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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1074 del 19 aprile 1991
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale del secondo comma dell'art. 73 c.p. (che prevede che quando concorrono più delitti per ciascuno dei quali deve infliggersi la pena della reclusione non inferiore a ventiquattro...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14534 del 27 ottobre 1989
«Invero, la consumazione del reato richiede la sussistenza di comportamenti di portata sufficientemente ampia da integrare un serio pericolo per la situazione economica generale, con il rilievo che la locuzione «mercato interno», contenuta nella...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1129 del 2 febbraio 1995
«Questa, a seguito di impugnazione del P.G., è stata annullata sul rilievo che il fatto contestato era inquadrabile nell'art. 586 c.p., dovendo il decesso essere attribuito quale conseguenza non voluta del reato di cui all'art. 2 L. n. 895 del 1967...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6775 del 22 febbraio 2005
«La natura soggettiva della circostanza aggravante prevista per il delitto di omicidio dall'art. 577, comma primo, n. 4, c.p. (aver commesso il fatto per motivi abietti o futili ovvero adoperando sevizie o agendo con crudeltà verso le persone) non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6710 del 14 luglio 1983
«Gli stati emotivi e passionali, che, a norma dell'art. 90 c.p., non escludono né diminuiscono la imputabilità, possono eccezionalmente avere rilievo sull'anzidetta imputabilità allorquando travalichino la sfera puramente psicologica e degenerino...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11591 del 29 novembre 1985
«Invece l'intossicazione, anche grave, ma transeunte, non ha rilievo alcuno sull'imputabilità, in quanto le relative manifestazioni psichiche sono direttamente correlate all'azione perturbatrice delle sostanze stupefacenti nell'organismo umano, per...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4375 del 12 maggio 1997
«Pertanto la protezione o la denominazione tipica del formaggio richiesto rileva solo ai fini del reato di cui all'art. 9 legge 10 aprile 1954, n. 125 (che punisce chiunque produce, pone in vendita o comunque offre al consumo, quali formaggi con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16386 del 20 novembre 2002
«Nel giudizio di opposizione instaurato dal datore di lavoro contro il decreto ingiuntivo per il pagamento di somme richieste dal lavoratore, dovendo la domanda del creditore opposto essere individuata in relazione alle richieste formulate con il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7186 del 24 maggio 1990
«L'esimente putativa (nella specie consenso dell'avente diritto) può trovare applicazione solo quando sussista un'obiettiva situazione — non creata dallo stesso soggetto attivo del reato — che possa ragionevolmente indurre in errore tale soggetto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4582 del 31 maggio 1986
«Ai fini della sussistenza del reato di esposizione al pubblico di manifesti contrari al pudore ed alla decenza, di cui all'art. 1, L. 12 dicembre 1960, n. 1591 — in relazione all'art. 528 c.p. — non vale, ad escludere l'offensività del normale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1780 del 3 marzo 1986
«Il comune modo di sentire, ai fini del concetto di osceno, va determinato non in base alla sensibilità di quei cittadini che attribuiscono scarso rilievo ai valori morali e spirituali, ma in relazione a quella dei consociati di normale levatura...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26037 del 9 giugno 2004
«Ne consegue che la violazione degli obblighi di assistenza morale ed affettiva verso i figli, certamente integrata dal totale disinteresse e dalla costante indifferenza verso costoro, assume rilievo penale soltanto se si riflette negativamente sui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3103 del 3 marzo 1990
«Ai fini della configurabilità del delitto di maltrattamenti in famiglia non assume rilievo il fatto che gli atti lesivi si siano alternati con periodi di normalità e che siano stati, a volte, causati da motivi contingenti. Il delitto in questione,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2148 del 31 gennaio 2014
«Il coerede che abbia goduto in via esclusiva dei beni ereditari è obbligato, agli effetti dell'art. 723 cod. civ., per il fatto oggettivo della gestione, sia al rendiconto che a corrispondere i frutti agli altri eredi a decorrere dalla data di...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 8940 del 17 aprile 2014
«Il ricorso per cassazione, sia ordinario che straordinario, non è mai esperibile avverso l'ordinanza che dichiari l'inammissibilità dell'appello ex art. 348 bis cod. proc. civ., e ciò a prescindere dalla circostanza che essa sia stata emessa nei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7405 del 28 marzo 2014
«Il Comune che, per la progettazione della propria rete fognaria, abbia agito "iure privatorum" (anziché avvalersi dei suoi poteri autoritativi), stipulando un contratto di prestazione d'opera professionale e subordinando il pagamento del compenso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4065 del 20 febbraio 2014
«Il contratto di acquisto di un bene, pur se stipulato in vista di una successiva concessione in locazione finanziaria ad un terzo, può essere annullato per vizio del consenso che abbia inciso sulla formazione della volontà dell'acquirente, che è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6203 del 18 marzo 2014
«In materia di comodato, nei confronti del comodatario non può essere proposta azione di risoluzione per inadempimento attesa la gratuità del contratto, senza che assuma rilievo la presenza di eventuali pattuizioni accessorie, anche di apprezzabile...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1277 del 22 gennaio 2014
«Le unioni di fatto, quali formazioni sociali che presentano significative analogie con la famiglia formatasi nell'ambito di un legame matrimoniale e assumono rilievo ai sensi dell'art. 2 Cost., sono caratterizzate da doveri di natura morale e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4447 del 25 febbraio 2014
«Le "tabelle" del Tribunale di Milano assumono rilievo, ai sensi dell'art. 1226 cod. civ., come parametri per la valutazione equitativa del danno non patrimoniale alla persona. Ne consegue che la loro erronea applicazione da parte del giudice dà...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., ordinanza n. 6468 del 19 marzo 2014
«La cancellazione della società dal registro delle imprese, determinandone l'estinzione, priva la società stessa della capacità di stare in giudizio; pertanto, qualora l'estinzione intervenga nella pendenza di un giudizio del quale la società è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9987 del 8 maggio 2014
«In tema di azione revocatoria ordinaria, la costituzione di ipoteca successiva al sorgere del credito garantito ha natura di atto a titolo gratuito, con conseguente indifferenza dello stato soggettivo del terzo, senza che abbia rilievo la...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 3869 del 19 febbraio 2014
«In relazione alla domanda proposta da un medico specializzato al fine di ottenere il risarcimento del danno derivato dall'inadempimento da parte dell'Italia alle direttive CEE 75/363 e 82/76, l'ufficio giudiziario competente deve essere...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 9573 del 5 maggio 2014
«L'accertamento del tipo di responsabilità azionato prescinde dalle qualificazioni operate dall'attore, anche attraverso il richiamo strumentale a singole norme di legge, quali l'art. 2087 o l'art. 2043 cod. civ., mentre...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15194 del 9 giugno 2008
«Infatti, ove lo stesso giudice decida in base a questione rilevata d'ufficio e non segnalata alle parti, si avrebbe violazione del diritto di difesa per mancato esercizio del contraddittorio, con conseguente nullità della emessa pronuncia. (Nella...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1913 del 21 febbraio 2000
«Momento di rilievo pubblicistico è non solo quello certificativo, perché questo non è altro che l'attestazione delle mansioni già espletate dall'agente come incaricato di un servizio avente certamente finalità pubblica, la cui parte più delicata...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2597 del 26 gennaio 2004
«In tema di reati contro la libertà sessuale,ai fini dell'accertamento della sussistenza o meno dell'attenuante speciale del fatto di minore gravità, prevista dall'art. 609 bis, terzo comma, c.p., deve farsi riferimento oltre che alla materialità...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5646 del 16 maggio 2000
«Ovvero assumono rilievo il grado di coartazione esercitato sulla vittima e le condizioni, fisiche e mentali, di quest'ultima, le caratteristiche psicologiche, valutate in relazione all'età, l'entità della compressione della libertà sessuale ed il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33464 del 5 ottobre 2006
«In tema di reati sessuali, la condotta vietata dall'art. 609 bis c.p. comprende, oltre ad ogni forma di congiunzione carnale, qualsiasi atto che, risolvendosi in un contatto corporeo, ancorché fugace ed estemporaneo, tra soggetto attivo e soggetto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3186 del 5 aprile 1997
«La minaccia condizionata è punibile — tranne che con essa l'autore intenda non già restringere la libertà psichica del minacciato, bensì prevenire un'azione illecita dello stesso, rappresentandogli tempestivamente quale reazione legittima il suo...»