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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8708 del 27 giugno 2000
«Il giudizio di cassazione, caratterizzato dall'impulso di ufficio, non è soggetto ad interruzione in presenza degli eventi di cui agli artt. 299 ss. c.p.c., dettati per il giudizio di merito. Ne consegue che, nel caso in cui, nelle more del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8883 del 3 luglio 2000
«La notifica del ricorso per revocazione di una sentenza resa in grado di giudizio in cui la controparte non si è costituita, va effettuata personalmente alla medesima, e non già al domicilio del difensore da essa nominato nel precedente grado,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 93 del 4 aprile 2000
«La parte che ha visto rigettata la sua eccezione di difetto di giurisdizione del giudice adito e che è soccombente solo in parte nel merito, nel limitare (nella specie, espressamente) l'impugnazione ad alcune soltanto delle statuizioni di merito...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9424 del 18 luglio 2000
«L'art. 416, terzo comma, c.p.c., nel chiedere al convenuto – nel rito del lavoro – di prendere una precisa posizione sui fatti affermati dall'attore, senza limitarsi ad una generica contestazione, intende scoraggiare la scelta del silenzio da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9675 del 24 luglio 2000
«Non rientra tra le ipotesi tassative di nullità, previste dagli artt. 353 e 354 c.p.c., nelle quali il giudice di appello è tenuto a rimettere la causa al primo giudice il caso in cui, in un giudizio possessorio, il primo giudice, decidendo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10037 del 24 luglio 2001
«Ai sensi dell'art. 384, primo comma c.p.c., l'enunciazione del principio di diritto vincola sia il giudice di rinvio sia la stessa Corte di cassazione, nel senso che, qualora sia nuovamente investita del ricorso avverso la sentenza pronunziata dal...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10572 del 2 agosto 2001
«In materia di procedimento possessorio, il giudice d'appello, innanzi al quale – cessata l'originaria violazione del possesso – siano dedotti nuovi fatti di spoglio, prima di provvedere sul merito del ricorso, rigettandolo, deve pronunciarsi sulla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10767 del 3 agosto 2001
«Nella domanda con cui il lavoratore abbia dedotto l'insufficienza della retribuzione e abbia chiesto il pagamento di quanto spettantegli sulla base di un determinato contratto collettivo deve ritenersi implicita la richiesta (non configurabile,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10841 del 6 agosto 2001
«Il momento del compimento dell'atto, dal quale decorre il termine perentorio di cinque giorni di cui all'art. 617 c.p.c. per la proposizione dell'opposizione agli atti esecutivi, coincide con il momento in cui l'esistenza dell'atto stesso è resa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10911 del 7 agosto 2001
«In relazione al concetto di “sentenza che chiude il processo”, ai sensi dell'art. 91 c.p.c., non è richiesta esclusivamente una soccombenza di merito, assumendo rilievo anche quella avvenuta per ragioni di ordine processuale, purché la pronuncia...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10977 del 9 agosto 2001
«Il passaggio in giudicato della sentenza del giudice amministrativo che abbia pronunciato nel merito della causa con implicito riconoscimento della giurisdizione determina il formarsi del giudicato formale sulla giurisdizione. (Nell'enunciare il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11141 del 16 agosto 2001
«Nel rito del lavoro, non è configurabile la nullità della sentenza per contraddittorietà tra dispositivo e motivazione, nel caso in cui il giudice fornisca con la motivazione una più specifica indicazione del titolo giuridico del riconoscimento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11289 del 28 agosto 2001
«La parte che con il ricorso per cassazione denunci l'errore di diritto o il vizio logico da parte del giudice del merito nella valutazione della volontà negoziale, non può limitarsi a richiamare genericamente le norme che ritiene siano state...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11543 del 10 settembre 2001
«In tema di spese processuali, la soccombenza deve essere stabilita in base ad un criterio unitario e globale; viola, pertanto, il principio di cui all'art. 91 c.p.c. il giudice di merito (nella specie, giudice di rinvio) che ritenga la parte come...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11751 del 19 settembre 2001
«In relazione al ricorso introduttivo del procedimento di divorzio, l'art. 4 della legge n. 898 del 1970 (nel testo sostituito dall'art. 8 della legge n. 74 del 1987) non prevede la necessità dell'avvertimento al convenuto, prescritto, per il rito...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12193 del 2 ottobre 2001
«I provvedimenti ex art. 700 c.p.c. hanno natura strumentale e provvisoria, e sono privi dei requisiti propri della sentenza, o, comunque, di un provvedimento decisorio atto a produrre effetti di diritto sostanziale o processuale con autorità di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 122 del 21 marzo 2001
«Nelle controversie soggette al rito del lavoro, il giudice d'appello che rilevi la nullità dell'introduzione del giudizio, determinata dall'inosservanza del termine dilatorio di comparizione stabilito dall'art. 415, quinto comma, c.p.c., non può...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12648 del 16 ottobre 2001
«Poiché l'eccezione di compromesso non pone un problema di competenza ma di merito (interpretazione della volontà delle parti di conseguire la composizione della lite ad opera di un terzo che non è giudice), la decisione che l'accoglie o la rigetta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12998 del 23 ottobre 2001
«Il concetto di comoda divisibilità di un immobile cui fa riferimento l'art. 720 c.c., postula che il frazionamento del bene sia attuabile in tante porzioni separate, ciascuna delle quali suscettibile di autonomo godimento da parte di ciascun...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13096 del 6 novembre 2001
«La cassazione della sentenza di merito per vizio di motivazione non implica l'enunciazione di alcun principio di diritto, a differenza della cassazione per violazione o falsa applicazione di legge, e quindi non rende configurabile la violazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13686 del 6 novembre 2001
«In sede di valutazione della prova, il ritenere che la mancata contestazione di determinati fatti costituisca implicita ammissione dei fatti medesimi è questione riservata al giudice di merito, il cui apprezzamento, se non lacunoso o viziato sotto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13790 del 7 novembre 2001
«È inammissibile il ricorso per cassazione per revocazione ex art. 391 bis c.p.c. avverso la sentenza con cui la decisione di merito viene cassata con rinvio ogniqualvolta l'errore revocatorio denunciato abbia portato all'omesso esame di eccezioni,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14728 del 21 novembre 2001
«Il ricorso per cassazione, in virtù del principio di autosufficienza, deve contenere in sé tutti gli elementi necessari a costituire le ragioni per cui si chiede la cassazione della sentenza di merito ed altresì a permettere la valutazione della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15023 del 27 novembre 2001
«Il principio della rilevabilità ex officio del giudicato (anche) esterno risultante da atti comunque prodotti nel giudizio di merito, rinviene la propria ratio essendi nel particolare carattere della sentenza del giudice e nella natura...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15145 del 28 novembre 2001
«Posto che la qualità di parte legittimata a proporre il ricorso per cassazione (sia ai sensi dell'art. 360 e ss. c.p.c., sia ai sensi dell'art. 111 Cost.) o per resistere ad esso spetta unicamente a chi abbia formalmente assunto la veste di parte...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15289 del 4 dicembre 2001
«Non è ravvisabile alcuna situazione di litisconsorzio necessario, neppure di carattere processuale, tra chi abbia originariamente invocato la tutela ex art. 1168 c.c. e chi abbia successivamente aderito a tale iniziativa intervenendo nel giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16020 del 19 dicembre 2001
«La omessa valutazione del comportamento processuale ed extraprocessuale della parte convenuta può integrare vizio della motivazione, deducibile come motivo di ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 360, n. 5 c.p.c., quando la valutazione di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1676 del 6 febbraio 2001
«L'art. 42 c.p.c. – come novellato dalla legge 26 novembre 1990, n. 353 –, nel rendere impugnabili con il regolamento di competenza i provvedimenti che dichiarano la sospensione del processo ai sensi dell'art. 295 del codice di rito, esclude che...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 174 del 23 aprile 2001
«Il ragionevole dubbio in ordine alla competenza giurisdizionale del giudice adito, determinato dalla eccezione di difetto di giurisdizione dedotta dal convenuto, legittima l'attore del giudizio di merito pendente a proporre il regolamento...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 212 del 23 maggio 2001
«Qualora la parte, interamente vittoriosa nel merito, abbia proposto ricorso incidentale avverso una statuizione a lei sfavorevole, relativa ad una questione pregiudiziale di rito o preliminare di merito, rilevabile d'ufficio, la Corte di...»