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Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 14520 del 10 luglio 2015
«Il principio secondo il quale la sospensione dall'esercizio della professione dell'unico difensore, a mezzo del quale la parte è costituita in giudizio, determina l'automatica interruzione del processo, anche se il giudice e le altre parti non ne...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15686 del 27 luglio 2015
«Nel procedimento di verificazione della scrittura privata, il giudice di merito, ancorché abbia disposto una consulenza grafica, ha il potere-dovere di formare il proprio convincimento sulla base di ogni elemento istruttorio obiettivamente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20125 del 7 ottobre 2015
«Qualora il giudice d'appello dissenta dalle conclusioni del consulente tecnico d'ufficio nominato in secondo grado e accolga quelle del consulente tecnico d'ufficio designato in primo grado, deve enunciare le ragioni della scelta, contestando le...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25798 del 22 dicembre 2015
«La formulazione della domanda costituisce l'essenza stessa dell'intervento principale e litisconsortile, sicché la preclusione sancita dall'art. 268 c.p.c. non si estende all'attività assertiva del volontario interveniente, nei cui confronti non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8000 del 20 aprile 2015
«Nel giudizio di cassazione, la facoltà delle parti di presentare in sede di discussione, ai sensi dell'art. 379, quarto comma, cod. proc. civ., brevi osservazioni per iscritto, per replicare alle conclusioni assunte dal P.M. in udienza, può essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 814 del 20 gennaio 2015
«La richiesta di restituzione delle somme corrisposte in virtù della provvisoria esecuzione concessa ad un decreto ingiuntivo opposto, essendo conseguente alla richiesta di revoca del provvedimento monitorio, non altera i termini della controversia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8533 del 27 aprile 2015
«L'accertamento tecnico preventivo obbligatorio, previsto dall'art. 445 bis cod. proc. civ. per la verifica dei requisiti sanitari che legittimano la pretesa previdenziale o assistenziale, diviene definitivo, in assenza di contestazioni, con il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8878 del 4 maggio 2015
«Il decreto di omologazione del requisito sanitario ritenuto sussistente dal c.t.u. nell'accertamento tecnico preventivo, emesso dal giudice ai sensi dell'art. 445 bis cod. proc. civ., quinto comma, non è impugnabile con ricorso per cassazione ex...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11157 del 30 maggio 2016
«L'abbandono, in sede di precisazione delle conclusioni, di alcune domande ha esclusivamente un effetto processuale, impedendo al giudice di decidere su esse, ma non pregiudica né il diritto sostanziale né il diritto d'azione, sicché la parte,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11482 del 3 giugno 2016
«In tema di ricorso per cassazione, per infirmare, sotto il profilo della insufficienza argomentativa, la motivazione della sentenza che recepisca le conclusioni di una relazione di consulenza tecnica d'ufficio di cui il giudice dichiari di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16290 del 4 agosto 2016
«La parte che si sia vista rigettare dal giudice di primo grado le proprie richieste istruttorie (nella specie, la richiesta di prova per testi, per ritenuta incapacità a deporre) ha l'onere di reiterarle al momento della precisazione delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16886 del 10 agosto 2016
«Le istanze istruttorie non accolte in primo grado e reiterate con l'atto di appello, ove non siano state riproposte in sede di precisazione delle conclusioni, sia in primo grado che nel giudizio di gravame, devono reputarsi rinunciate, a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17686 del 7 settembre 2016
«Con riguardo alla speciale normativa sulla lingua nei procedimenti giurisdizionali nella Regione Trentino Alto Adige, il mancato uso della lingua prescritta nella stesura della sentenza nella parte in cui sono riportate le conclusioni di una delle...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 18535 del 21 settembre 2016
«Nel regime della decisione sulla questione di competenza introdotto dalla l. n. 69 del 2009, l'ordinanza con la quale il giudice, dopo aver invitato le parti a precisare le conclusioni ex art. 187, commi 1, 2 o 3 c.p.c., ed aver trattenuto la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18770 del 26 settembre 2016
«In tema di consulenza tecnica d'ufficio, anche quando questa sia percipiente, ossia disposta per l'acquisizione di dati la cui valutazione sia poi rimessa all'ausiliario, quest'ultimo non può avvalersi, per la formazione del suo parere, di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18833 del 26 settembre 2016
«È inammissibile, per tardività, la dichiarazione di deferimento del giuramento decisorio formulata per la prima volta con atto allegato alla comparsa conclusionale, poiché gli scritti difensivi successivi alla rimessione della causa al collegio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19568 del 30 settembre 2016
«Nel regime processuale introdotto dalla l. n. 353 del 1990, il giudice che ritenga la causa matura per la decisione, senza necessità di assunzione di mezzi di prova, può rinviarla alla fase conclusiva, non dovendo obbligatoriamente fissare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22000 del 31 ottobre 2016
«Nel giudizio di cassazione, viola il principio di autosufficienza il motivo di ricorso incidentale con il quale si faccia valere una questione pregiudiziale di rito, già disattesa dal giudice di secondo grado, senza riportare l'esatta formulazione...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 22120 del 31 ottobre 2016
«La discussione orale della causa immediatamente dopo la precisazione delle conclusioni, giusta l'art. 281 sexies c.p.c., non è subordinata all'istanza di parte, mentre può risultare inibita qualora una di esse abbia richiesto lo scambio delle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24951 del 6 dicembre 2016
«La non corrispondenza del collegio, così come riportato nell’epigrafe della sentenza, con quello innanzi al quale sono state precisate le conclusioni è causa di nullità della decisione solo in caso di effettivo mutamento del collegio medesimo;...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 26758 del 22 dicembre 2016
«In tema di accertamento tecnico preventivo di cui all’art. 445 bis c.p.c., il decreto di omologa che, in assenza di contestazione delle parti, si discosti dalle conclusioni del consulente tecnico di ufficio, benchè non impugnabile con ricorso per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6810 del 7 aprile 2016
«Nel giudizio di cassazione, è inammissibile il deposito, da parte del P.G., di conclusioni scritte all'esito di quelle rassegnate oralmente nell'udienza di discussione, stante l'oralità della stessa ex art. 379 c.p.c., alla quale fa unicamente...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16082 del 5 dicembre 1990
«In tema di risarcimento del danno, la circostanza che la parte civile abbia quantificato in sede di conclusioni il danno nella cifra simbolica di una lira, dopo avere rifiutato l'offerta non formale di maggiore importo, non può avere alcuna...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3860 del 17 marzo 1990
«Ai fini della concessione della circostanza attenuante della riparazione del danno, di cui all'art. 62, n. 6, c.p., è correttamente negato dal giudice d'appello qualsiasi valore probatorio alla esibita copia informale di un atto di transazione e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6943 del 15 maggio 1990
«Il giudice di merito non è tenuto a riconoscere le circostanze attenuanti generiche, né è obbligato a motivarne il diniego, qualora in sede di conclusioni non sia stata formulata specifica istanza, non equivalendo la generica richiesta di condanna...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3018 del 8 marzo 1991
«Se, da una parte, l'imputato non ha il dovere di rispondere alle domande e di ammettere fatti rivelatori della sua responsabilità, dall'altra il giudice può trarre, dai suoi diversi possibili atteggiamenti di fronte alle contestazioni, le proprie...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 320 del 15 gennaio 1992
«La ratio dell'aggravamento di pena previsto dall'art. 625, n. 2 c.p. è da ricercarsi, con riguardo a chi si serva di mezzi fraudolenti, nella attenuazione che in tal modo si verifica nella difesa del patrimonio contro le aggressioni altrui. Il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5000 del 30 marzo 1996
«Nel caso in cui il tribunale decida sull'istanza di riesame di una misura coercitiva, senza che gli atti siano stati depositati in cancelleria per un tempo non inferiore a tre giorni, sussiste violazione del diritto di difesa e conseguente nullità...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6916 del 8 luglio 1996
«Nessuna nullità della sentenza è configurabile nel rifiuto del pubblico ministero, presente in udienza, di concludere nel merito; non rileva sul punto, infatti, il disposto di cui all'art. 178, lett. b) c.p.p., che sanziona con la nullità la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6528 del 11 maggio 1998
«Il giudice che ritenga di aderire alle conclusioni del perito d'ufficio, in difformità da quelle del consulente di parte, non può essere gravato dell'obbligo di fornire, in motivazione, autonoma dimostrazione dell'esattezza scientifica delle prime...»