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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18103 del 16 aprile 2003
«È configurabile il tentativo di favoreggiamento personale — il cui iter esecutivo è frazionabile — quando si pongono in essere atti preparatori ma l'azione diretta ad aiutare taluno ad eludere le investigazioni a sottrarsi alle ricerche della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4597 del 5 maggio 1993
«In materia di termini di durata della custodia cautelare, l'ampia formula della disposizione di cui all'art. 303, comma secondo, c.p.p., comprende nella previsione normativa anche l'ipotesi che il procedimento regredisca dalla fase del giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7927 del 18 maggio 2012
«In tema di concorrenza sleale, la perdita di chance configura un comportamento lesivo, trattandosi di una interferenza illecita sulla serie causale, che avrebbe condotto al conseguimento di un profitto di mercato; ne discende che il danno relativo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14759 del 17 aprile 2012
«Ai fini della sussistenza del reato di false comunicazioni sociali previsto dall'art. 2622 c.c., la causazione di un danno ai soci può anche non essere perseguito in modo diretto dall'autore della condotta, essendo sufficiente che egli ne abbia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7433 del 14 maggio 2012
«L'art. 2751 bis n. 3 c.c., nel testo introdotto dall'art. 2 della legge n. 426 del 1975, nell'accordare il privilegio generale sui mobili alle provvigioni ed indennità derivanti dal rapporto di agenzia, trova applicazione anche se il creditore che...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 19 gennaio 1999
«In tema di misure cautelari reali, il controllo del giudice del riesame non può investire la concreta fondatezza dell'accusa, ma deve esser limitato alla verifica dell'astratta possibilità di sussumere il fatto attribuito ad un soggetto in una...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 19764 del 8 maggio 2009
«Il sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente del profitto del reato di corruzione può incidere contemporaneamente od indifferentemente sui beni dell'ente che dal medesimo reato ha tratto vantaggio e su quelli della persona...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16669 del 17 aprile 2009
«Deve ritenersi legittima la confisca (ed il sequestro preventivo ad essa finalizzata) di beni di cui ha disponibilità l'autore di reati previsti nell'art. 640 quater c.p. fino alla concorrenza di un valore corrispondente al profitto conseguito da...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45389 del 5 dicembre 2008
«È legittimo il sequestro preventivo, funzionale alla confisca di cui all'art. 322-ter c.p., eseguito in danno di un concorrente del reato di cui all'art. 316 - bis c.p., per l'intero importo relativo al prezzo o profitto dello stesso reato,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6342 del 8 febbraio 2008
«La misura cautelare reale del sequestro preventivo finalizzato alla cosiddetta confisca «per equivalente» prevista in materia di reati transnazionali dalla L. 16 marzo 2006, n. 146, è applicabile alle res costituenti il prodotto, il profitto o il...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 29951 del 9 luglio 2004
«È ammissibile il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di somme di denaro che costituiscono profitto di reato sia nel caso in cui la somma si identifichi proprio in quella che è stata acquisita attraverso l'attività criminosa, sia quando...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4026 del 28 febbraio 2000
«Una volta esclusa, almeno allo stato degli atti, l'inquadrabilità del fatto nello schema dell'illecito penale, non può legittimamente paralizzarsi l'esecuzione di un provvedimento giurisdizionale civile, attraverso l'attivazione di uno strumento...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10567 del 7 marzo 2013
«In tema di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente del profitto del reato (nella specie, di omesso versamento di ritenute certificate), il soggetto destinatario del provvedimento ablativo, nel caso di sproporzione tra il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1199 del 16 gennaio 2012
«In tema di reati tributari, il sequestro preventivo, funzionale alla confisca per equivalente, disposto per il reato di omessa dichiarazione (art. 5, D.L.vo 10 marzo 2000, n. 74) è riferibile all'ammontare dell'imposta evasa, in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 490 del 2 marzo 1996
«Il D.L. 18 novembre 1995 n. 489, reiterato con il D.L. 18 gennaio 1996 n. 22 attraverso un inasprimento delle pene previste per i reati di cui all'art. 12 L. 30 dicembre 1986, n. 943, la disciplina predisposta per consentire una «regolarizzazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 325 del 29 marzo 1994
«Il provvedimento che dispone il sequestro preventivo non è subordinato alla sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, che sono, invece, richiesti dall'art. 273 c.p.p. come condizioni generali di applicabilità delle misure cautelari personali,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10810 del 19 marzo 2010
«Il sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente può interessare indifferentemente ciascuno dei concorrenti anche per l'intera entità del profitto accertato, anche se l'espropriazione non può essere duplicata o comunque eccedere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1811 del 25 giugno 1993
«Con la sentenza emessa a norma dell'art. 444 c.p.p., la misura di sicurezza patrimoniale della confisca può essere ordinata non in ogni ipotesi in cui la confisca sia prevista come obbligatoria da una qualche norma, ma solo nei casi previsti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26728 del 19 giugno 2003
«Il ricorso per cassazione contro la sentenza di applicazione della pena su richiesta che abbia disposto la confisca di denaro ricavato dalla cessione di stupefacenti è inammissibile per carenza di interesse, sebbene la misura, riguardando il...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 31366 del 19 agosto 2005
«In base alla nuova formulazione dell'art. 445, comma 1, c.p.p., introdotta dall'art. 1, comma 1, lett. a), della legge 12 giugno 2003, n. 134, con la sentenza di applicazione della pena su richiesta può essere disposta la confisca in tutti i casi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 994 del 29 aprile 1998
«Nei reati di concussione o corruzione il danaro dato o promesso al pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio è qualificabile come «prezzo» e non come «profitto» del reato, atteso che la dazione o promessa precede la consumazione o...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2668 del 31 maggio 1995
«Poiché, ai sensi dell'art. 445, primo comma, c.p.p., con la sentenza che applica la pena a richiesta delle parti può essere ordinata la confisca solo nei casi previsti dall'art. 240, secondo comma, c.p., e relativamente a cose di cui è...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 44515 del 12 dicembre 2001
«In tema di applicazione di pena su richiesta, la confisca «del denaro, dei beni e delle altre utilità di cui il condannato non può giustificare la provenienza», prevista dall'art. 12 sexies del D.L. 8 giugno 1992 n. 306 (conv. con modif. in legge...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16726 del 10 aprile 2003
«In tema di patteggiamento, qualora il giudice di merito abbia provveduto, con la sentenza ex art. 445 c.p.p., alla confisca della somma in sequestro quale provento dell'attività di spaccio, sebbene in tal caso il denaro non sia assoggettabile alla...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35731 del 5 ottobre 2010
«Il delitto di turbata libertà dell'industria o del commercio (art. 513 c.p.) può concorrere formalmente con quelli di accesso abusivo ad un sistema informatico (art. 615 ter c.p.) e di appropriazione indebita (art. 646 c.p.), attesa la diversità...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2837 del 16 marzo 1992
«Il reato di sequestro di persona a scopo di estorsione previsto dall'art. 630 c.p. è una figura autonoma di reato, qualificabile come reato complesso, poiché confluiscono in esso, come elementi costitutivi, fatti che costituirebbero per sè stessi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7957 del 24 febbraio 2004
«L'accordo tra più soggetti di realizzare uno o più reati è un elemento comune alla fattispecie associativa ed a quella concorsuale, ma in tale ultima ipotesi esso deve pervenire alla concreta realizzazione del reato, quanto meno a livello di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 48744 del 30 dicembre 2011
«È integrata la fattispecie di sequestro di persona a scopo di estorsione, e non quella di cui all'art. 574 c.p., qualora, mediante una "abductio" o una ritenzione violenta o fraudolenta, "l'infans" o "l'amens" siano sottratti alla custodia o...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 37251 del 1 ottobre 2008
«In tema di reati sessuali, rientra nella nozione di minaccia impiegata dall'art. 609 bis c.p. anche la prospettazione, da parte del soggetto agente, di esercitare un diritto quando essa sia finalizzata al conseguimento dell'ulteriore vantaggio di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 42789 del 10 novembre 2003
«Il delitto previsto dall'art. 611 c.p. (violenza o minaccia per costringere a commettere un reato) è un reato di pericolo che si consuma nel momento stesso dell'uso della violenza e della minaccia, indipendentemente dal reato fine; comunque,...»