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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 48402 del 16 dicembre 2004
«Il contenuto del danno ambientale viene a coincidere con la nozione non di danno patito bensì di danno provocato ed il danno ingiusto da risarcire si pone in modo indifferente rispetto alla produzione di danni - conseguenze,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6551 del 22 marzo 2011
«Ai fini della liquidazione del danno ambientale, i parametri (gravità della colpa individuale, costo necessario per il ripristino e profitto conseguito dal trasgressore) richiamati all'art. 18, co. 6 della L. 8 luglio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9013 del 6 maggio 2015
«Il giudice della domanda di risarcimento del danno ambientale ancora pendente alla data di entrata in vigore della L. 6 agosto 2013, n. 97 (Legge Europea 2013), essendo ormai esclusa la liquidazione per equivalente di quello, può...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25918 del 15 ottobre 2019
«Qualora la parte civile abbia infruttuosamente esercitato l'azione civile in sede penale, nel giudizio di rinvio disposto dal giudice di legittimità ai sensi dell'art. 622 c.p.p. in seguito ad annullamento della sentenza penale per i soli effetti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 28986 del 11 novembre 2019
«In tema di risarcimento del danno alla salute, la preesistenza della malattia in capo al danneggiato costituisce una concausa naturale dell'evento di danno ed il concorso del fatto umano la rende irrilevante in virtù del precetto dell'equivalenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 317 del 15 gennaio 1998
«L'assegno periodico di divorzio, nella disciplina introdotta dall'art. 10 della L. 6 marzo 1987, n. 74, modificativo dell'art. 5 della L. 1 dicembre 1970, n. 898, ha carattere esclusivamente assistenziale (di modo che deve essere negato se...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 148 del 30 aprile 1999
«Non sono fondate, con riferimento agli artt. 3 e 42 Cost., all'art. 10, comma primo, Cost., all'art. 24, comma primo, Cost., agli artt. 28 e 53 Cost., all'art. 71, comma primo, Cost., all'art. 72, comma primo, Cost., all'art. 97 Cost. e all'art....»
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Cassazione civile, sentenza n. 349 del 24 ottobre 2010
«Premesso che i giudici a quibus non pongono il problema della compatibilità dell'istituto dell'occupazione acquisitiva in quanto tale con l'art. 1 del Protocollo addizionale della CEDU, nell'interpretazione offertane dalla Corte europea dei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11203 del 24 aprile 2019
«Nel caso di occupazione illegittima di un immobile il danno subito dal proprietario non può ritenersi sussistente "in re ipsa", atteso che tale concetto giunge ad identificare il danno con l'evento dannoso ed a configurare un vero e proprio danno...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 3545 del 13 febbraio 2020
«Il danno da perdita della capacità di lavoro, come ogni altro credito risarcitorio, va liquidato stabilendo la quota del reddito perduta dalla vittima in conseguenza dell'invalidità causata dall'illecito; se l'ultimo reddito noto risale ad epoca...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 17948 del 27 agosto 2020
«In tema di intermediazione mobiliare, ove l'intermediario sia condannato a risarcire il danno cagionato al cliente per avere dato corso a un ordine di acquisto di titoli ad alto rischio in violazione degli obblighi informativi su di lui gravanti,...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 12630 del 13 maggio 2019
«La lesione del diritto di proprietà, conseguente all'esercizio abusivo di una servitù di veduta, è di per sé produttiva di un danno, il cui accertamento non richiede, pertanto, una specifica attività probatoria e per il risarcimento del quale il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 31358 del 3 novembre 2021
«La liquidazione in via equitativa del danno morale soggettivo - quale autonoma voce di pregiudizio non patrimoniale - è suscettibile di rilievi in sede di legittimità sotto il profilo del vizio di motivazione, solo se difetti totalmente di...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 515 del 15 gennaio 2020
«In tema di liquidazione del danno alla persona, è irrilevante il rifiuto del danneggiato di sottoporsi ad una emotrasfusione al fine di diminuire l'entità di tale danno, atteso che non sussiste alcun obbligo a suo carico di accettare questo...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 16592 del 20 giugno 2019
«In caso di sinistro mortale dal quale sia derivato il decesso non immediato della vittima, al danno biologico terminale, consistente in un danno da invalidità temporanea totale (sempre presente e che si protrae dalla data dell'evento lesivo fino a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10814 del 5 giugno 2020
«L'attività della P.A. deve svolgersi, anche nel campo tributario, nei limiti imposti dalla legge e dalla norma primaria del "neminem laedere", per cui è consentito al giudice ordinario adito per il risarcimento del danno - nonostante il divieto di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12913 del 26 giugno 2020
«Nell'esercizio del potere di liquidazione del danno alla salute secondo equità si devono assicurare l'adeguatezza del risarcimento all'utilità effettivamente perduta e l'uniformità dello stesso in situazioni identiche; perciò, qualora tali scopi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4858 del 21 settembre 1979
«Al fine della determinazione del danno sofferto da un lavoratore dipendente, il salario o lo stipendio da assumere a base della determinazione del risarcimento del danno non è quello che il danneggiato percepiva al momento del sinistro ma quello...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 920 del 9 febbraio 1980
«Il danno patrimoniale da risarcire, quale conseguenza di lesioni personali che hanno ridotto la capacità di lavoro e quindi di guadagno del danneggiato, s'identifica nel lucro cessante e va determinato accertando le ripercussioni che il grado di...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 1553 del 22 gennaio 2019
«Le tabelle milanesi di liquidazione del danno non patrimoniale si sostanziano in regole integratrici del concetto di equità, atte quindi a circoscrivere la discrezionalità dell'organo giudicante, sicchè costituiscono un criterio guida e non una...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 521 del 15 gennaio 2020
«In particolare, quanto alla dimostrazione della lesione patita, il medesimo creditore, qualora faccia valere la responsabilità "illimitata" del liquidatore, affermando di essere stato pretermesso nella detta fase a vantaggio di altri creditori,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2971 del 31 gennaio 2019
«Pertanto, tale termine può essere computato a decorrere dalla proposizione della domanda di merito finalizzata ad ottenere la liquidazione del danno, ma non dal compimento di attività anteriori, come la presentazione di un ricorso per consulenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 40832 del 20 dicembre 2021
«Nel caso di domanda di proposta verso più debitori in solido, il valore della causa, ai fini della liquidazione delle spese di lite, è costituito dall'ammontare complessivo dell'obbligazione dedotta in giudizio, senza che abbia rilievo la...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 26856 del 4 ottobre 2021
«Nel procedimento d'equa riparazione, disciplinato dalla legge 24 marzo 2001 n. 89, la liquidazione dell'indennizzo in misura inferiore a quella richiesta dalla parte per l'applicazione, da parte del giudice, di un moltiplicatore annuo diverso da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12159 del 7 maggio 2021
«Nel giudizio di risarcimento del danno derivante da fatto illecito, costituisce violazione della regola della corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato, di cui all'art. 112 c.p.c., il prescindere dalla specifica quantificazione formulata...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 39376 del 10 dicembre 2021
«Gli interessi "compensativi" (o risarcitori) sono dovuti dal debitore in caso di credito al risarcimento del danno extracontrattuale sulle somme liquidate a tale titolo, con decorrenza dalla maturazione del diritto - e cioè dal momento del fatto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10498 del 3 maggio 2018
«In caso di condanna generica il danneggiato può, oltre alla domanda di liquidazione del danno accertato, proporne anche una volta all'accertamento ed alla liquidazione di danni ulteriori, riconducibili a fatti diversi da quelli dedotti nel primo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21258 del 5 ottobre 2020
«La sentenza non definitiva che accerti l'esistenza di un inadempimento contrattuale e del conseguente danno preclude allo stesso giudice la possibilità, al momento della relativa liquidazione nella sentenza definitiva, di negare la sussistenza di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 2271 del 2 febbraio 2021
«Nel rito del lavoro, la preclusione in appello di un'eccezione nuova sussiste nel solo caso in cui la stessa, essendo fondata su elementi e circostanze non prospettati nel giudizio di primo grado, abbia introdotto in sede di gravame un nuovo tema...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12725 del 12 dicembre 2019
«In tema di azione civile nel giudizio penale, nel caso di condanna in primo grado dell'imputato al risarcimento del danno da liquidarsi in separata sede, il giudice d'appello, in assenza di una impugnazione della parte civile sul punto, non può...»