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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 49532 del 23 dicembre 2009
«Il giudice del processo per l'imputazione di corruzione di un funzionario di uno Stato estero deve procedere, anche d'ufficio, all'accertamento delle norme di diritto straniero utili al fine di stabilire se il funzionario corrotto svolga funzioni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34248 del 16 settembre 2011
«In tema di delitti dei pubblici ufficiali contro la P.A., qualora la circostanza attenuante speciale di cui all'art. 323 bis c.p. venga riconosciuta esclusivamente in ragione della ritenuta esiguità del danno economico cagionato dal reato, in essa...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 314 del 12 luglio 1995
«...dei rapporti fra pubblici ufficiali e cittadini tipica di quell'epoca storica, la pena minima per la violenza o minaccia a pubblico ufficiale era già nel c.p. del 1889, all'art. 187, assai più severa delle blande sanzioni previste per l'oltraggio.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7482 del 19 febbraio 2008
«...la minaccia di farsi giustizia sommaria da sé, con atti inconsulti consistenti nella violenza su cose di terzi, è del tutto generica e inidonea ad incidere sugli atti che i pubblici ufficiali stavano compiendo nell'esercizio delle loro funzioni).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2729 del 11 dicembre 1993
«In tema di rapporti tra le ipotesi delittuose previste dagli artt. 336 e 337 c.p., mentre la fattispecie tipica della resistenza consiste nella illecita reazione, posta in essere per sottrarsi ad un atto che il pubblico ufficiale sta compiendo,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9691 del 3 marzo 2003
«Gli appartenenti all'Arma dei Carabinieri sono considerati in Servizio permanente e non cessano dalle loro qualità di pubblici ufficiali anche quando non sono comandati in servizio. Ne consegue che, ai fini della configurabilità del reato di cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2752 del 21 marzo 1997
«...delle decisioni giudiziarie e tra quelli commessi dai pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione - nonché considerato che l'art. 334 c.p. si riferisce a cose sottoposte a sequestro penale e non anche a cose sottoposte a pignoramento.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 47299 del 10 dicembre 2003
«...(Fattispecie relativa alla condotta di chi aveva parcheggiato la propria automobile in modo da ostacolare lo svolgimento di una gara ciclistica e che sia era rifiutato di rimuoverla nonostante i ripetuti inviti dei pubblici ufficiali in servizio).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5071 del 7 maggio 1991
«...personale. (Nella specie, relativa a rigetto di ricorso sul punto, il ricorrente aveva dedotto che era nella possibilità effettiva di influire sui pubblici ufficiali e, pertanto, non si configurava una millanteria nel comportamento assunto).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7529 del 30 maggio 1990
«Per la sussistenza del delitto di millantato credito è necessario che l'agente vanti un'efficace influenza sui pubblici ufficiali o impiegati incaricati di pubblico servizio, facendoli apparire facilmente corruttibili, e che, con tale mezzo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 49048 del 22 dicembre 2004
«Non integra il delitto di millantato credito (art. 346 c.p.) la millanteria consistente in «crediti» presso personaggi politici che non rivestano la qualità di pubblici ufficiali. (Nella specie, la Corte ha diversamente qualificato come truffa la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34827 del 8 settembre 2009
«Integra il delitto di millantato credito aggravato (artt. 346, 61, n. 9, c.p.) e non quello di concussione, la condotta di induzione della vittima a versare una somma di denaro realizzata dal pubblico ufficiale mediante il raggiro della falsa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 49579 del 31 dicembre 2003
«I reati di millantato credito e di truffa possono concorrere anche se la violazione consista in una unica azione, in quanto allo specifico raggiro considerato nella fattispecie di millantato credito, consistente nelle vanterie di ingerenze o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 902 del 26 gennaio 1994
«...361 è quello di assicurare una tempestiva conoscenza del reato da parte dell'autorità giudiziaria, scopo che verrebbe frustrato se i pubblici ufficiali potessero impunemente fidare l'un sull'altro nell'ottemperanza all'obbligo della denuncia.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5514 del 13 maggio 1978
«Quando la trattazione di un affare amministrativo dia luogo all'intervento funzionale per ragioni di materia e di territorio di diversi pubblici ufficiali, ciascuno di essi è obbligato a denunciare il reato di cui abbia preso conoscenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 32962 del 4 settembre 2001
«Il reato di false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all'autorità giudiziaria previsto dall'art. 374 bis c.p. si configura quando l'attività di documentazione di circostanze non rispondenti al vero è destinata all'autorità giudiziaria...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1360 del 24 novembre 1970
«Il testimone esercita una pubblica funzione, e va compreso fra i pubblici ufficiali ai sensi del n. 2 dell'art. 357 c.p. È però essenziale stabilire il momento in cui viene assunta detta qualità. È infatti in quel momento che si pone l'esigenza di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8569 del 5 ottobre 1982
«I sanitari autorizzati, ai sensi dell'art. 81 cod. strad., al rilascio dei certificati di idoneità psico-fisica alla guida non rivestono la qualifica di pubblici ufficiali in quanto l'attività svolta, e per la quale percepiscono normalmente dal...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9950 del 21 novembre 1996
«Anche dopo che la L. 28 gennaio 1994, n. 84 ha disposto la trasformazione dei consorzi autonomi dei porti in società di diritto privato i responsabili continuano a rivestire la qualità di pubblici ufficiali nelle attestazioni e certificazioni...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2207 del 3 marzo 1995
«...fatti e dati che sono noti al pubblico ufficiale in quanto provengono da altri documenti ufficiali o dalle sue conoscenze tecniche), ovvero implicano giudizi e valutazioni che, come tali, non possono essere oggetto di documentazione fidefaciente.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11497 del 14 dicembre 1993
«Le «relazioni di servizio» sottoscritte dagli ufficiali e dagli agenti di P.S. sono atti pubblici fidefacenti: con esse, infatti, il pubblico ufficiale attesta, nell'esercizio delle sue funzioni, una certa attività da lui espletata, ovvero che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9927 del 28 settembre 1995
«Rientra pertanto nell'attività propria dei pubblici ufficiali la stipula di contratti di appalto per la decoibentazione dell'amianto e la ricoibentazione con altro materiale non nocivo alla salute delle carrozze ferroviarie, la quale non è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8148 del 22 luglio 1992
«Nel caso della pena accessoria specificamente prevista dall'art. 317 bis c.p., costituente una eccezione rispetto alla regola generale dovuta al particolare rigore con cui il legislatore ha considerato e sanzionato i delitti commessi dai pubblici...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8619 del 26 settembre 1997
«...in quanto concorrenti a realizzare la funzionalità tipica dell'ente medesimo. Il presidente ed i componenti dei consigli direttivi di dette sezioni non hanno, tuttavia, qualità di pubblici ufficiali ma solo di incaricati di pubblico servizio.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8009 del 24 agosto 1993
«Siffatta nozione di appropriazione è rimasta invariata anche dopo la L. n. 86 del 1990 (recante modifiche in tema di delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione), sicché non può evocarsi la diversa figura di reato prevista...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13351 del 11 ottobre 1990
«La fattispecie criminosa prevista dall'art. 315 c.p. — a seguito delle modifiche in tema di delitti dei pubblici ufficiali contro la P.A. introdotte dalla L. 26 aprile 1990, n. 86 artt. 1 e 20 — è ricompresa tra le ipotesi di reato di cui all'art....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2019 del 3 marzo 1993
«I beni giuridici protetti dall'art. 317 c.p. sono identificabili nell'imparzialità e nel buon andamento della pubblica amministrazione, che vengono vulnerati quando i pubblici ufficiali, o gli incaricati di un pubblico servizio, si valgono della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 45147 del 18 dicembre 2001
«Non dà luogo alla configurabilità del reato di peculato la sola utilizzazione dei materiali e delle attrezzature d'ufficio (carta, fotocopiatrici, computers, etc.), per l'effettuazione di un'attività (nella specie, rilascio di certificati) propria...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6038 del 13 maggio 1999
«Ai fini dell'integrazione dei reati di cui agli articoli 318 e 319 c.p., acquistano la qualità di pubblici ufficiali ai sensi dell'articolo 357 c.p., coloro che concorrono in qualità di organi a formare la volontà e ad attuare gli scopi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38698 del 22 novembre 2006
«Sono pubblici ufficiali i funzionari di vertice di un'azienda municipalizzata che hanno concorso a formarne la volontà e a certificarne le spese e la complessiva gestione finanziaria. (Fattispecie relativa a reato di corruzione propria ascritto a...»