-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5762 del 27 giugno 1997
«In caso contrario, dovrà procedersi alla valutazione comparativa dei mezzi economici di ciascun coniuge al momento della separazione, al fine di stabilire se tra essi vi sia una disparità economica che giustifichi l'imposizione dell'assegno,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7859 del 9 giugno 2000
«Né ad escludere la rilevanza della infedeltà è ammissibile la qualificazione della stessa quale reazione a comportamenti dell'altro coniuge, non essendo possibile una compensazione delle responsabilità nei rapporti familiari, e potendo invece...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4540 del 24 febbraio 2011
«L'allontanamento dalla residenza familiare, ove attuato unilateralmente dal coniuge, cioè senza il consenso dell'altro coniuge, costituisce violazione di un obbligo matrimoniale ed conseguentemente causa di addebitamento della separazione; non...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24574 del 3 ottobre 2008
«Nel giudizio di separazione personale, ove venga dedotto come causa di addebitabilità della separazione il mancato accordo sulla fissazione della residenza familiare, il giudice di merito, al fine di valutare i motivi del disaccordo, deve tenere...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14840 del 27 giugno 2006
«La questione dell'affidamento della prole è rimessa alla valutazione discrezionale del giudice di merito, il quale deve avere come parametro di riferimento l'interesse del minore e, ove dia sufficientemente conto delle ragioni della decisione...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1202 del 20 gennaio 2006
«In questo contesto, il disporre l'affidamento congiunto, anziché quello esclusivo, è questione rimessa alla valutazione discrezionale del giudice di merito, il quale deve avere come parametro normativo di riferimento l'interesse del minore...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12136 del 28 settembre 2001
«L'art. 6, undicesimo comma, della legge n. 898 del 1970 (come sostituito dall'art. 11 della legge n. 74 del 1987) - il quale prevede che il giudice dello scioglimento o della cessazione degli effetti civili del matrimonio, nel fissare la misura...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12309 del 6 luglio 2004
«In tema di garanzie per il pagamento dell'assegno di separazione e di divorzio, la valutazione del coniuge, in favore del quale la sentenza di separazione riconosca l'assegno di mantenimento, circa la sussistenza, ai fini dell'iscrizione...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6522 del 19 luglio 1996
«L'ordinanza di rilascio emessa dal Pretore ai sensi dell'art. 665 c.p.c., rientrando nella categoria dei provvedimenti di condanna con riserva delle eccezioni del convenuto, ha natura di provvedimento sostanziale provvisorio, i cui effetti —...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5253 del 21 aprile 2000
«Al fine di stabilire se l'assegno sia dovuto, ed in quale misura, il giudice di merito non è tenuto ad accertare quale fosse il tenore di vita dei coniugi in costanza di matrimonio, ma unicamente a comparare le condizioni economiche dei coniugi al...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3503 del 4 aprile 1998
«Nel caso in cui alla convivenza more uxorio siano riconnesse conseguenze giuridiche, al fine di distinguere tra semplice rapporto occasionale e famiglia di fatto, deve tenersi soprattutto conto del carattere di stabilità che conferisce grado di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3744 del 15 marzo 2001
«Il relativo accertamento, implicando un'indagine di fatto, è rimesso all'apprezzamento del giudice di merito e non è, quindi, censurabile in cassazione in mancanza di vizi logici o giuridici. (Sulla base dell'enunciato principio, la S.C. ha...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 21658 del 13 ottobre 2009
«La costituzione del fondo patrimoniale di cui all'art. 167 c.c. è soggetta alle disposizioni dell'art. 162 c.c., circa le forme delle convenzioni matrimoniali, ivi inclusa quella del quarto comma, che ne condiziona l'opponibilità ai terzi...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15917 del 13 luglio 2006
«Nell'azione revocatoria della costituzione del fondo patrimoniale per i bisogni della famiglia, legittimato passivo è anche il coniuge non stipulante (nella specie il fondo era stato costituito solo dall'altro coniuge), in considerazione della...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6167 del 27 aprile 2002
«L'ordinanza con la quale il giudice di merito (nella specie, tribunale ordinario) dichiari la propria incompetenza a conoscere di un'istanza introduttiva di un procedimento unilaterale di volontaria giurisdizione (nella specie, richiesta di...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1252 del 2 febbraio 1995
«In tema di comunione legale tra coniugi, tutti gli atti di disposizione di beni immobili o beni mobili registrati (e, quindi, di un diritto reale frazionario su un bene immobile) appartenenti alla comunione coniugale, compiuti da uno solo dei...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3471 del 15 febbraio 2007
«Ne consegue che, per poter invocare il principio dell'apparenza del diritto, il terzo deve comunque provare la propria buona fede e la ragionevolezza dell'affidamento, non essendo invocabile il principio in questione da chi versi in colpa per aver...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 266 del 12 gennaio 2000
«In materia di divorzio, il giudice non può, in assenza di figli conviventi, procedere all'assegnazione della casa coniugale in comproprietà fra i coniugi, salvo che ricorra un accordo (anche tacito) tra le parti affinché la casa sia assegnata al...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11031 del 8 novembre 1997
«La sentenza del giudice di merito che, in relazione ad una domanda di scioglimento di una comunione coniugale (e di conseguente divisione), ne sancisca l'inammissibilità per mancato passaggio in giudicato della sentenza sulla separazione personale...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10896 del 24 maggio 2005
«Tali frutti civili si acquistano giorno per giorno in ragione della durata del diritto (art. 821, terzo comma, c.c.), a far data dalla domanda di divisione, quale momento d'insorgenza del debito di restituzione (pro quota) del bene medesimo (art....»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13009 del 31 maggio 2006
«Ne consegue che l'importo del conguaglio diventa definitivo soltanto con il passaggio in giudicato della sentenza e, pertanto, qualora quello fra i coniugi che ne sia onerato ne offra il pagamento all'altro e questi lo rifiuti, si debbano ritenere...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20157 del 18 ottobre 2005
«Di conseguenza, ove un'attività lavorativa sia stata svolta nell'ambito dell'impresa ed un corrispettivo sia stato erogato dal titolare, il giudice di merito dovrà valutare le risultanze di causa per distinguere tra la fattispecie del lavoro...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15298 del 21 luglio 2005
«Il bene immobile acquistato congiuntamente dai coniugi compartecipi di un'impresa familiare dopo l'inizio dell'impresa si presume sia stato acquistato con denaro proveniente dagli utili dell'attività comune, e pertanto ad esso si applicano le...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4175 del 22 febbraio 2007
«A seguito della sentenza della Corte costituzionale 6 luglio 2006, n. 266, che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 235, secondo comma c.c. nella parte in cui subordinava l'esame delle prove ematologiche alla previa dimostrazione...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15777 del 2 luglio 2010
«In tema di azione di disconoscimento di paternità esercitata dal figlio, ai sensi dell'art. 235, primo comma, n. 3, c.c., in caso di adulterio della madre, il termine annuale previsto dall'art. 244, terzo comma, c.c., a pena di decadenza...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14934 del 4 agosto 2004
«Ne consegue che la sentenza emessa a chiusura del procedimento deve essere notificata, ai fini della decorrenza del termine breve per la relativa impugnazione, anche al suddetto curatore, non determinandosi in difetto il passaggio in giudicato e...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3563 del 17 febbraio 2006
«Ove un tale accertamento sia stato disposto, le relative risultanze, così come il rifiuto dell'interessato a sottoporvisi, hanno valenza probatoria piena solo ai limitati fini dell'adozione dei provvedimenti di cui all'art. 264, secondo comma,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10131 del 14 maggio 2005
«Detto consenso può sopravvenire in qualsiasi momento ed è necessario e sufficiente che sussista al momento della decisione; in mancanza, il giudice deve dichiarare, anche d'ufficio, l'improseguibilità del giudizio e non può pronunciare nel merito....»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11476 del 16 maggio 2006
«In tema di azione di dichiarazione della paternità (o maternità) naturale, per effetto della declaratoria di incostituzionalità (Corte costituzionale, sentenza n. 50 del 2006) dell'art. 274 c.c., e della conseguente soppressione dall'ordinamento...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2196 del 14 febbraio 2003
«A tal fine, il criterio di quantificazione dell'assegno può essere adottato dal giudice di merito anche in termini complessivi ed unitari (anziché in termini di ripetibilità separata della quota delle spese straordinarie), nell'esercizio di una...»