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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3339 del 29 luglio 1996
«Ai provvedimenti emessi de plano non è applicabile l'art. 525, comma secondo, c.p.p. che si riferisce direttamente alle deliberazioni prese dai giudici a conclusione del dibattimento e la cui interpretazione può essere estesa sino a ricomprendere...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6500 del 26 maggio 1996
«In tema di interpretazione del comma 2 dell'art. 525 c.p.p., deve intendersi per partecipazione al dibattimento l'effettivo svolgimento dell'attività dibattimentale di acquisizione della prova, di risoluzione, mediante gli atti ordinatori, delle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4489 del 13 febbraio 1996
«Il principio della immutabilità del giudice, stabilito dall'art. 525, secondo comma c.p.p. con riferimento alla sentenza pronunziata all'esito del dibattimento, è applicabile anche alle ordinanze adottate all'esito della procedura in camera di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12779 del 29 dicembre 1995
«Ai sensi dell'art. 525, comma 2, c.p.p., la violazione del principio di immutabilità del giudice si verifica ogni qualvolta la decisione venga adottata da giudici diversi rispetto a quelli che hanno partecipato alle udienze dibattimentali....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5097 del 19 maggio 1993
«Il principio dell'immutabilità del giudice, sancito dall'art. 525, secondo comma, c.p.p., è rispettato ogni qualvolta la sentenza sia deliberata dal giudice che ha partecipato interamente al dibattimento, svolgendo la relativa istruttoria. (Nella...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21034 del 5 maggio 2004
«La regola dell'inutilizzabilità contenuta nell'art. 526, comma primo bis c.p.p., secondo la quale la colpevolezza dell'imputato non può essere provata sulla base di dichiarazioni rese da chi per libera scelta si è sempre volontariamente sottratto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7961 del 7 agosto 1990
«Perché possa operare la norma dell'art. 215, primo comma, n. 2, c.p.c. - secondo la quale, in mancanza di tempestivo disconoscimento da parte di colui contro cui è stata prodotta la scrittura privata, questa si ha per riconosciuta - è necessario...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14699 del 23 dicembre 1999
«L'interesse all'impugnazione, sebbene non possa essere confinato nell'area dei soli pregiudizi penali derivanti dal provvedimento giurisdizionale, non può neppure essere concepito come aspirazione soggettiva al conseguimento di una pronuncia dalla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7557 del 11 giugno 1999
«In tema di estensione degli effetti della impugnazione, sono da considerarsi motivi estensibili nei confronti di imputati che versano in identiche situazioni, quelli che, investendo la esistenza stessa del reato, non possono essere considerati...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2110 del 23 febbraio 1996
«Il delitto di calunnia può essere commesso non solo nella forma diretta, cioè attraverso una denuncia presentata all'autorità giudiziaria, ma anche in forma indiretta, cioè attraverso una segnalazione del fatto-reato a un'altra autorità che a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9530 del 13 settembre 1991
«L'art. 5 d.p.r. 12 aprile 1990, n. 75 prescrive che l'amnistia non si applichi qualora l'imputato, prima che sia pronunciata sentenza di non doversi procedere per estinzione del reato, faccia espressa dichiarazione di non volerne usufruire....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5044 del 15 gennaio 1993
«Data l'intrinseca differenza tra il giudizio di prevenzione e quello di accertamento della responsabilità penale, la valutazione di pericolosità sociale è a carattere essenzialmente sintomatico, basandosi - nell'ipotesi di sospetta appartenenza ad...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33215 del 4 settembre 2001
«In tema di applicazione di pena su richiesta delle parti, allorché con la relativa sentenza si ometta di provvedere sulle spese processuali sostenute dalla parte civile, tale parte deve proporre ricorso per cassazione, in applicazione dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4403 del 8 aprile 1999
«Nel caso in cui, in qualsiasi grado del giudizio, intervenga sentenza dichiarativa di improcedibilità perché l'azione penale non doveva essere iniziata, il giudice non può dichiarare la falsità di atti e documenti; invero, da un lato, la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5870 del 15 febbraio 2012
«La morte dell'imputato, intervenuta prima dell'irrevocabilità della sentenza, comporta la cessazione sia del rapporto processuale in sede penale che del rapporto processuale civile inserito nel processo penale, con la conseguenza che le eventuali...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19538 del 27 aprile 2004
«In tema di impugnazioni, in presenza di specifica richiesta della parte civile, la pronuncia sulle domande di restituzione o di risarcimento del danno non può essere omessa per il solo fatto che la sentenza assolutoria dell'imputato non sia stata...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 25940 del 17 giugno 2003
«L'intervenuto fallimento dell'imputato non comporta la perdita della sua legittimazione passiva rispetto alle pretese risarcitorie avanzate in sede penale dalla costituita parte civile.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 30327 del 11 settembre 2002
«Il giudice di appello, che su gravame del solo pubblico ministero condanni l'imputato assolto nel giudizio di primo grado, deve provvedere anche sulla domanda della parte civile che non abbia impugnato la decisione assolutoria.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12489 del 1 dicembre 2000
«Costituisce capo della sentenza passibile di passare in giudicato in conseguenza di omessa impugnazione, la statuizione con la quale il giudice, in caso di esercizio dell'azione civile nel processo penale, decide circa le restituzioni ed il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5914 del 15 febbraio 2012
«Il beneficio della sospensione condizionale della pena non può essere subordinato al pagamento della provvisionale riconosciuta alla parte civile, da effettuarsi anteriormente al passaggio in giudicato della sentenza.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 126 del 8 gennaio 2009
«Il beneficio della sospensione condizionale della pena può essere subordinato dal giudice, ove la condizione attenga al pagamento di una provvisionale in favore della parte civile costituita, al versamento della somma dovuta entro un termine...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9779 del 21 marzo 2006
«È illegittima la decisione con cui il giudice di appello disponga l'assegnazione della provvisionale in assenza della richiesta della parte civile, considerato che l'art. 539 c.p.p. subordina tale statuizione alla specifica richiesta della parte...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14583 del 23 dicembre 1999
«La provvisionale può essere concessa, anche senza apposita istanza della parte civile, non solo dal giudice di primo grado ma anche da quello d'appello; tuttavia l'autonomo potere del giudice di secondo grado sussiste soltanto quando la relativa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7241 del 8 giugno 1999
«Il provvedimento di assegnazione di una provvisionale in sede penale ha carattere meramente delibativo e non acquista efficacia di giudicato in sede civile, perché destinato ad essere travolto in detta sede dall'effettiva liquidazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7967 del 7 luglio 1998
«La scriminante putativa dell'esercizio del diritto di cronaca è ipotizzabile solo qualora, pur non essendo obiettivamente vero il fatto riferito, il cronista abbia assolto all'onere di esaminare, controllare e verificare quanto oggetto della sua...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9266 del 26 agosto 1994
«Ai fini della pronuncia di condanna generica al risarcimento dei danni in favore della parte civile non è necessario che il danneggiato provi la effettiva sussistenza dei danni ed il nesso di causalità tra questi e l'azione dell'autore...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2246 del 19 febbraio 1991
«Il provvedimento con il quale il giudice di merito nel pronunciare condanna generica al risarcimento del danno assegna alla parte civile una somma da imputarsi nella liquidazione definitiva non è impugnabile per cassazione, in quanto per sua...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 94 del 3 aprile 1996
«Non sono fondate, in riferimento agli artt. 3 e 24 della Costituzione, le questioni di legittimità costituzionale dell'art. 78 c.p.p., dell'art. 540 c.p.p., (nella parte in cui non prevede la provvisoria esecutività ex lege delle disposizioni...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1471 del 12 febbraio 1992
«In tema di sospensione dell'esecuzione della condanna civile da parte della Cassazione, per la relativa pronunzia da adottarsi con ordinanza in camera di consiglio, si esige una richiesta di carattere interlocutorio, da introdursi medio tempore,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3885 del 31 gennaio 2012
«In tema di patrocinio dei non abbienti, quando la Corte di cassazione procede alla liquidazione delle spese che l'imputato ricorrente è condannato a rifondere alla parte civile ammessa al beneficio del patrocinio a spese dello Stato, "ex" art. 110...»