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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1067 del 24 marzo 1976
«...essere liquidati anche d'ufficio, dovendosene ritenere implicita la richiesta nella domanda relativa all'obbligazione principale, cosicché il giudice che li concede - in mancanza di esplicita richiesta - non incorre nel vizio di extrapetizione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2654 del 9 febbraio 2005
«Il principio secondo cui gli interessi sulle somme di denaro liquidate a titolo risarcitorio decorrono dalla data in cui il danno si è verificato è sì applicabile soltanto in tema di responsabilità extracontrattuale da fatto illecito (in quanto il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 490 del 20 gennaio 1999
«In tema di liquidazione del danno da fatto illecito, l'adozione del criterio di determinazione della somma dovuta a titolo di risarcimento del danno alla salute e di quello morale alla stregua del sistema cosiddetto del «valore di punto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4848 del 3 maggio 1991
«In tema di risarcimento del danno ex art. 2043 c.c., gli interessi sulla somma liquidata a tal fine decorrono dall'epoca della commissione dell'illecito, che, nell'ipotesi di irreversibile realizzazione dell'opera pubblica su suolo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11695 del 5 dicembre 1990
«La decorrenza degli interessi sull'importo liquidato per il risarcimento derivato dalla mancata utilizzazione di un bene (lucro cessante), quando detto importo corrisponda alla somma degli equivalenti monetari dell'inutilizzabilità del bene...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9118 del 4 settembre 1990
«In tema di risarcimento del danno alla vita di relazione, qualora sia stata liquidata equitativamente una somma globale, con riferimento sia alla parte di danno già maturata, sia a quella futura, tenendosi conto, per quest'ultima parte, degli...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3344 del 2 giugno 1984
«Gli interessi compensativi sulla somma liquidata a titolo di risarcimento di danni futuri vanno liquidati sulla sorte capitale, non con decorrenza dal giorno del fatto illecito, ma da quando il soggetto danneggiato ha iniziato ovvero inizierà,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1318 del 24 febbraio 1984
«In tema di risarcimento del danno per invalidità personale qualora venga liquidata autonomamente la somma dovuta per invalidità temporanea assoluta, con i relativi interessi, e la somma spettante per invalidità parziale permanente venga liquidata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1175 del 24 aprile 1974
«Gli interessi sulle somme liquidate a titolo di danni causati da fatto illecito hanno natura compensativa, e non moratoria, per cui decorrono non dalla costituzione in mora, ma dalla data in cui l'evento ebbe a verificarsi. Soltanto nell'ipotesi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 468 del 22 febbraio 1971
«In materia di liquidazione del danno da invalidità permanente, le Tabelle di capitalizzazione del reddito, approvate con R.D. n. 1403 del 1922, non soltanto non corrispondono al mero cumulo dei redditi annuali futuri (donde non è necessario...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18028 del 3 agosto 2010
«In tema di debiti di valore, il pregiudizio derivante dal ritardato conseguimento del risarcimento del danno deve essere liquidato mediante gli interessi legali computati sulla somma originaria rivalutata anno per anno ovvero su tale somma...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3931 del 18 febbraio 2010
«Qualora la liquidazione del danno da fatto illecito extracontrattuale sia effettuata con riferimento ai valori monetari esistenti alla data della liquidazione, non occorre tener conto della svalutazione verificatasi a partire dal giorno...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3268 del 12 febbraio 2008
«Nell'assicurazione contro gli infortuni, il debito indennitario, quando è previsto un procedimento di liquidazione convenzionale per il tramite di una perizia contrattuale, si connota come debito di valore dal momento del sinistro al verificarsi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4983 del 11 marzo 2004
«In tema di responsabilità contrattuale da inadempimento per effetto della liquidazione il debito di valore inerente al danno da svalutazione monetaria, conseguente all'inadempimento di un'obbligazione pecuniaria, si converte in debito di valuta il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3994 del 18 marzo 2003
«La liquidazione di questo tipo di danno può avvenire nella forma degli interessi compensativi, ma solo se non già ricompresi nella somma rivalutata, ovvero liquidata in termini monetari attuali, come si verifica allorché la remuneratività media...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 883 del 25 gennaio 2002
«In tema di responsabilità extracontrattuale da fatto illecito, sulla somma riconosciuta al danneggiato a titolo di risarcimento deve essere considerato, in sede di liquidazione, oltre alla svalutazione (che ha la funzione di ripristinare la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7692 del 7 giugno 2001
«Nella liquidazione del credito di valore — nella specie, risarcimento del danno derivato dall'occupazione sine titulo di un bene immobile, oggetto di un contratto preliminare di compravendita dichiarato nullo — sulla somma riconosciuta possono...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5161 del 6 aprile 2001
«...fosse stato immediatamente risarcito. Pertanto, se tale somma risultasse inferiore a quella liquidata come equivalente monetario del danno, difettando il presupposto stesso per riconoscere un danno da ritardo, non vanno riconosciuti gli interessi.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11021 del 4 ottobre 1999
«...il patrimonio del danneggiato, sicché resta sottratta al principio nominalistico, e deve, pertanto, essere quantificata dal giudice, anche d'ufficio, tenendo conto della svalutazione monetaria sopravvenuta fino alla data della liquidazione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 256 del 12 gennaio 1999
«Di entrambi il giudice deve tenere conto nella liquidazione del danno alla salute complessivamente considerato al fine di assicurare il corretto ed integrale risarcimento dell'effettivo pregiudizio subito dalla vittima, ma non è tenuto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1712 del 17 febbraio 1995
«Qualora la liquidazione del danno da fatto illecito extracontrattuale sia effettuata «per equivalente» con riferimento, cioè, al valore del bene perduto dal danneggiato all'epoca del fatto illecito, e tale valore venga poi espresso in termini...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11571 del 17 novembre 1998
«La conversione del debito di valore in debito di valuta per effetto della liquidazione effettuata dalla sentenza di secondo grado determina il diritto del danneggiato agli interessi legali sulla somma riconosciuta, con decorrenza dalla data della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5908 del 12 giugno 1998
«Le obbligazioni di valore si trasformano in obbligazioni di valuta solo in seguito al passaggio in giudicato della sentenza che decide sulla loro liquidazione, e pertanto solo da tale momento restano assoggettate alla disciplina dettata dall'art....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3369 del 22 novembre 1971
«Mentre in caso di danno da illecito extracontrattuale gli interessi sulla somma liquidata a titolo di risarcimento hanno natura compensativa e decorrono dal giorno dell'illecito, dovendo il debitore essere ritenuto fin da tale momento in mora ex...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5548 del 17 giugno 1996
«In tal caso, il «maggior danno» conseguito dalla svalutazione monetaria verificatasi durante la mora va liquidato alla stregua del tasso di interesse bancario che il creditore avrebbe percepito dall'istituto di credito, sottraendosi dal maggior...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5876 del 14 giugno 1999
«In caso di ritardato adempimento di una obbligazione di valuta, il giudice può procedere a rivalutare la somma dovuta soltanto ove il creditore alleghi e dimostri (anche per mezzo di presunzioni semplici) sia l'esistenza del fenomeno inflattivo,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11937 del 27 novembre 1997
«L'anzidetto cumulo va, invece, riconosciuto per i debiti di valore, tra i quali è compreso anche quello di risarcimento del danno da inadempimento contrattuale, in quanto la rivalutazione monetaria e gli interessi sulla somma liquidata assolvono...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1307 del 3 febbraio 1995
«Pertanto, qualora, in relazione alla domanda del creditore di riconoscimento del maggior danno ai sensi del secondo comma dello stesso articolo, si provveda all'integrale rivalutazione del credito, tale rivalutazione si sostituisce al danno...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2538 del 17 marzo 1994
«Gli interessi legali sulle somme dovute, siano essi corrispettivi o moratori, sono pur sempre strumentali alla reintegrazione del patrimonio del creditore della perdita connessa alla mancata disponibilità tempestiva delle somme medesime in base...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6951 del 23 marzo 2010
«...somma se tempestivamente versata (lucro cessante), può essere accertato, anche mediante presunzioni semplici, stante la difficoltà della relativa prova, ed essere liquidato facendo ricorso a criteri equitativi, ai sensi dell'art. 1126 cod. civ.»