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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16250 del 9 aprile 2013
«La riabilitazione estingue le pene accessorie ed ogni altro effetto penale della condanna ma non preclude la valutazione dei precedenti penali e giudiziari del riabilitato, trattandosi di situazioni di fatto di cui il giudice deve tener conto, a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2002 del 30 maggio 1995
«...io. Pertanto, la non applicazione dei benefici combattentistici costituisce un effetto penale della condanna per diserzione, estinguibile, a norma dell'art. 412 c.p.m.p., mediante estensione degli effetti della riabilitazione comune già...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 303 del 19 marzo 1991
«...non conseguendo automaticamente alla riabilitazione concessa a norma della legge penale comune, stante invece l'obbligo del giudice militare di prendere in considerazione gli aspetti peculiari dello status di militare proprio del condannato.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3588 del 27 ottobre 1993
«L'effetto dell'estinzione della pena — previsto dall'ultimo comma dell'art. 47 dell'ordinamento penitenziario quale conseguenza dell'effetto positivo del periodo di affidamento in prova al servizio sociale — deve essere rapportato alla sola pena...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38633 del 30 settembre 2004
«...della iscrizione — che ha efficacia ventennale secondo il disposto di cui all'art. 2847 c.c. — la competenza a chiedere la rinnovazione spetta al P.M. ai sensi delle disposizioni previgenti, anche se non risulta più pendente il processo penale.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1790 del 8 luglio 1999
«Poiché la confisca prevista nell'ambito del procedimento di prevenzione nei confronti di persona indiziata di appartenere ad associazione di tipo mafioso non ha né il carattere sanzionatorio di natura penale, né quello di un provvedimento di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 36063 del 7 luglio 2009
«La confisca obbligatoria può essere disposta con decreto penale di condanna unicamente nei casi previsti dall'art. 240, comma secondo, c.p. e non anche nelle ipotesi previste dalla legislazione speciale. (In applicazione di tale principio la Corte...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30 del 4 gennaio 1996
«La contravvenzione di cui alla citata norma integra peraltro reato istantaneo e la sanzione penale non si estende alla ulteriore condotta di detenzione dei beni in questione ad opera di soggetti cui illecitamente essi siano stati trasmessi ed ai...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10797 del 20 ottobre 2000
«La norma penale presuppone, quindi, che le cose oggetto di peculato possiedano un valore economico, per cui il reato non sussiste se le stesse ne siano prive o ne abbiano uno talmente esiguo che l'azione compiuta non configuri lesione alcuna...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11451 del 10 novembre 1987
«...quelli istituzionali non ha alcuna efficacia scriminante, perché, per quanto la destinazione del pubblico danaro sia fissata da una norma amministrativa, tale norma deve intendersi richiamata dalla norma penale, della quale integra il contenuto.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10020 del 22 novembre 1996
«...della pubblica amministrazione non può ritenersi errore scusabile, atto ad escludere il dolo, quello che investe la norma amministrativa di contabilità che impone un tempestivo versamento: ciò in quanto tale norma è integrativa di quella penale.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4074 del 30 marzo 1999
«La qualità di persona offesa dal reato compete esclusivamente al titolare dell'interesse direttamente protetto dalla norma penale e non coincide con quella di danneggiato. Nei reati contro la pubblica amministrazione «persona offesa» è soltanto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13395 del 18 dicembre 1998
«In tema di concussione, è certamente vero che il codice penale non annovera tra le sue varie disposizioni la fattispecie della «concussione ambientale», ma con tale locuzione, per comodità espressiva, nella giurisprudenza della S.C. si intende...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1425 del 11 giugno 1998
«In tema di corruzione in atti giudiziari, tenuto conto dello scopo della norma incriminatrice, consistente nel garantire che l'attività giudiziaria sia svolta imparzialmente, deve ritenersi che la qualità di «parte» in un processo penale, presa in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35807 del 6 ottobre 2010
«...322 ter del codice penale", contenuto nell'art. 1, comma 143, della L. n. 244 del 2007, consente di affermare che, con riferimento ai reati tributari, trova applicazione non solo il primo ma anche il secondo comma della norma codicistica).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9426 del 22 luglio 1999
«Il reato di rifiuto od omissione di atti d'ufficio (art. 328 c.p.) può essere commesso solo dal pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio che abbia competenza a compiere l'atto richiesto; in caso di procedimento amministrativo il cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24567 del 15 giugno 2001
«...di promuovere un giudizio amministrativo, una risposta idonea tale da escludere la rilevanza penale dell'omissione in quanto, se così fosse, risulterebbe inutile e pleonastica la stessa presenza nell'ordinamento della previsione in oggetto.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2320 del 23 febbraio 1998
«In caso di ritardo o di omissione del compimento di un atto d'ufficio da parte di un organo collegiale, l'illecito penale previsto dall'art. 328, secondo comma c.p., può configurarsi soltanto a carico dei singoli componenti dell'organo collegiale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9088 del 15 luglio 1999
«...interesse del richiedente e dall'altro ad uno dei tre possibili sbocchi ipotizzati dalla norma medesima: definizione della pratica, spiegazione del ritardo, sanzione penale in mancanza dell'una o dell'altra nel termine legale di giorni trenta.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17837 del 5 maggio 2008
«...rapporto di specialità tra la fattispecie penale e quella sanzionata amministrativamente dall'art. 213, comma quarto, del predetto decreto, la relativa condotta rientra esclusivamente nel campo di applicazione di tale ultima disposizione speciale.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4293 del 6 aprile 2000
«Ciò che assume rilievo è solo il fatto che il comportamento posto in essere provochi quella lesione della libera concorrenza che la norma penale intende tutelare a garanzia degli interessi della pubblica amministrazione. (Fattispecie in cui alcuni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11483 del 15 dicembre 1997
«Ai fini penali, la turbativa di una gara in tal modo disposta si pone sullo stesso piano di quella di una gara che si svolga con l'osservanza delle norme di legge, in quanto risulta comunque leso il bene giuridico tutelato dalla norma penale,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9845 del 20 settembre 1991
«...fuori di questa: ciò che ha rilievo è solo il fatto che il comportamento posto in essere provochi quella lesione del principio della libera concorrenza che la norma penale intende tutelare a garanzia degli interessi della pubblica amministrazione.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7958 del 11 luglio 1992
«Ai sensi dell'art. 357 c.p., come novellato dalle leggi n. 86 del 1990 e n. 181 del 1992, la qualifica di pubblico ufficiale deve essere riconosciuta a quei soggetti che, pubblici dipendenti o semplici privati, quale che sia la loro posizione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11611 del 13 novembre 2000
«...da ente religioso, per la natura pubblicistica delle mansioni conferitegli, riveste, in relazione al tipo di funzione concretamente svolta, la qualifica di pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio agli effetti della legge penale.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1918 del 17 febbraio 1994
«Alla stregua della vigente normativa, anche lo statuto penale dei dipendenti dell'Ente «Ferrovie dello Stato» si diversifica in ragione delle attività concretamente esercitate: sarà quello del pubblico ufficiale se il soggetto esercita poteri...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6990 del 17 giugno 1995
«... Pertanto, escluso il dolo nell'autore della calunnia, il fatto stesso non può ritenersi offensivo dell'interesse tutelato dalla norma penale. Difatti, il nocumento di tale interesse, attinente al pericolo di deviazioni nell'amministrazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6271 del 26 giugno 1997
«...quale la Corte di appello aveva confermato la responsabilità penale dell'imputato per il delitto di oltraggio non ammettendolo a provare che il sindaco, durante quella seduta, era effettivamente ubriaco, condizione in cui frequentemente versava).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14222 del 15 dicembre 1999
«L'oggettività giuridica del favoreggiamento personale va in linea generale ravvisata nella tutela dell'interesse dell'amministrazione della giustizia al regolare svolgimento del processo penale nella fase delle investigazioni o delle ricerche, in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7952 del 18 luglio 1995
«Non è punibile, ai sensi dell'art. 384 c.p. il pubblico ufficiale che abbia omesso di denunciare (art. 361 c.p.) la realizzazione di opera edilizia in assenza di concessione, allorquando dalla denuncia derivi la sua esposizione a responsabilità...»