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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18276 del 22 agosto 2006
«In tema di assunzioni temporanee alle dipendenze di pubbliche amministrazioni con inserimento nell'organizzazione pubblicistica, anche per i rapporti di lavoro di diritto privato da esse instaurati trovano applicazione le...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11161 del 7 maggio 2008
«L'art. 36, comma 8, del D.Lgs. n. 29 del 1993 (ora trasfuso nell'art. 36, comma 2, del D.Lgs. n. 165 del 2001), secondo il quale la violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori da...»
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Corte di Giustizia dell'Unione Europea, sentenza n. 378 del 23 aprile 2009
«La clausola 5, n. 1, lett. a), dell'accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, figurante nell'allegato alla direttiva 1999/70, relativa all'accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato, deve essere interpretata...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 174 del 12 luglio 2019
«Il divieto di retroattività della legge si erge a fondamentale valore di civiltà giuridica, soprattutto nella materia penale (art. 25 Cost). In altri ambiti dell'ordinamento il legislatore è libero di emanare disposizioni...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4685 del 9 marzo 2015
«Qualora sia dichiarato nullo il termine apposto al contratto di lavoro di un dipendente di ente pubblico economico sottoposto a tutela o vigilanza della Regione Sicilia, ai sensi della legge reg. Sicilia 19 agosto 1999, n. 18 (applicabile...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12964 del 21 maggio 2008
«A seguito dell'entrata in vigore del D.L. n. 9 del 1993, convertito con modificazioni nella legge n. 67 del 1993, le forme di assunzione alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni vengono tipizzate nelle tre forme del...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 32196 del 12 dicembre 2018
«In materia di esecuzione forzata degli obblighi di fare e di non fare spetta al giudice dell'esecuzione accertare la portata sostanziale della sentenza di cognizione e determinare le modalità di esecuzione dell'obbligazione idonee a ricondurre la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5217 del 4 marzo 2009
«Nel regime anteriore al D.Lgs. 23 luglio 1999, n. 242, le federazioni sportive nazionali presentavano un duplice aspetto, l'uno di natura pubblicistica, riconducibile all'esercizio delle funzioni pubbliche proprie del Comitato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 28457 del 28 novembre 2008
«Al rapporto di lavoro del direttore generale del Parco del Pollino si applica lo speciale procedimento dettato dall'art. 9, comma 11, della legge n. 394 del 1991, sicché i contratti collettivi stipulati dall'ARAN, ai sensi...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 309 del 16 ottobre 1997
«I contratti collettivi per i dipendenti pubblici non hanno efficacia generale per effetto di una previsione di obbligatorietà generalizzata, ma per il dovere di osservanza degli stessi imposto alle Pubbliche Amministrazioni...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, sentenza n. 32071 del 12 dicembre 2018
«I provvedimenti di designazione, sostituzione e revoca della persona chiamata a svolgere le funzioni di amministratore di sostegno hanno natura ordinatoria ed amministrativa e la competenza a decidere sul reclamo spetta al tribunale in funzione...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 28511 del 8 novembre 2018
«Nel caso in cui le parti di un contratto di assicurazione affidino ad un terzo l'incarico di esprimere una valutazione tecnica sull'entità delle conseguenze di un evento, al quale è collegata l'erogazione dell'indennizzo, impegnandosi a...»
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Cassazione civile, sentenza n. 8141 del 27 luglio 1999
«Le differenze retributive, nonostante l'identità della qualifica, connesse all'applicazione di diversi contratti che si sono succeduti nel tempo, non contrasta con il principio della parità di trattamento, in quanto tale principio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15135 del 5 agosto 2004
«I rappresentanti sindacali appartenenti ai sindacati di dipendenti degli enti pubblici non economici sprovvisti della rappresentatività necessaria per partecipare alla contrattazione nazionale godono anch'essi dei benefici previsti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2011 del 26 gennaio 2017
«In materia di mansioni nel pubblico impiego contrattualizzato non si applica l'art. 2103 c.c., essendo la materia disciplinata compiutamente dall'art. 52 del D.Lgs. n. 165 del 2001, che assegna rilievo, per le esigenze di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 22835 del 28 ottobre 2014
«Il passaggio dall'inquadramento nelle aree funzionali alla qualifica di dirigente implica una novazione oggettiva del rapporto di lavoro, del tutto equiparata al reclutamento dall'esterno, per cui la vincita del concorso per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15498 del 11 giugno 2008
«Nel rapporto di lavoro c.d. privatizzato alle dipendenze di pubbliche amministrazioni, poiché l'esercizio di fatto di mansioni più elevate rispetto a quelle della qualifica di appartenenza non ha effetto ai fini...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 3265 del 31 maggio 2011
«Nel rapporto di pubblico impiego il principio di corrispondenza della retribuzione alla qualità e quantità del lavoro prestato di cui all'art. 36 della Cost. deve essere posto in correlazione con altri principi (tratti dagli...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3071 del 23 maggio 2011
«La domanda del dipendente pubblico volta ad ottenere una retribuzione superiore a quella riconosciuta dalla normativa applicabile non può fondarsi sull'art. 36 Cost., che afferma il principio di corrispondenza della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6986 del 14 marzo 2008
«Alla luce del disposto di cui all'art. 52 del D.Lgs. 30 marzo 2001 n. 165, secondo cui l'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 3639 del 15 giugno 2011
«Ai fini del riconoscimento delle mansioni superiori svolte nel pubblico impiego non è invocabile l'art. 36 della Costituzione, sia per l'assenza di un diritto soggettivo in rapporto agli atti con cui l'Amministrazione ha...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2539 del 28 aprile 2011
«Nel rapporto di pubblico impiego, la domanda volta ad ottenere una retribuzione superiore a quella riconosciuta dalla normativa applicabile non può essere basata sull'art. 36 Cost., che afferma il principio di corrispondenza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 617 del 15 gennaio 2015
«L'istituto della decadenza dal rapporto di impiego, come disciplinato dagli articoli 60 e seguenti del D.P.R. 10 gennaio 1957, n. 3, si applica ai dipendenti di cui all'art. 2, commi 2 e 3, del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165, in forza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18608 del 21 agosto 2009
«In materia di pubblico impiego, la disciplina dell'incompatibilità prevista dagli artt. 60 e seguenti del D.P.R. n. 3 del 1957, - applicabile a tutti i dipendenti pubblici, contrattualizzati e non, a norma dell'art. 53, comma...»
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Corte dei Conti, sentenza n. 216 del 25 novembre 2014
«L'autorizzazione prevista dall'art. 53 comma 7 D.Lgs. n. 165 del 2001 è volta a verificare, in concreto: l'esistenza di eventuali situazioni di conflittualità tra le funzioni assegnate al singolo dipendente e gli interessi della...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 24669 del 28 novembre 2007
«Con riferimento agli incarichi extragiudiziari, tra la disposizione di cui all'art. 16 del R.D. n. 12 del 1941, secondo cui i magistrati non possono accettare incarichi di qualsiasi specie senza l'autorizzazione del Consiglio superiore della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20981 del 30 settembre 2009
«In tema di pubblico impiego privatizzato, ai sensi dell'art. 55 del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165, tutte le fasi del procedimento disciplinare sono svolte esclusivamente dall'ufficio competente per i procedimenti disciplinari, il quale...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 8209 del 4 aprile 2018
«Per giustificare un licenziamento disciplinare i fatti addebitati devono rivestire il carattere di grave violazione degli obblighi del rapporto di lavoro, tale da lederne irrimediabilmente l'elemento fiduciario; la relativa valutazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21032 del 29 settembre 2006
«Il personale addetto agli uffici notificazioni, esecuzioni e protesti (c.d. UNEP), rientra a pieno titolo tra i destinatari del C.C.N.L. - comparto "Ministeri" - (D.P.C.M. 30 dicembre 1993, n. 593), di cui al provvedimento (di...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 3366 del 24 maggio 2004
«Hanno carattere perentorio i termini stabiliti dall'art. 10, terzo comma, della legge 7 febbraio 1990, n. 19, per l'inizio e per la conclusione del procedimento disciplinare da espletarsi in presenza di istanza di...»