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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16603 del 16 luglio 2009
«In tema di attività svolte fuori dall'azienda, gli elementi fondamentali che distinguono il rapporto di lavoro subordinato del rappresentante o viaggiatore di commercio (o piazzista) dal rapporto di lavoro autonomo di rappresentanza ad agenzia (e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9696 del 23 aprile 2009
«L'elemento distintivo tra il rapporto di agenzia e il rapporto di lavoro subordinato va individuato nella circostanza che il primo ha per oggetto lo svolgimento a favore del preponente di un'attività economica esercitata in forma imprenditoriale,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7087 del 15 maggio 2002
«L'elemento essenziale e caratterizzante del rapporto di agenzia si sostanzia nella realizzazione da parte dell'agente di un'attività economica organizzata, rivolta ad un risultato di lavoro che questi svolge autonomamente nell'interesse, per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11264 del 27 agosto 2001
«Il rapporto di agenzia — che è di natura autonoma — non è incompatibile con la soggezione dell'attività lavorativa dell'agente a direttive e istruzioni nonché a controlli, amministrativi e tecnici, più o meno penetranti, in relazione alla natura...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 84 del 8 gennaio 1993
«Il criterio distintivo fondamentale tra il contratto di agenzia e quello di lavoro subordinato va individuato nella circostanza che oggetto del primo è lo svolgimento a favore di un'impresa di un'attività economica esercitata con organizzazione di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1673 del 10 marzo 1984
«Ai fini della qualificazione di un rapporto come di agenzia, anziché di lavoro subordinato, mentre non è influente la mera definizione giuridica (nomen iuris) del rapporto indicata dalle parti, per contro è rilevante il richiamo nel relativo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7513 del 20 dicembre 1983
«Il contratto di agenzia ha per oggetto il conferimento, a rischio dell'agente, di un'attività economica autonomamente organizzata, rivolta al conseguimento di un risultato di lavoro e vincolata al preponente da uno stabile rapporto di lavorazione;...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6389 del 25 novembre 1982
«Ai fini della sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato, non è sufficiente che la prestazione lavorativa si svolga con inserimento nell'altrui attività produttiva, potendo uno stabile collegamento fra l'una o l'altra ravvisarsi anche nel...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21073 del 9 ottobre 2007
«Il diritto di esclusiva previsto dall'art. 1743 c.c. è elemento non essenziale ma naturale del contratto di agenzia e, quindi, può essere derogato dalle parti in forza di clausola espressa ovvero di una tacita manifestazione di volontà, desumibile...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13981 del 13 dicembre 1999
«Anche agli effetti del divieto, fatto all'agente dall'art. 1743 c.c., di trattare per lo stesso ramo gli affari di più imprese concorrenti tra loro, la nozione di concorrenza non va necessariamente individuata in relazione alla produzione o...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8053 del 24 luglio 1999
«Il diritto di esclusiva delineato dall'art. 1743 c.c. (che per l'agente comporta il divieto di trattare per lo stesso ramo di affari nell'interesse di più imprese in concorrenza fra loro), investendo la stessa funzione contrattuale, costituisce un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8467 del 26 agosto 1998
«Il broker, anche prima della L. 28 novembre 1984, n. 792, che ne contiene la disciplina, è un incaricato di fiducia dell'assicurando, con il compito prioritario di consigliarlo nella scelta per la collocazione sul mercato dei rischi alle migliori...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4872 del 27 maggio 1996
«Nel contratto di agenzia, la clausola di esclusiva, in difetto di diverse, specifiche, pattuizioni, ha un ambito di efficacia coincidente con l'oggetto del mandato, con la conseguenza che gli affari non ricompresi tra quelli che l'agente deve...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5591 del 17 maggio 1993
«Il preponente, che, sottraendo una serie di affari all'agente con la conclusione di contratti di agenzia con altri soggetti per la medesima zona, ne leda il diritto di esclusiva, è tenuto al risarcimento del danno contrattuale. II relativo diritto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1442 del 16 aprile 1975
«I1 diritto di esclusiva, a qualunque negozio giuridico acceda (agenzia, somministrazione, vendita, ecc.), non implica necessariamente il divieto, a carico del preponente, del somministrante, comunque del concedente, di concludere affari...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10774 del 7 giugno 2004
«In tema di contratti di agenzia, la regola stabilita dall'Accordo economico collettivo del 19 dicembre 1979 per i contratti stipulati a partire dal gennaio 1980, in base alla quale le parti individuali sono obbligate, senza possibilità di deroga,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 469 del 15 gennaio 2003
«In tema di rappresentanza processuale dell'agente di assicurazione, si deve distinguere a seconda che vi sia o meno conferimento di poteri rappresentativi, nel senso che, se il conferimento vi è, la rappresentanza deriva dal relativo atto e, a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4790 del 17 maggio 1999
«L'attribuzione all'agente della facoltà di riscuotere i premi secondo la previsione dell'art. 1744 c.c. presuppone un potere rappresentativo o, comunque, un'indicazione al creditore della persona autorizzata a ricevere il pagamento a norma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1322 del 9 febbraio 1998
«Se l'agente di assicurazione ha la facoltà di rilasciare la quietanza dei premi (art. 1744 c.c.) soltanto su moduli predisposti e firmati dalla società assicuratrice, egli agisce come adiectus solutionis causa e non come rappresentante di essa.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8110 del 25 luglio 1995
«Atteso che l'agente non ha la facoltà di riscuotere i crediti del preponente, salvo che questi gli abbia (espressamente) conferito tale incarico (art. 1744 c.c.), qualora l'originaria stipulazione del contratto di agenzia preveda la facoltà...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2356 del 10 marzo 1994
«Nel rapporto di agenzia, l'agente non ha diritto ad uno specifico compenso dell'attività di riscossione di crediti per conto del preponente, ove manchino i requisiti stabiliti dalla contrattazione collettiva applicabile per il conferimento del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3309 del 27 marzo 1991
«Con riferimento alla disciplina legale del contratto di agenzia, ove l'incarico di riscuotere crediti del preponente sia previsto fin dall'inizio nella convenzione regolatrice del rapporto, il compenso per tale attività deve presumersi compreso...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15062 del 6 giugno 2008
«La norma di cui all'art. 1746, terzo comma, c.c. (nel testo introdotto dall'art. 28, comma 2, della legge n. 65 del 1999) che vieta ogni patto che ponga a carico dell'agente una responsabilità anche solo parziale per l'inadempimento del terzo,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10728 del 10 maggio 2006
«Ai sensi dell'art. 1746 c.c. è imposto all'agente di tutelare gli interessi del preponente e di agire con lealtà e buona fede nell'esecuzione dell'incarico. Tuttavia, tale norma non impedisce all'agente — così come al subagente — vincolato da un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17254 del 28 agosto 2004
«In tema di rapporto di agenzia con una società di leasing, fra gli obblighi dell'agente vi è quello di promuovere la conclusione di un affare giuridicamente ed economicamente conforme allo schema contrattuale che, per il leasing , presuppone la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7644 del 19 agosto 1996
«L'obbligo imposto all'agente dall'art. 1746 c.c. di fornire al preponente informazioni sulle condizioni di mercato nella zona assegnatagli nonché ogni altra informazione utile per valutare la convenienza dei singoli affari, (che si traduce...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21445 del 12 ottobre 2007
«In tema di rapporto di agenzia, il preponente, in forza dell'art. 1749 c.c., non soltanto nella sua vigente formulazione, ma anche in quella antecedente alla novella recata dall'art. 4 del D.L.vo n. 65 del 1999, è tenuto ad agire con correttezza e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3925 del 19 marzo 2001
«In tema di rapporto di agenzia, l'esercizio legittimo, da parte della società preponente, del potere di recesso ad nutum non integra gli estremi del comportamento in violazione degli obblighi di correttezza, anche se il recesso stesso abbia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5467 del 2 maggio 2000
«Anche in base alla normativa di attuazione della direttiva comunitaria 86/653 (del 18 dicembre 1986) sugli agenti di commercio indipendenti e, in particolare, alla disciplina dettata dall'art. 1748 c.c., nel testo di cui al D.L.vo 15 febbraio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4741 del 28 aprile 1995
«L'erogazione a titolo di concorso spese prevista, ex art. 5 dell'Aec 20 giugno 1956, reso efficace erga omnes con D.P.R. n. 145 del 1961, a favore dell'agente con riguardo ai contratti stornati e cioè accettati, ma non eseguiti dal preponente,...»