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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 37368 del 11 ottobre 2007
«L'avvenuta emissione dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari previsto dall'art. 415 bis c.p.p., così come non impedisce l'espletamento di ulteriori indagini entro i termini di durata fissati dalla legge o prorogati dal giudice, non...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 33541 del 11 settembre 2001
«Costituisce presupposto della proroga dei termini di custodia cautelare, ai sensi dell'art. 305, comma 2, c.p.p., qualsiasi esigenza cautelare la cui gravità renda indispensabile il protrarsi della misura, se ricorre la necessità di accertamenti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7937 del 18 luglio 1995
«Qualora le trascrizioni relative ad intercettazioni telefoniche siano state ritualmente acquisite nel corso del dibattimento e prima dell'inizio della discussione, l'interruzione di quest'ultima operata al fine di acquisire - su istanza del P.M....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 574 del 30 gennaio 1985
«...substantiam, in applicazione del principio secondo cui il mandato (o la modifica dei termini di un mandato) a concludere un negozio per il quale sia richiesta la forma scritta ad substantiam, deve essere rilasciato per iscritto a pena di nullità.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2048 del 10 aprile 1979
«Gli indicati effetti, pertanto, vanno esclusi con riguardo ad un inventario, redatto in sede di accettazione dell'eredità devoluta a un minore, il quale sia stato completato ed integrato, dopo la scadenza dei termini, con l'esclusione di beni del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5736 del 7 novembre 1979
«...aveva concesso una proroga del termine fissato per l'integrazione del contraddittorio, ma il collegio, sull'assunto dell'improrogabilità dei termini perentori, aveva dichiarato l'estinzione del processo, con sentenza confermata in appello).»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 240 del 9 gennaio 2014
«L'art. 154 cod. proc. civ., disciplina la proroga dei soli termini processuali, sicché non si applica a quelli, di carattere sostanziale, riguardanti gli accertamenti ed i controlli delle dichiarazioni tributarie.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 512 del 18 gennaio 1995
«Ne consegue che qualora il giudice abbia concesso per tale chiamata (esplicitamente o attraverso la semplice indicazione dell'udienza di comparizione del terzo) un termine insufficiente a consentire il rispetto dei termini di comparizione, la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25234 del 2 luglio 2002
«La proroga dei termini di durata massima della custodia cautelare ai sensi del secondo comma dell'art. 305 c.p.p. è istituto di carattere eccezionale, che può essere attivato solo quando ricorrano simultaneamente i requisiti delle gravi esigenze...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 790 del 3 agosto 1999
«In tema di misure cautelari personali, le esigenze cautelari che possono legittimare la proroga dei termini di custodia cautelare a norma dell'art. 305, comma secondo, c.p.p. sono tutte quelle previste dall'art. 274 c.p.p. Non è infatti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2152 del 7 luglio 1995
«Nella richiesta di proroga dei termini di custodia cautelare, il pubblico ministero deve, con precisi riferimenti agli atti, specificare per ciascun indiziato, quali siano gli elementi di giudizio che supportano la connotazione di gravità delle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 487 del 14 marzo 1995
«Il provvedimento di proroga dei termini di custodia cautelare previsto dall'art. 305, comma 2, c.p.p. — che si pone come norma eccezionale rispetto alla scadenza dei termini ordinari (art. 303 c.p.p.) — non può essere fondato su esigenze cautelari...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 89 del 21 febbraio 1995
«Con l'espressione «accertamenti particolarmente complessi», richiesti quale presupposto per la proroga dei termini di custodia cautelare che siano prossimi a scadere, il legislatore evidenzia la necessità che la proroga venga concessa solo quando,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1613 del 17 giugno 1993
«Il significato della locuzione normativa «accertamenti particolarmente complessi», contenuta nell'art. 305, secondo comma, c.p.p., sulla proroga dei termini della custodia cautelare, non può essere limitato agli accertamenti ancora da compiere, ma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2654 del 23 luglio 1993
«Ai fini della proroga dei termini di custodia cautelare, accertamenti particolarmente complessi possono essere anche quelli che si renda necessario compiere a carico di altri soggetti, la cui presunta responsabilità venga a delinearsi nel...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 778 del 9 marzo 1992
«Il giudice, ai fini della proroga dei termini della custodia cautelare prevista dal secondo comma dell'art. 305 c.p.p., deve controllare l'effettiva sussistenza della necessità degli accertamenti ai fini del procedimento in corso e della reale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 804 del 8 giugno 1993
«L'ordinanza con la quale si prorogano i termini di custodia cautelare non è un ulteriore provvedimento restrittivo della libertà personale, perché i gravi indizi e le esigenze cautelari ravvisati sono sempre quelli che hanno legittimato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 36854 del 11 ottobre 2001
«Ai fini della proroga dei termini di custodia cautelare per l'espletamento della perizia sullo stato di mente dell'imputato a norma dell'art. 305, comma 1, c.p.p., per «periodo di tempo assegnato» deve intendersi quello esclusivamente necessario a...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2015 del 11 maggio 2000
«Non è abnorme il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari dispone la proroga dei termini di custodia cautelare per l'espletamento di una perizia (art. 305 c.p.p.) stabilendo per l'incombente il termine di sessanta giorni...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5214 del 8 aprile 1997
«La decisione del giudice per le indagini preliminari sulla richiesta del pubblico ministero di proroga dei termini della custodia cautelare non deve essere adottata con le forme previste dall'art. 127 c.p.p., in quanto a tale procedura l'art. 305...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2848 del 23 agosto 1994
«Ai fini della decisione della richiesta di proroga della custodia cautelare il giudice non è tenuto all'osservanza delle forme e dei termini previsti dall'art. 127 c.p.p. per il procedimento in camera di consiglio, che va seguito solo ove la legge...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1336 del 8 giugno 1993
«Allorché ricorrano circostanze particolari di urgenza, la notificazione del decreto con cui è disposta l'audizione del difensore, a seguito di richiesta del P.M. di proroga dei termini di custodia cautelare, è legittimamente eseguita mediante...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5561 del 11 marzo 1994
«La nullità concernente il mancato avviso al difensore della richiesta del pubblico ministero di proroga dei termini di custodia cautelare dell'indagato è a regime intermedio, e pertanto va eccepita, al più tardi, nel giudizio d'appello dinanzi al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 522 del 3 marzo 1992
«La richiesta del pubblico ministero di proroga dei termini di custodia cautelare non deve essere né notificata al difensore dell'imputato né posta a sua disposizione mediante il previo deposito in cancelleria, ai fini della validità del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 421 del 14 marzo 1995
«In tema di proroga dei termini di custodia cautelare (art. 305 c.p.p.), soltanto il deposito in cancelleria, e non anche la notifica, dell'ordinanza di proroga deve precedere la scadenza del termine stesso. Il concetto di proroga, infatti, quale...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3581 del 5 agosto 1994
«Per resistere alla richiesta di proroga di una misura cautelare personale detentiva, di cui all'art. 305 c.p.p., è rituale opporre, a modo di eccezione riconvenzionale, la già verificata consumazione dei termini massimi di custodia, anche secondo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2600 del 17 agosto 1995
«Solo le norme del nuovo codice di procedura penale che formano con le disposizioni sui termini di durata della custodia cautelare un unico corpus sono di immediata applicazione nei procedimenti che proseguono con l'osservanza delle norme...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1754 del 17 agosto 1993
«...la possibilità di proroga dei termini della custodia — fino ad un terzo in fase istruttoria — da parte del tribunale competente (ex art. 263 ter codice del 1930), su istanza del giudice istruttore, comunicata al pubblico ministero ed all'imputato.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1918 del 5 maggio 1993
«Non viola il principio di devoluzione stabilito dall'art. 597 c.p.p. il giudice di appello che, investito di gravame avverso provvedimento di proroga dei termini di custodia cautelare «fino al provvedimento conclusivo delle indagini preliminari»,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2706 del 4 febbraio 2009
«La durata del procedimento di omologazione del concordato preventivo non è assoggettata ad un termine perentorio, in quanto l'art. 181 legge fall. - nel testo novellato dal d.l. n. 35 del 2005, conv. nella legge n. 80 del 2005 - pur prevedendo che...»