-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7214 del 6 agosto 1996
«Il provvedimento con il quale il presidente del tribunale, nel corso del procedimento di liberazione dell'ipoteca, non si limiti a pronunciare sulle modalità di svolgimento del procedimento stesso, bensì decida sulla questione, sollevata da uno...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7525 del 15 maggio 2012
«Il provvedimento emesso a conclusione del giudizio di liberazione degli immobili dalle ipoteche, allorquando vi sia contrasto fra le parti, tanto se di accoglimento, quanto se di rigetto dell'istanza di liberazione, pur essendo decisorio, in...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1367 del 31 gennaio 2012
«In tema di assegnazione della casa familiare, inizialmente disposta - come nella specie - con ordinanza del presidente del tribunale e poi oggetto di revoca, da parte del tribunale, con la sentenza che definisce il processo di separazione...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1911 del 21 maggio 1992
«Non è qualificabile come abnorme, e non è quindi suscettibile, come tale, di dar luogo a ricorso per cassazione (attesa l'assenza di altri possibili mezzi di gravame), il provvedimento con il quale il presidente del tribunale, ai sensi dell'art. 2...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 888 del 17 aprile 1990
«Nel caso in cui il presidente del tribunale, avendo constatato che a seguito di astensione è venuta meno la possibilità di comporre il collegio, rimetta il procedimento penale, ai sensi dell'art. 70, quarto comma, c.p.p. 1930 (ora art. 43, secondo...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38112 del 21 novembre 2006
«La assegnazione di un affare ad una sezione piuttosto che ad altra non attiene alla giurisdizione, ma piuttosto alla competenza interna, e, pertanto, non si considera afferente alla capacità del giudice, ai sensi dell'art. 33 c.p.p., salva...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2549 del 20 aprile 2000
«Il contrasto negativo che insorga fra tribunale in composizione collegiale e tribunale in composizione monocratica a proposito della competenza a decidere su una determinata questione (nella specie concernente la materia dell'esecuzione), non è...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4478 del 2 febbraio 2012
«Qualora il giudice delle indagini preliminari si ritenga incompatibile a tenere, a norma dell'art. 34, comma secondo bis c.p.p., l'udienza preliminare, legittimamente la rinvia, in quanto l'incompatibilità opera in relazione ad attività e...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 16345 del 3 maggio 2012
«Il provvedimento con cui il presidente del tribunale revoca il suo precedente decreto relativo alla decisione sulla dichiarazione di astensione si sottrae, al pari dell'atto revocato, ad ogni forma di gravame, sia per il principio di tassatività...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3853 del 24 gennaio 2003
«L'illegittimità del provvedimento di rigetto della dichiarazione di astensione, erroneamente adottato dal Presidente della Corte d'appello o del tribunale, non essendo direttamente sanzionabile nell'ambito della procedura di astensione, deve...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5293 del 6 novembre 1996
«Ne consegue che essa non è configurabile solo allorché la manifestazione di parere si risolva in espressioni generiche, non attinenti a un caso specifico, formulate nell'ambito di conversazioni su temi generali o costituenti manifestazioni di...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4750 del 7 febbraio 2002
«Il provvedimento con cui il presidente di sezione decide - in vece del presidente del tribunale, competente ex art. 36, comma 3, c.p.p. - in ordine alla dichiarazione di astensione presentata da un giudice della sezione, ha natura meramente...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 734 del 23 marzo 2000
«La competenza funzionale a decidere sulla dichiarazione di astensione del presidente di un collegio giudicante del tribunale o della corte d'assise spetta al presidente del tribunale. (Nell'affermare il principio la corte di cassazione ha...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1589 del 17 ottobre 2002
«In tema di capacità del giudice, non dà luogo alla nullità prevista dall'art. 178 lett. a) c.p.p. l'inosservanza delle norme riguardanti la procedura per la sostituzione del giudice astenuto, atteso che l'art. 33 comma secondo c.p.p. stabilisce...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10681 del 7 marzo 2003
«Ne consegue che non sussiste incompatibilità all'esercizio delle funzioni di giudice collegiale, in un processo già iniziatosi, in capo al componente del collegio che, successivamente trasferito al tribunale di sorveglianza, sia trattenuto in...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4345 del 6 agosto 1996
«Tra i casi di ricusazione non rientra quello dell'opinione espressa dal magistrato nella qualità di giudice, in quanto estensore di provvedimento previsto dalla legge in via provvisoria e sottoposto alla convalida di giudice collegiale, del quale...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36072 del 2 ottobre 2007
«Non viola il disposto di cui all'art. 42, comma primo, c.p.p., secondo cui, in caso di avvenuto accoglimento della dichiarazione di astensione o di ricusazione, il giudice non può compiere alcun atto del procedimento, il fatto che, essendo stata...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23262 del 27 maggio 2003
«Deve escludersi ogni ipotesi di invalidità al provvedimento del presidente del tribunale che, accolta la dichiarazione di astensione, rinvii la indicazione degli atti meritevoli di conservare efficacia ad un altro provvedimento, in quanto l'art....»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2799 del 27 maggio 1997
«Qualora il presidente di un tribunale abbia accolto la dichiarazione di astensione formulata dal presidente di un collegio giudicante costituito nell'ambito del medesimo tribunale, spetta allo stesso presidente del tribunale, e non al nuovo...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4403 del 29 gennaio 1998
«Il provvedimento di rimessione del processo ad altro giudice, previsto dall'art. 43, comma secondo, c.p.p. nei casi in cui, a seguito di astensione o ricusazione di magistrati dell'ufficio procedente, non ne sia possibile la sostituzione, è da...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6817 del 16 febbraio 2007
«In tema di patrocinio a spese dello Stato, il procedimento per l'opposizione avverso il decreto di liquidazione dei compensi professionali dell'avvocato, di competenza del Tribunale di sorveglianza o della Corte di appello, deve essere trattato in...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3287 del 23 gennaio 2009
«Il potere sostitutivo attribuito al presidente del tribunale, in caso di impedimento del giudice monocratico, non è circoscritto alla sola sottoscrizione della sentenza, ma si estende anche alla stesura dei motivi della decisione.»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7094 del 23 febbraio 2011
«È nulla l'ordinanza del Tribunale del riesame non sottoscritta dal Presidente del Collegio decidente, stante il disposto dell'art. 546 c.p.p. - il quale prevede che la sentenza emessa dal giudice collegiale è sottoscritta dal Presidente e dal...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2369 del 1 marzo 1993
«Ed infatti nel giudizio pretorile il decreto di citazione a giudizio ad opera del pubblico ministero è anche l'atto che informa l'imputato dei suoi diritti di scelta del rito e di difesa, sicché l'imputato stesso, a differenza del giudizio davanti...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5976 del 19 giugno 1997
«Una volta introdotto un teste nella dinamica dibattimentale attraverso l'indicazione nella lista testi approvata dal presidente del tribunale nelle forme di rito, la sua escussione non è più rimessa esclusivamente alla volontà della parte che lo...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24 del 24 febbraio 1998
«Il termine di cinque giorni entro il quale, a norma dell'art. 309, comma quinto, c.p.p., l'autorità giudiziaria procedente deve trasmettere gli atti di cui all'art. 291, comma primo, c.p.p. al tribunale del riesame decorre dal giorno in cui...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24710 del 26 giugno 2002
«È consentito applicare una misura alternativa alla detenzione contestualmente ad una misura cautelare personale, dovendosi solo verificare in concreto l'effettiva compatibilità tra l'una e l'altra con prevalenza, nel caso siano contrastanti, della...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3047 del 8 luglio 1998
«La sanzione di inefficacia del provvedimento coercitivo, a causa dell'omessa trasmissione degli atti — ivi compresi quelli sopravvenuti a favore dell'indagato — da parte dell'autorità giudiziaria procedente non oltre il quinto giorno dall'avviso...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2890 del 7 agosto 1996
«Tale esegesi si fonda su in'interpretazione adeguatrice, sul confronto tra la vecchia e la nuova normativa del sequestro conservativo dell'abrogata ipoteca legale, su un ostacolo insormontabile costituito dai criteri di interpretazione letterale e...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2931 del 1 ottobre 1996
«...contro il predetto sequestro conservativo è quella prevista negli artt. 318 e 324 c.p.p., cioè la richiesta di riesame presso il tribunale del capoluogo della provincia nella quale ha sede l'ufficio che ha emesso il provvedimento di sequestro.»