-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 266 del 28 febbraio 1998
«Avverso i provvedimenti adottati dal tribunale del riesame possono proporre ricorso per cassazione, ai sensi dell'art. 311, comma 1, c.p.p., nel testo introdotto dall'art. 3 del D.L. 23 ottobre 1996 n. 553, convertito con modifiche nella L. 23...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 48 del 4 gennaio 2008
«In tema di equa riparazione per l'ingiusta detenzione, il termine biennale per la presentazione della relativa domanda decorre, nell'ipotesi di cui all'art. 314, comma secondo, c.p.p., dal momento in cui è divenuta irrevocabile la sentenza di...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 26368 del 9 luglio 2007
«In tal caso, infatti, non è intervenuta una sentenza di proscioglimento nel merito, nè una decisione irrevocabile che abbia accertato la violazione originaria degli artt. 273 e 280 c.p.p. (Fattispecie in tema di derubricazione del reato di...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12784 del 10 marzo 2003
«In materia di riparazione per ingiusta detenzione, il diritto alla riparazione sorge solo in presenza di una delle formule di proscioglimento previste dal primo comma dell'art. 314 c.p.p. e detto principio di tassatività opera anche nel caso...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4149 del 28 gennaio 2002
«Ne consegue che il termine biennale previsto dall'art. 315 c.p.p. per la proposizione della domanda di riparazione non decorre dal momento in cui viene definito con sentenza irrevocabile il procedimento per le imputazioni inidonee a legittimare la...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2365 del 29 maggio 2000
«Presupposto della istanza di riparazione per ingiusta detenzione, è la sentenza irrevocabile di assoluzione con la formula di proscioglimento indicata nella prima parte dell'art. 314 c.p.p. Non ha a tal riguardo rilievo se a tale formula il...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1295 del 13 maggio 1995
«Il diritto all'equa riparazione per l'ingiusta detenzione ha quale presupposto la pronuncia di una sentenza di proscioglimento con una delle formule indicate dall'art. 314 c.p.p.; il fatto che il proscioglimento sia stato pronunciato ai sensi...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 655 del 17 maggio 1993
«Un presupposto ineludibile anche sul piano testuale, alla stregua dell'art. 315, primo comma, c.p.p., che collega l'esercizio del diritto alla riparazione esclusivamente alla «decisione irrevocabile» di cui all'art. 314, secondo (e terzo) comma...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1367 del 18 febbraio 1993
«Non rientra tra le fattispecie genetiche del diritto all'equa riparazione per l'ingiusta detenzione il caso in cui taluno, legittimamente detenuto in espiazione di pena, soffra ulteriore limitazione della libertà a causa di ritardi nella procedura...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 30 del 9 marzo 2000
«Nel procedimento incidentale di impugnazione delle misure cautelari reali, atteso il tenore dell'art. 317 c.p.p., secondo cui gli effetti del sequestro cessano quando la sentenza di proscioglimento o di non luogo a procedere non è più soggetta a...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2816 del 1 settembre 1999
«Nel procedimento incidentale di impugnazione delle misure cautelari reali, atteso il tenore dell'art. 317 c.p.p., secondo cui gli effetti del sequestro cessano quando la sentenza di proscioglimento o di non luogo a procedere non è più soggetta a...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40407 del 15 ottobre 2012
«Il sequestro conservativo, prima della definitività della sentenza di proscioglimento o di non luogo a procedere, è suscettibile di revoca soltanto nel caso in cui venga offerta idonea cauzione e non anche per il venire meno dei presupposti che ne...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2885 del 7 agosto 1996
«Il testo del D.L. n. 285 del 1996 ha sostituito il primo comma ultimo periodo dell'art. 39 della legge n. 724 del 1994, prevedendo la sospensione del procedimento di sanatoria degli abusi edilizi posti in essere dalla persona imputata di uno dei...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4504 del 20 febbraio 1992
«Esso si pone al di fuori del sistema processuale vigente, sia perché non rientra nella tipologia dei provvedimenti che possono essere adottati dal giudice delle indagini preliminari, sia perché l'espressione «manifesta infondatezza della notizia...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5049 del 31 gennaio 2013
«Ai fini della pronuncia della sentenza di non luogo a procedere, il G.u.p., quale parametro di valutazione, non deve utilizzare quello dell'innocenza dell'imputato, ma quello dell'impossibilità di sostenere l'accusa in giudizio, con la conseguenza...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38579 del 10 ottobre 2008
«Il giudice può pronunciare sentenza di non luogo a procedere per difetto di imputabilità, a norma dell'art. 425 c.p.p., solo dopo aver accertato la configurabilità, in termini materiali e di colpevolezza, del reato attribuito all'imputato stesso....»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2863 del 13 giugno 1994
«Contro la detta sentenza non può proporre impugnazione neppure la persona offesa costituita parte civile nei procedimenti per i reati di ingiuria e diffamazione, ai sensi dell'art. 577 c.p.p., poiché tale norma concerne unicamente le sentenze di...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1946 del 8 febbraio 1993
«Contro la suddetta sentenza non può proporre impugnazione neppure la persona offesa costituita parte civile nei procedimenti per i reati di ingiuria e diffamazione, ai sensi dell'art. 577 c.p.p., poiché tale norma concerne unicamente le sentenze...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3855 del 10 novembre 1992
«Il che comporta che la fonte di prova deve avere idoneità ad essere valutata positivamente ai fini di un'ipotesi di affermazione di responsabilità dell'eventualmente rinviato a giudizio e che, a tal fine, occorre, da parte del giudice per le...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 998 del 23 maggio 1992
«In tema di revoca della sentenza ai sensi dell'art. 434 c.p.p., la novità della prova può riguardare modalità della condotta dell'agente diverse da quelle originariamente contestate e che avevano indotto il giudice al proscioglimento...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, ordinanza n. 4967 del 16 maggio 1996
«Poiché la norma di cui all'art. 443 c.p.p., che detta limiti all'appello nel giudizio abbreviato, si applica solo allorquando si proceda con tale rito alternativo, nell'ipotesi di rito ordinario, i casi di appello sono quelli previsti dall'art....»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4753 del 13 dicembre 1994
«L'impugnazione consentita alla parte civile avverso sentenza di proscioglimento dell'imputato emessa all'esito del rito abbreviato (art. 442 c.p.p.), cui la medesima parte civile abbia prestato accettazione, non è il ricorso per cassazione, bensì...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15293 del 17 aprile 2007
«La sentenza 6 febbraio 2007 n. 26, con la quale la Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 1 della legge 20 febbraio 2006 n. 46, nella parte in cui, sostituendo l'articolo 593 del c.p.p., non consentiva al...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20944 del 23 marzo 2001
«Analogamente a quanto accade per la definizione di procedimento mediante sentenza di patteggiamento ai sensi dell'art. 444 c.p.p., anche nel giudizio d'appello definito ai sensi dell'art. 599, comma 4, c.p.p., nel quale le parti abbiano dichiarato...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20 del 13 novembre 2000
«La competenza del giudice penale in ordine alla violazione non costituente reato obiettivamente connessa con un reato non viene meno qualora il procedimento penale si concluda con sentenza di proscioglimento nel merito...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4118 del 29 settembre 1999
«In tema di applicazione della pena su richiesta delle parti, se il giudice ha adeguatamente motivato in ordine alla insussistenza di ipotesi di proscioglimento ai sensi dell'art. 129 c.p.p., è inammissibile, in sede di legittimità, ogni...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5777 del 15 maggio 1992
«In negativo, nella delibazione, della insussistenza di alcuna tra le ipotesi previste dall'art. 129 c.p.p., con obbligo di specifica motivazione, sul punto, solo nel caso in cui dagli atti o dalle dichiarazioni delle parti risultino elementi...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1693 del 1 giugno 2000
«Nel giudizio definito ex art. 444 c.p.p. è inammissibile per genericità l'impugnazione nella quale sia stata lamentata la mancata verifica o comunque l'omissione di motivazione in ordine alla sussistenza di cause di non punibilità, ove la censura...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8957 del 1 marzo 2007
«La revisione della sentenza di patteggiamento, richiesta per la sopravvenienza o la scoperta di nuove prove, implica il riferimento alla regola di giudizio dell'assenza delle condizioni per il proscioglimento ex art. 129 c.p.p., sicché deve...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3305 del 5 settembre 1996
«La parte civile ha interesse ad interloquire, nel procedimento di applicazione della pena a richiesta delle parti, su ogni questione affidata alla valutazione del giudice dalla quale possa derivare un pregiudizio al proprio diritto al risarcimento...»