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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 29603 del 25 luglio 2011
«Il delitto di violenza sessuale, aggravato dalla circostanza speciale dell'uso di sostanze alcoliche, narcotiche o stupefacenti gravemente lesive della salute della persona offesa assorbe quello di procurata incapacità mediante somministrazione di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18380 del 21 aprile 2004
«Il reato di estorsione è a dolo generico, in quanto il procurare a sè o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno non rappresenta soltanto lo scopo in vista del quale il colpevole si determina al comportamento criminoso, ma un elemento della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 50155 del 31 dicembre 2004
«Il reato di procurata incapacità mediante somministrazione di sostanze stupefacenti, previsto dall'art. 613 c.p., non può concorrere con la rapina aggravata ai sensi del n. 2, comma terzo dell'art. 628 c.p., che riguarda il caso in cui la violenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7550 del 25 febbraio 2011
«Ai fini della configurabilità del reato di interferenze illecite nella vita privata di cui all'art. 615 bis c.p. è irrilevante la mancata identificazione, o la non identificabilità, della persona cui si riferisce l'immagine abusivamente captata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25666 del 12 giugno 2003
«Il reato di interferenze illecite nella vita privata (art. 615 bis c.p.) richiede il dolo generico, consistente nella volontà cosciente dell'agente di procurarsi indebitamente immagini inerenti la “privacy” altrui. (Applicando tale principio, la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3067 del 14 dicembre 1999
«Con la previsione dell'art. 615 ter c.p., introdotto a seguito della legge 23 dicembre 1993, n. 547, il legislatore ha assicurato la protezione del «domicilio informatico» quale spazio ideale (ma anche fisico in cui sono contenuti i dati...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 986 del 20 gennaio 2014
«La procura del difensore del Comune rilasciata dal sindaco e autenticata dal segretario comunale del medesimo ente, è valida atteso che a norma dell'art. 83, secondo comma, cod. proc. civ., la procura alle liti può essere rilasciata anche con...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 43396 del 12 novembre 2003
«L'elemento psicologico del delitto previsto dall'art. 632 c.p. consiste sia nella volontarietà del fatto in sè, ossia nell'intenzione di cagionare una deviazione di acque pubbliche o private, o un'immutazione dello stato dei luoghi nella proprietà...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 21868 del 5 giugno 2002
«In tema di truffa, pur non esigendosi l'identità tra la persona indotta in errore e quella che subisce le negative conseguenze patrimoniali di tale induzione, è tuttavia da escludere la configurabilità del reato quando il soggetto indotto in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6900 del 30 luglio 1996
«Qualora il procedimento camerale tipico, disciplinato dagli artt. 737 e seguenti c.p.c., sia previsto per la tutela di situazioni sostanziali di diritti o di status — come avviene, ex art. 5, comma quarto, legge n. 117 del 1988 per il procedimento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5814 del 3 luglio 1987
«Poiché nei procedimenti di volontaria giurisdizione non è necessario il patrocinio di un procuratore legalmente esercente, prescritto dall'art. 82 c.p.c. per il caso di partecipazione al giudizio, nella controversia per la designazione dell'erede...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3778 del 27 luglio 1978
«Poiché nei procedimenti in camera di consiglio il reclamo al giudice gerarchicamente superiore non apre un giudizio di impugnazione in senso tecnico, essendo rivolto solamente a provocare la prosecuzione dello stesso procedimento, non si applica a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4482 del 26 marzo 2003
«Nei procedimenti in camera di consiglio che si svolgono nei confronti di più parti, la notificazione del decreto è idonea a far decorrere — tanto per il destinatario della notifica che del notificante — il termine di dieci giorni per la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9695 del 25 settembre 1990
«Con riguardo al decreto reso al tribunale in esito al procedimento camerale per la concessione al coniuge divorziato della quota di pensione che sarebbe spettata al coniuge superstite (ex art. 9 L. n. 898 del 1970), il termine di dieci giorni per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4616 del 22 marzo 2012
«In tema di amministrazione della cosa comune, il decreto emesso ai sensi dell'art. 1105, quarto comma, c.c. ha natura di provvedimento di volontaria giurisdizione, che, essendo suscettibile di revoca e modifica ex art. 742 c.p.c., è privo del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4933 del 3 marzo 2014
«Per la validità della notificazione tramite ufficiale giudiziario è sufficiente un solo impulso processuale del richiedente, in quanto l'ufficiale giudiziario, a differenza dell'ufficiale postale, non si limita a riscontrare l'effettività...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4580 del 26 febbraio 2014
«Ai fini della validità della notifica, la ricezione dell'atto, senza riserve, da parte di un avvocato presente nello studio del procuratore domiciliatario fa presumere che lo stesso sia autorizzato all'incombente, essendo, ancorché...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3262 del 4 aprile 1987
«In tema di scioglimento di comunioni, l'ordinanza, con la quale il giudice istruttore, a norma dell'art. 789 c.p.c., dichiara esecutivo, e rende quindi vincolante per i condividenti il progetto divisionale predisposto e depositato in cancelleria,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 44125 del 14 novembre 2012
«Integra il reato di truffa, e non quello di gestione infedele, il fatto di chi, nella prestazione del servizio di gestione di portafogli di investimento su base individuale, o del servizio di gestione collettiva del risparmio, in violazione delle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8443 del 17 luglio 1998
«I delitti di turbata libertà degli incanti (art. 353 c.p.) e di truffa (art. 640 c.p.) possono concorrere formalmente, dato che essi sono caratterizzati da distinte oggettività giuridiche - l'uno essendo rivolto alla difesa del regolare...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17688 del 16 aprile 2004
«Al fine della configurazione del delitto di truffa, integra la condotta di raggiro anche il silenzio sul verificarsi sopravvenuto di un evento il quale costituisce il presupposto del permanere di un obbligazione pecuniaria a carattere periodico:...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10792 del 16 marzo 2001
«In tema di insolvenza fraudolenta, l'obbligazione, assunta dall'agente con il proposito di non adempierla, deve avere ad oggetto una prestazione di dare e non quella di svolgere una specifica attività in favore dell'altra parte, giacché uno degli...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1658 del 23 febbraio 1993
«In tema di truffa, l'espediente di presentare per il rimborso note di spese non dovute, inframmezzate ad altre regolari, approfittando del rapporto di lavoro che induce a presumere la correttezza tra le parti, ben può rientrare nel concetto di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21112 del 19 giugno 2006
«Non è configurabile il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato (art. 316 ter c.p.), né quello di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640 bis c.p.), bensì eventualmente quello di truffa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11359 del 22 maggio 2014
«L'art. 182, primo comma, c.p.c., va interpretato nel senso che il giudice che rilevi l'omesso deposito della procura speciale alle liti, rilasciata ai sensi dell'art. 83, comma terzo, c.p.c., che sia stata semplicemente enunciata o richiamata...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 6763 del 21 marzo 2014
«La notificazione della sentenza, costituente titolo sia in favore del contendente vittorioso sia, per il capo di condanna alle spese, del procuratore distrattario, quando effettuata in una sola copia, unitamente al precetto intimato dal...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 149 del 8 gennaio 2014
«La dichiarazione congiunta di "cessata materia del contendere per intervenuta transazione" è inidonea ad integrare sia la rinuncia agli atti del giudizio, sia la manifestazione di cessazione della materia del contendere, quando provenga da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3356 del 13 febbraio 2014
«E tempestiva la notifica dell'atto di appello che, tentata in pendenza del termine per impugnare, non sia andata a buon fine per cause indipendenti dalla volontà del notificante, e sia stata da questi tempestivamente rinnovata, a nulla rilevando...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 5457 del 10 marzo 2014
«In tema di giudizio per cassazione, allorché il ricorrente abbia eletto domicilio in Roma, indicando altresì l'indirizzo di posta elettronica certificata, il controricorso può essere indifferentemente notificato sia presso il detto domicilio, sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1770 del 28 gennaio 2014
«In tema di giudizio per cassazione, la procura rilasciata in epoca successiva alla notificazione del ricorso incidentale, ma depositata insieme a quest'ultimo ai sensi dell'art. 370, terzo comma, cod. proc. civ., pur non impedendo la dichiarazione...»