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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 34472 del 19 aprile 2012
«Il giudice, chiamato ad applicare una legge di interpretazione autentica, non può qualificarla come innovativa e circoscriverne temporalmente, in contrasto con la sua "ratio" ispiratrice, l'area operativa, perchè finirebbe in tal modo per...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1500 del 21 aprile 1999
«La Suprema Corte, nell'enunciare il principio sopra riportato, ha annullato con rinvio il provvedimento impugnato, osservando che il giudice di merito avrebbe dovuto verificare se le ricerche fossero state eseguite anche negli altri luoghi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1846 del 23 maggio 1996
«Il rinvio sta a significare la volontà del legislatore di uniformare la disciplina processuale della riabilitazione da misura di prevenzione a quella prevista in materia di riabilitazione in generale dal codice di procedura penale, quello vigente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24026 del 26 novembre 2010
«In tema di concordato fallimentare, proposto (nella specie, dal curatore) nella vigenza del d.l.vo n. 5 del 2006 e prima del d.l.vo n. 169 del 2007, in una procedura di fallimento disciplinata, ad ogni altro effetto, dal testo originario del r.d....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3213 del 13 agosto 1999
«Quando, viceversa, il giudice di cognizione abbia egli stesso già ritenuto operante la continuazione tra fatti oggetto di diverse pronunzie, non è consentito, in sede di esecuzione, estendere il beneficio ex art. 163 c.p. ai fatti precedentemente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2485 del 6 luglio 1992
«...distanza di due mesi ed il giudice dell'esecuzione aveva ritenuto inammissibile l'istanza proposta di applicazione del regime della continuazione. La Corte di cassazione, in accoglimento del ricorso, ha annullato senza rinvio il decreto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4855 del 4 aprile 1990
«Secondo l'attuale normativa di cui all'art. 671 nuovo c.p.p., deve ormai escludersi che, divenuta una sentenza irrevocabile, successivamente alla pronuncia di quella contro la quale pende il ricorso per cassazione e relativa a fatti in possibile...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10534 del 7 marzo 2008
«In tema di impugnazioni, poiché la revoca «di diritto» del beneficio della sospensione condizionale della pena consegue automaticamente all'avvenuto accertamento delle condizioni previste dalla legge, ove il giudice di merito non vi provveda, la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21864 del 25 ottobre 2010
«In tema di esdebitazione, istituto previsto dagli artt. 142 a 144 della legge fall., nel testo novellato dal d.l.vo n. 5 del 2006 e dal d.l.vo n. 169 del 2007, la domanda con cui il debitore chiede di essere ammesso a tale beneficio va notificata,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3338 del 6 marzo 2003
«Dichiarato, a seguito del fallimento di società commerciale, il fallimento in estensione del socio illimitatamente irresponsabile (Recte: responsabile - N.d.R.) e ritenuto irrilevante, da parte del giudice del merito, il decorso del limite...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9254 del 25 agosto 2000
«In applicazione del principio dell'immanenza della costituzione di parte civile, sancito dall'art. 76, comma 2, c.p.p., ed avuto anche riguardo alla ratio dell'art. 601, comma 4, c.p.p., nella parte in cui prevede la citazione della parte civile...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26118 del 18 giugno 2003
«Per quelle successive, cui il procedimento venga eventualmente differito per impedimento dell'imputato o del difensore, il rinvio dell'art. 598 c.p.p. alle disposizioni concernenti il giudizio di primo grado comporta l'applicabilità della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21860 del 25 ottobre 2010
«In tema di concordato preventivo, nel regime conseguente all'entrata in vigore del d.l.vo n.169 del 2007 che è caratterizzato da una prevalente natura contrattuale, e dal decisivo rilievo della volontà dei creditori e del loro consenso informato,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10638 del 4 giugno 2004
«In tema di amministrazione controllata, i decreti di ammissione al voto o di esclusione dal voto, emessi dal giudice delegato all'udienza di adunanza dei creditori, sono immediatamente reclamabili al tribunale, ex artt. 188, ultimo comma, e 26...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4800 del 13 maggio 1998
«Ne consegue che il rinvio dell'art. 165 della legge fallimentare all'art. 38 della stessa legge (che impone al curatore di rendere il conto della gestione ai sensi dell'art. 116) non possa essere inteso in senso assoluto, ma vada circoscritto nei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20291 del 20 ottobre 2005
«In tema di concordato preventivo, la valutazione in ordine al carattere di ordinaria o straordinaria amministrazione dell'atto posto in essere dal debitore senza autorizzazione del giudice delegato, ai fini della eventuale dichiarazione di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15484 del 1 aprile 2004
«Ne consegue che la mera indicazione di una situazione astrattamente riconducibile all'applicazione di un'esimente, non può legittimare la pronuncia assolutoria ex art. 530 cpv. c.p.p., risolvendosi il dubbio sull'esistenza dell'esimente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 890 del 21 giugno 1996
«D'altra parte l'annullamento da parte della cassazione della dichiarazione di inammissibilità non vincola il giudice di rinvio all'emissione del decreto di citazione a giudizio previsto dall'art. 636 c.p.p., ma obbliga solo ad una nuova...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13665 del 24 dicembre 1998
«Ne discende che soltanto in presenza di una causa di inammissibilità originaria dell'impugnazione che si verifica allorché essa colpisce l'impugnazione nel suo momento iniziale, con la conseguenza che non si instaura il rapporto processuale di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11206 del 9 novembre 1994
«Corollario di tale principio è che la remissione di querela è idonea ad estinguere il reato perseguibile a querela di parte, per il quale non è stata ancora pronunciata condanna e, quindi, non si è ancora formato il giudicato, avendo soltanto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21792 del 22 giugno 2006
«Ne consegue che non è consentito al giudice dell'esecuzione revocare l'ordine di demolizione e disporre il dissequestro dell'immobile sul presupposto dell'avvenuto rilascio della concessione in sanatoria qualora la Corte di cassazione abbia in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1316 del 30 maggio 1995
«È illegittima l'emissione del decreto di rinvio a giudizio dell'imputato da parte della corte militare d'appello, investita a seguito di impugnazione del P.M. avverso sentenza di non luogo a procedere emessa, ai sensi degli artt. 442 e 529 c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12968 del 29 dicembre 1994
«Dalla sentenza di non luogo a procedere, emessa ai sensi dell'art. 425 c.p.p., pur se divenuta definitiva perché non più soggetta ad impugnazione, non derivano gli effetti preclusivi del secondo giudizio (art. 649, comma primo) se la revoca di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 34302 del 11 settembre 2007
«In tema di patteggiamento, la determinazione contra legem della pena implica l'esclusione della validità dell'accordo concluso tra le parti e ratificato dal giudice, con la conseguenza che, potendo le parti rinegoziare l'accordo su altri basi,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18861 del 22 aprile 2003
«In caso di errore di calcolo della pena irrogabile per il reato continuato dovuto alla necessità di rideterminare quella per la continuazione in ragione della prescrizione di alcune contravvenzioni punite con la sola ammenda, il giudice di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13224 del 5 ottobre 1990
«In tal caso la Corte di cassazione non può procedere alla rettificazione della pena non potendosi sostituire alla volontà espressa dalle parti medesime ma deve annullare il provvedimento con rinvio a giudice diverso da quello che ha pronunciato il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19082 del 18 maggio 2012
«Nel caso in cui l'imputato abbia chiesto con specifico motivo d'appello la concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena inflittagli dal giudice di primo grado e il giudice d'appello non abbia preso in considerazione tale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 30581 del 6 agosto 2001
«L'annullamento in sede di legittimità della sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, implicando la esclusione della validità dell'accordo nei termini in cui le parti lo avevano raggiunto, comporta che la valutazione che il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1299 del 4 febbraio 1994
«Ne consegue anche il venir meno della possibilità, per lo stesso giudice, di definire nuovamente con sentenza, sulla base di quel medesimo accordo, il procedimento; pertanto il detto annullamento va pronunciato senza rinvio, ma con semplice...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7882 del 29 febbraio 2012
«I poteri del giudice di rinvio sono diversi a seconda che l'annullamento sia stato pronunciato per violazione o erronea applicazione della legge penale, oppure per mancanza o manifesta illogicità della motivazione, giacché, mentre, nella prima...»