius in caso di reato continuato, investe ogni componente che concorre alla determinazione della pena complessiva, per cui detto divieto deve ritenersi violato, quando appellante sia il solo imputato, non solo se la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35427 del 30 settembre 2005
«L'art. 270 bis, comma terzo, c.p., introdotto con la legge 18 ottobre 2001 n. 374, ha esteso la tutela penale anche agli atti di violenza rivolti contro uno Stato estero, un'istituzione o un organismo internazionale, senza individuare quando un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 36830 del 11 ottobre 2005
«Il diniego della sospensione condizionale della pena, motivato con la considerazione che la concessione del beneficio per una condanna solo a una pena pecuniaria, peraltro di lieve entità, non sarebbe favorevole all'imputato, è illegittimo perché...»